Flavia, una giovane donna di Roma, si perde in una serie di oggetti appartenuti al padre e conservati in cantina. Per lei è un momento di profondo raccoglimento intimo, nel riavvolgere il nastro dell’esistenza di un padre che ha conosciuto troppo poco finché era in vita, e di cui ha potuto apprezzare la vera essenza attraverso il racconto di un camerata che con lui aveva affrontato la guerra. Così, la narrazione si sposta all’8 settembre 1943, una data spartiacque per il conflitto, il giorno dell’Armistizio.