Una nuova e intricata avventura riunisce i protagonisti conosciuti nel primo romanzo di De Bellis e Fiorillo, “Il diritto dei lupi”.
Sono trascorsi otto anni dalle vicende precedenti e, se da un lato Cicerone è stato fortunato perché è diventato un oratore affermato, sposato con Terenzia e padre affettuoso di Tullia, dall’altro non si può dire altrettanto di Tito Annio Tuscolano che si è rifugiato a Placentia, nella tenuta del padre del suo amico scomparso prematuramente, quasi come se assaporando il clima famigliare, potesse farlo rivivere, se non altro, condividendone con altri il ricordo.