recensioni Saggistica

Un mostro chiamato Girolimoni: una storia di Serial killer di bambine e innocenti – Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani

Cento anni fa, un pomeriggio del 31 marzo del 1924, nei giardinetti della centralinissima Piazza Cavour, Emma Giacobini, di 4 anni ancora da compiere, gioca tranquillamente con il fratellino di due. Un pomeriggio come tanti in cui va tutto bene, tutto come dovrebbe andare ma ad un tratto la bambinaia si “gira e non li vede più”. Due ore più tardi una donna Caterina Ferroni, sente dei lamenti provenire dal suo campo.
Nessuno poteva immaginare quanto quella bambina che sbucava da Vicolo Strozzi, “non fosse che l’inizio della tragedia che stava per rovesciarsi come un temporale su Roma”:

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Narrativa recensioni

Il mietitore di angeli – Roberto Genovesi

Un romanzo che corre veloce senza mai inciampare: l’ultima parola è sempre la sua, fino alle pagine finali, che si percorrono con grande slancio e voglia crescente di saperne sempre di più… sobbalzando con il libro tra le mani e lasciandosi trascinare dai colpi di scena, dalle atmosfere, dal carisma dei suoi protagonisti e da una città, Roma, che ancora una volta si fa leggere e scoprire e non finisce mai di coinvolgerci… perché stavolta non ci troviamo nella Roma dei monumenti imponenti e grandiosi, dell’antichità o dei fasti, bensì nella Roma quotidiana, vissuta, quella dei quartieri popolari con i tram, le biciclette, le prime automobili, le palazzine modeste con la portinaia chiacchierona all’ingresso, ma anche la Roma delle ville prestigiose come quella sull’Appia… dove tutto ha inizio.  

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Narrativa recensioni

L’orco di Mussolini – Marco Di Tillo

La scia rossa di sangue che unisce i personaggi del romanzo ricalca gli eventi realmente avvenuti in quegli anni nella città di Roma. Cinque bambine perdono la vita dopo aver subito violenze e abusi, altre due vengono violentate ma riescono in qualche modo a fuggire. I tragici eventi che sconquassarono la capitale si svolsero nell’arco di diversi mesi. Il Ministero dell’interno, i prefetti, i questori e i commissari che si succedettero nelle varie cariche in quel tempo, sembravano brancolare nel buio.

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