Una deliziosa plaquette, un gioiellino di solo 48 pagine che ho letto in un attimo, grazie ad un’ottima traduzione di Vincenzo Fidomanzo, che ha reso la lettura semplice e scorrevole, esaltando l’esposizione quasi familiare di Dumas che ci intrattiene piacevolmente con puntualizzazioni storiche, aneddoti e osservazioni personali.