I moti rivoluzionari sardi, sono noti come Sarda Rivoluzione o anche come Vespri Sardi. Il triennio, che dal 1793 al 1796, segnò il periodo di ribellione all’autorità sabauda, in Sardegna, ebbe come punto chiave il 28 aprile 1794, una vera rivolta patriottica, cui partecipò tutto il popolo, contro il dominio di un re straniero. Quel giorno è passato alla storia come Sa Die de s’aciapa (il giorno della cattura) noto oggi come sa die de sa Sardigna (il giorno della Sardegna) diventata festa nazionale della regione.
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Le nobili sorelle Angioy – Adriana Valenti Sabouret
Nel secondo romanzo “Le nobili sorelle Angioy”, la scrittrice, continua con un lavoro investigativo e capillare sulle vicende legate al patriota sardo e alla sua famiglia, dove racconta e spiega perché le figlie si rifiutarono di incontrare Madame Dupont. Giovanni Maria Angioy, ebbe una brillante carriera accademica, che lo portò a far parte della Real Udienza, il massimo organo giurisdizionale dell’epoca. Fu il cardine nella Sardegna di fine Settecento, rimasto simbolo di uniformità e di patriottismo ancora oggi.
Il visconte che amava i gelsi di Renata Asquer
Un romanzo di poco più di un centinaio di pagine ambientato in Sardegna in un periodo tra la fine del’700 e i primi decenni dell’800, periodo storico molto travagliato e doloroso per il popolo sardo, ma anche poco conosciuto perché solo a volte citato nei libri di storia.
Il peso della galena – Laura Lanza
Il giovane e ambizioso sardo Giovanni Antonio Sanna sfida le convenzioni ottocentesche e riesce a costruire un impero personale grazie alla concessione mineraria ottenuta dal re Carlo Alberto sul campo di battaglia di Peschiera. La sua storia è emblema dell’eterno conflitto tra ricchezza e felicità, che coinvolge anche l’amata moglie Mariette e le quattro figlie:.
Le interviste di TSD: Vindice Lecis e “L’ombra del Sant’Uffizio ”
Il salottino di TSD ospita oggi Vindice Lecis, autore de “L’ombra del Sant’Uffizio” pubblicato dalla casa editrice Nutrimenti. Lasciamo quindi poltrone e microfoni allo scrittore e a Laura Pitzalis che ne ha curato l’intervista. Intervista a cura di Laura Pitzalis L’inquisizione in Sardegna è uno dei temi che tratti in modo abbastanza esaustivo nel tuolibro […]
Recensione de “L’ombra del Sant’Uffizio” di Vindice Lecis
Il romanzo storico può fondere e confondere la realtà e la finzione, usare le fonti amalgamandole con la fantasia usando quasi un principio che sa di falsificazione che però consente di colmare con l’immaginazione i vuoti delle fonti.
È questo che Vindice Lecis fa nel suo libro “L’ombra del Sant’Uffizio”, pubblicato dall’editore Nutrimenti Mare: aggiunge un pizzico di fantasia alla realtà nel riportare alla luce pagine chiave della storia della Sardegna del XVII secolo, la cui posizione nello scenario politico del Mediterraneo e dell’Europa era tutt’altro che marginale.
Madame Dupont – Adriana Valenti Sabouret
Ci sono due chiavi di lettura con cui è possibile leggere il romanzo: quella politica e quella delle emozioni, dei sentimenti.
La giudicessa – Rita Coruzzi
Il romanzo anche per chi non conosce la storia della Sardegna e di Eleonora, in particolare, si legge rapidamente, grazie allo stile dell’autrice che catturando l’attenzione del lettore, pagina dopo pagina, lascia la curiosità di scoprire un personaggio storico poco conosciuto.
Sa Funtana ‘e s’ulumu – Antonio Carta
Trama In un paese del Nord Sardegna, Ittiri, durante la prima decade del ventennio fascista, un ragazzo di nome Giommaria diventa testimone inconsapevole di un fatto di cronaca: il presunto omicidio del conte Francesco Guttierrez. In seguito al misfatto, un abile sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, Luca Crobu, è incaricato dalla Procura di Sassari di svolgere […]
Le grandi regine nella storia della Sardegna
Voglio celebrare questa ricorrenza parlandovi di quattro Donne (la maiuscola è d’obbligo), che appartengono alla Storia della Sardegna e che si sono affermate ricoprendo ruoli tradizionalmente maschili, in un periodo, il medioevo, dove si considerava la donna un essere inferiore, la cui unica posizione era quella di moglie, madre, contadina, artigiana e monaca.