Siamo nella Germania del 1933, agli albori del nazismo, con le discriminazioni verso tutto ciò che è diverso, o che è erroneamente considerato tale, che hanno già invaso una società malata e cattiva. Nel caso specifico, a parte gli ebrei, il nemico di turno da colpire, isolare ed eliminare è rappresentato dagli omosessuali. E questo tema, raccontato con coraggio, senza ipocrisia o timore di offendere qualcuno, fa da sfondo ad un romanzo giallo di altri tempi.
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Delitto all’ora del tè – Catherine Coles
La leggerezza e il sorriso fanno capolino dalle pagine di questo giallo. Siamo in pieno genere cozy, detective dilettanti che svolgono indagini accurate, polizia poco efficiente, ironia e narrazione in punta di penna. La trama vede la protagonista, Martha Miller, alle prese con un misterioso omicidio e sappiamo delle sue capacità, perché ha già risolto un caso precedente, che ci viene raccontato in un breve feedback, una specie di “Signora in Giallo” di cui conserva l’eleganza e la simpatia con il lettore.
Recensore per un giorno – La fabbrica dei destini invisibili di Cécile Baudin
Tempo: Ultimo decennio dell’Ottocento
Luogo: Francia
Ambito di azione: fabbrica di seta dove lavorano anche dei bambini, ma poiché la legge da un po’ lo vieta, si fa finta che le bambine siano lì per imparare soltanto; due orfanotrofi; una “industria di ghiaccio”. E tanti viaggi tra questi tre posti.
Personaggi: una ispettrice del lavoro e il suo capo; una suora; il proprietario della seteria Perrin, con tanto di moglie e figli; una ragazza scomparsa 20 anni prima e… due cadaveri!
Khemet. Intrighi nell’antico Egitto – Riccardo Sciuto
L’antico Egitto è sempre stato un mondo molto intrigante e capace di appassionare non solo gli storici. La fortuna è legata probabilmente alle tantissime fonti e i manufatti arrivati ai giorni nostri che ci hanno permesso di cercare di capire un universo meraviglioso. Senza ovviamente parlare dei monumenti bellissimi ancora esistenti e ottimamente conservati.
Riccardo Sciuto sa di cosa parla e abbina le nozioni dello storico di razza alle capacità del romanziere.
La storia se ne frega dell’onore – Gian Arturo Ferrari
Il Ventennio fascista, l’Ovra, un dattoliscritto misterioso, un commissario e un responsabile editoriale morti in circostanze tutte da verificare.
Sono questi gli elementi di base di un giallo, il primo di questo scrittore – che è stato anche vicepresidente della Mondadori Libri, ma anche editorialista del Corriere della sera – che confeziona un libro godibile, leggero, agile, che tiene compagnia per le due ore che richiede la sua lettura (essendo poco più di 120 pagine).
Eppure, leggerezza non vuole dire vacuità, tutt’altro.
Omicidio a Lombard Street – Amedeo Feniello
Nella notte di un venerdì di fine agosto del 1379 il corpo di un mercante giace senza vita in una strada dal nome curioso e destinata a una grande fama nei secoli successivi: Lombard Street, la strada dei lombardi o, per meglio dire, degli italiani che a Londra hanno aperto le sedi inglesi dei loro commerci. All’apparenza questo omicidio ha tutta l’aria di essere una storia semplice, una storia come tante altre: una rissa tra balordi, avvenuta per caso e finita nella maniera peggiore. A questa versione crede il coroner, Nicholas Dymcock. Ci credono pure gli sceriffi, gli uomini che lo appoggiano nell’indagine e soprattutto ci crede tutta la città. Ma…
Recensione de “L’imprevedibile ruota del destino” – Andrea Bolognesi
Cosa ci facevano Johann Joachim Winckelmann, una delle persone più colte ed eleganti del suo tempo, fondatore dell’Archeologia moderna e della teoria del “bello ideale”, e Francesco Arcangeli, un misero cuoco pistoiese disoccupato, tracagnotto, butterato dal vaiolo e già condannato per furto, in quella camera d’albergo a Trieste il giorno 8 giugno dell’anno 1768? A questa domanda il bargello Giovanni Zanardi, che sta indagando sulla morte del Winckelmann, cerca una risposta.
Il delitto di Vico San Domenico Maggiore di Lidia Del Gaudio
In questo suo nuovo lavoro Lidia De Gaudio, come nel suo romanzo d’esordio, sceglie un titolo che mette insieme il “delitto”, elemento base del romanzo giallo, e una “via”, attingendo alla toponomastica di Napoli: “Il delitto di vico San Domenico Maggiore.”
Ritroviamo il commissario Alberto Sorrentino e i suoi collaboratori della questura di Napoli, alle prese con due indagini: il delitto di un rinomato chirurgo imparentato con la nobiltà napoletana e ben ammanicato con i pezzi grossi del partito fascista e l’arresto alla stazione di un ragazzino presunto borseggiatore.
Il menestrello di Notre Dame – Patrizia Debicke e Alessandra Ruspoli
Gli ingredienti del giallo ci sono tutti, con indizi veri e falsi, colpi di scena, inseguimenti ma anche riflessioni su un contesto storico contraddittorio e in evoluzione.
Il commissario Ricciardi in TV – La condanna del sangue
Questa sera, Lunedi 1 Febbraio, va in onda la seconda puntata della serie TV su Rai 1 con protagonista il commissario Ricciardi, nato dalla penna dello scrittore napoletano Maurizio De Giovanni. Un prodotto, quello della serie TV, che alla prima puntata ha trovato il favore del pubblico, con quasi 6 milioni di spettatori collegati (24,1% di share Lunedi 25 gennaio). Un lavoro che ha convinto e che stimola la curiosità per le prossime puntate.