Un uomo in bilico tra il mondo moderno e il passato, Fiochetto narra nel suo italiano seicentesco, involuto, arcaico ma comunque comprensibile un dramma vissuto in prima linea. Una città che perde ogni connotato di luogo di civile coabitazione per divenire preda degli sciacalli, dei famigerati untori e di chi approfitta di una situazione di tale portata, mentre gli abitanti muoiono decimati.