Il romanzo copre l’arco temporale che va dal 1343 al 1358, un periodo in cui la città di Venezia dovette sopportare terribili eventi: la peste nera, la guerra contro Genova, il tradimento del doge Marin Faliero.
Li viviamo attraverso gli occhi del giovane patrizio Michele Zorzi, confinato in una remota colonia veneziana all’estremità orientale del mar Nero.