La mummia di Livorno è uno straordinario esempio di conservazione di un corpo tramite il metodo tranchiniano, tecnica di imbalsamazione ideata dal Dott. Giuseppe Tranchina agli inizi dell’Ottocento. A quel tempo non era raro che il corpo di persone indigenti, non rivendicato da nessuno dopo la morte, venisse utilizzato per la sperimentazione scientifica.