Le trame disegnate da Carmine Mari hanno la capacità di confondere le acque rendendole torbide e non permettendo alcuna visuale cristallina sul fondale del racconto. L’obiettivo è quello di lasciare più piste aperte e percorribili, più soluzioni e motivazioni in campo, con il lettore che segue le elucubrazioni di Riccardo e Simone alla ricerca dei colpevoli degli omicidi che si susseguono alla corte del Guiscardo.