Narrativa recensioni

Vento dell’ovest – Samantha Harvey

Sono i giorni che precedono la Quaresima, è Martedì Grasso, il 17 febbraio 1491. Siamo nel Somerset, contea nel sud-ovest dell’Inghilterra immersa nel verde delle colline e delle campagne. Specchio di una vita rurale britannica che ancora oggi affascina con il suo passato misterioso e la Storia che lo permea. Pochi giorni prima, il sabato precedente, Thomas Newman, facoltoso proprietario terriero di Oakham è sparito inghiottito, secondo i testimoni oculari, dai flutti del fiume impetuoso. Il corpo non è stato ritrovato, ciò che rimane di lui è una camicia verde, riemersa quasi miracolosamente proprio all’alba del martedì, tre giorni dopo la scomparsa, impigliata tra i giunchi in riva al fiume.

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L’orfana di Venezia – Harriet Constable

Una storia di donne, dimenticate e lasciate in secondo piano dalla storia, scritta da uomini. La protagonista è realmente vissuta e la sua vita è stata ricostruita anche in altre opere letterarie. Il romanzo è un riscatto, il desiderio di essere ricordata. L’orfana è meno tale di quello che si crede, piena di capacità e forza, al limite dell’impossibile…

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Marianna. Io sono la monaca di Monza – Matteo Strukul

Tanto si è scritto sulla celeberrima Monaca di Monza ma scavando nei ricordi è impossibile non risalire a una manzoniana memoria. Marianna Virginia de Leyva, divenuta in seguito Suor Virginia Maria, costretta a 13 anni, da un padre assente e tiranno, a entrare come novizia nell’Ordine delle umiliate di San Benedetto. Ma cosa c’è di diverso nel romanzo che Matteo Strukul ha presentato ai suoi lettori? La narrazione, che scorre come un fiume in piena, restituisce la voce non al personaggio storico ma alla donna che è stata Marianna.

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Io, Ghino di Tacco – Elide Ceragioli

Elide Ceragioli, con il suo ultimo romanzo, porta il lettore nel medioevo. Ghino di Tacco, il personaggio che dà il titolo al romanzo, fu un brigante toscano vissuto a cavallo tra XIII e XIV secolo. Un personaggio meno noto, sicuramente, ma citato in due opere importantissime della nostra letteratura come il Decamerone del Boccaccio, nella seconda novella del decimo giorno (vedi Ghino di Tacco e l’abate di Clignì) e dal sommo poeta Dante nel sesto canto del Purgatorio della sua Commedia.

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Gli invisibili di San Zeno – Alessandro Maurizi

Fortuito e fortunato per noi lettori è un giro dell’autore tra alcune bancarelle di libri, la scelta di acquisto ricade su un volume molto particolare e sfuggito, forse per casualità, alla censura di fine ‘800. Si tratta del libro “Ricordi di questura”, una sorta di documento-denuncia in cui si evidenziano la corruzione e i metodi poco ortodossi della polizia dell’epoca. Autore del testo “un certo” Federico Giorio, un giovane procuratore legale che Alessandro Maurizi ha reso protagonista del suo romanzo “Gli invisibili DI San Zeno” cercando in un certo qual modo di liberarlo dal dimenticatoio nel quale, purtroppo, è finito.

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