È la fine dell’estate del 1884, all’ombra del Vesuvio infuria il colera, che in sole due settimane miete migliaia di vittime. È in questo clima di morte che il commissario Veneruso, uomo dal carattere depresso e irritabile ma inflessibile servitore della legge, si trova a indagare su quello che i giornali hanno ribattezzato il caso delle Sirene: su una spiaggia vicina al porto sono stati ritrovati i corpi mutilati di quattro ragazzine.