La figura di Leonardo da Vinci è sempre stata ammantata da un alone di mistero e i miti che ne circondano la vita e il lavoro si sono diffusi così tanto da rendere questo artista la figura forse più fraintesa del Rinascimento Europeo. Agli occhi dei suoi contemporanei Leonardo appariva spesso strano, stravagante, quasi inquietante, per quella sua voglia di apprendere che non poteva essere limitata dal pudore e dalle convenzioni religiose del tempo, non si faceva certo scrupoli ad adottare tecniche fuori dall’ordinario quando si trattava di studiare la natura.
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Il mietitore di angeli – Roberto Genovesi
Un romanzo che corre veloce senza mai inciampare: l’ultima parola è sempre la sua, fino alle pagine finali, che si percorrono con grande slancio e voglia crescente di saperne sempre di più… sobbalzando con il libro tra le mani e lasciandosi trascinare dai colpi di scena, dalle atmosfere, dal carisma dei suoi protagonisti e da una città, Roma, che ancora una volta si fa leggere e scoprire e non finisce mai di coinvolgerci… perché stavolta non ci troviamo nella Roma dei monumenti imponenti e grandiosi, dell’antichità o dei fasti, bensì nella Roma quotidiana, vissuta, quella dei quartieri popolari con i tram, le biciclette, le prime automobili, le palazzine modeste con la portinaia chiacchierona all’ingresso, ma anche la Roma delle ville prestigiose come quella sull’Appia… dove tutto ha inizio.
Karl Denke, il cannibale di Münsterberg
Vissuto in una Polonia che si chiamava ancora Prussia, una “carriera” lunga 21 anni, che conta ben 31 omicidi, accusa di cannibalismo e vendita di carne umana.
È il curriculum di Karl Denke, noto come “papà Denke” e il “cannibale di Münsterberg”. Due soprannomi un po’ in contrasto tra loro, non credete?
Andiamo a conoscerlo meglio.
Le rubriche del lunedì: TSD Crime – Madame LaLaurie
Nei secoli passati ci sono state donne che credevano che il sangue umano fosse l’elisir di giovinezza per eccellenza. Per lo più erano signore che appartenevano a quell’aristocrazia oziosa e annoiata della vita da salotto in cui non avveniva mai niente di interessante e per combattere la noia si inventavano nuovi “passatempi” pur di animare i loro piatti pomeriggi. Non importava se queste distrazioni procurassero torture, mutilazioni e morte di servitù e schiavi, la cosa importante era sviluppare qualcosa che fosse coerente con i loro pensieri ossessivi.
La leggenda narra che queste dame fossero ossessionate dal terrore di invecchiare: si diffuse la credenza che il sangue umano rigenerasse la pelle.
L’ultimo regno – Steve Berry
“L’ultimo regno” è un’intrigante lettura che si dipana in uno sviluppo pieno di ritmo e di colpi di scena che sul più bello si interrompono chiudendo in sospensione fortissima i capitoli. Un po’ di rabbia e di impazienza per conoscere come andrà a finire. Siamo su due piani temporali diversi di accadimenti storici… Steve Berry ripresenta le avventure del suo personaggio Cotton Malone
La regola del Leviatano – Claudia Pellegrino
La Roma ricca di fascino, arte e Storia come nessun’altra città al mondo e quella più sordida, delle gallerie sotterranee infestate da topi e scarafaggi, delle anime nere fuoriuscite dall’inferno più cupo.
Intervista TSD: Marcello Simoni e i primi dieci anni da scrittore
Riapre il nostro salottino delle interviste TSD e oggi abbiamo il piacere di ospitare uno dei più importanti scrittori di Thriller storici italiani: Marcello Simoni!
Lettura condivisa di Settembre – I commenti a “La stanza segreta dello zar” di Steve Berry
Le letture condivise di Thriller Storici e Dintorni continuano! A settembre abbiamo letto insieme un thriller di Steve Berry che ha il suo innesco narrativo nel lontano passato: siamo andati alla ricerca della camera d’ambra nel romanzo “La stanza segreta dello zar”.
Ecco come lo hanno commentato i lettori
I disegni perduti di Leonardo – Alberto Pizzi
Un romanzo molto scorrevole, un giallo che ha qualche riferimento storico ma concentra il lettore principalmente sulla risoluzione del caso e sulle ambientazioni meravigliose del Lago Maggiore.
La sindrome di Bosch – Roberto Bassoli
Un thriller in cui arte, Storia e suspense vanno a mescolarsi in una trama che terrà il lettore con il fiato sospeso pagina dopo pagina. A farla da padrona, la bramosia di voler mettere a tutti i costi le mani su un’opera d’arte presumibilmente attribuibile a Hieronymus Bosch.