Vissuto in una Polonia che si chiamava ancora Prussia, una “carriera” lunga 21 anni, che conta ben 31 omicidi, accusa di cannibalismo e vendita di carne umana.
È il curriculum di Karl Denke, noto come “papà Denke” e il “cannibale di Münsterberg”. Due soprannomi un po’ in contrasto tra loro, non credete?
Andiamo a conoscerlo meglio.