Ho sempre pensato alla Siberia come una steppa desolata, valli incontaminate e desertiche, con un freddo proibitivo che scava nelle ossa e penetra direttamente nell’anima, dove il bianco la fa da padrone tra neve e ghiaccio, e gli unici insediamenti umani sono quelli degli studiosi che si avventurano per mesi e mesi in lande proibitive.
Niente di più lontano dal vero probabilmente.