Chi erano i partigiani? Erano uomini e donne e a volte adolescenti che non avevano apprezzato Mussolini e il suo regime, l’alleanza con Hitler, le leggi raziali. Erano comunisti che avrebbero voluto dopo la guerra creare uno Stato sul modello sovietico, ma anche cattolici che avrebbero desiderato uno stato basato sulla democrazia e la collocazione dell’Italia nell’ambito dell’occidente sotto l’influenza statunitense, ricchi borghesi e imprenditori che sognavano un paese moderno proiettato nell’industria e fuori dal mondo contadino conservatore e antico che tanta manovalanza aveva portato al fascismo.
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Chi sono gli “angeli” di Coltano?
Ci sono angoli di storia dimenticata che attendono di essere rispolverati e portati alla luce e, in tal modo, fanno scoprire come nostra eredità e preziosa memoria dopo lunghi silenzi sulla loro esistenza, vicende eroiche e profondamente umane. Nel tempo ci hanno preceduto donne e uomini sconosciuti che tuttavia con le loro scelte, hanno lasciato il segno del loro passaggio. Solo con un’attenta ricerca tra i documenti, i memoriali, le testimonianze o le lettere, al pari di “ricercatori archeologici” che con delicata attenzione fanno affiorare reperti di grande valore, è possibile almeno un po’ ricostruirne l’operato.
Il peso del sangue – Vladimiro Bottone
La storia costruita da Bottone in questo libro edito per Solferino nello scorso aprile si pone a cavallo tra la Repubblica di Salò e la Resistenza, in una Italia in cui gli scontri tra i due “schieramenti” sono aspri, violenti, e da cui sgorga sangue.
Cosa resterà dell’Italia dopo tutto questo? È solo uno dei tanti interrogativi che la vicenda pone al lettore, e lo fa per bocca di Troise, un funzionario dell’OVRA, convinto degli ideali fascisti, che nella Torino del 1944 ha il compito di riattivare la rete degli informatori.
25 Aprile: Festa della Liberazione – Libri a tema
Cosa rappresenta il 25 aprile? La vittoriosa lotta della resistenza partigiana contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana (o Repubblica di Salò) e contro l’occupazione nazista perpetrata dall’esercito tedesco. Fu proprio in quel giorno, del 1945, infatti che il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò, per mezzo di Sandro Pertini, l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti.
Noi di TSD, oggi, vogliamo lasciarvi qui una piccola, e niente affatto esaustiva, selezione di romanzi (abbiamo volutamente lasciato fuori i saggi, per non allungarla più di tanto) sulla Resistenza.
Sulle ali del gabbiano – Claudio Loreto
Un racconto ricco di emozioni e di sentimenti puri e contrastanti. Un tributo all’amicizia, quella vera che riesce a superare ogni ostacolo anche al costo di un caro prezzo.
Amare una volta – Davide Mosca
Un romanzo che parla d’amore, di riscatto, di speranza, di pazienza ma anche di libertà che si esprime, soprattutto per le donne nel periodo del dopoguerra, con il ballo. E il ballo è il motivo conduttore del racconto
Giorni neri – Alfredo Catarsini
Questo romanzo di Alfredo Catarsini, scritto nel 1970 e ripubblicato quest’anno, s’inserisce, con onore, nella narrativa neorealista che ha, per molti anni dopo la seconda guerra mondiale, cercato di comprendere quello che avvenne nel periodo che va dal 1943 al 1945 quando una terribile lotta fratricida, ammorbata dalla follia nazista, trasformò gli Italiani, vissuti fino ad allora in pace e vicinanza, in crudeli giustizieri.
Claretta l’hitleriana. Storia della donna che non morì per amore di Mussolini – Mirella Serri
Un racconto davvero nuovo perché ci presenta un personaggio in una prospettiva diversa, esclusiva, una piccola ma importante svolta nel racconto del fascismo dal punto di vista storiografico, quel fascismo offeso attraverso la figura di una donna che fu giustiziata pur non avendo nessuna colpa.
Ugo Forno il partigiano bambino – Felice Cipriani
Questo libro è un vero e proprio manifesto che grida nel silenzio della storia che con gli anni ha dimenticato i suoi martiri. Una voce attraverso il quale Ugo e chi come lui ha combattuto per una Patria libera e sicura possano dire al mondo ‘io ho vissuto, ricordatemi’. Ed è anche una lezione di vita.