Gabriele Tergit ha voluto scrivere un libro che mettesse in evidenza come vivevano gli ebrei tedeschi cosiddetti “assimilati”, cioè ebrei che si sentivano prima di tutto tedeschi e che spesso si trovavano in contrasto col nascente sionismo e che vedevano la Palestina come una terra a loro estranea, non come una patria da raggiungere.