In questo suo nuovo lavoro Lidia De Gaudio, come nel suo romanzo d’esordio, sceglie un titolo che mette insieme il “delitto”, elemento base del romanzo giallo, e una “via”, attingendo alla toponomastica di Napoli: “Il delitto di vico San Domenico Maggiore.”
Ritroviamo il commissario Alberto Sorrentino e i suoi collaboratori della questura di Napoli, alle prese con due indagini: il delitto di un rinomato chirurgo imparentato con la nobiltà napoletana e ben ammanicato con i pezzi grossi del partito fascista e l’arresto alla stazione di un ragazzino presunto borseggiatore.