Salerno, 1239. Figlio d’arte, Rogerius è un brillante studente della famosa Scuola medica, la cui passione e curiosità lo conducono a esplorare nuovi campi del sapere. È in procinto di portare a termine il corso di studi, quando un anziano magister, corroso dalla malattia, lo convoca al proprio capezzale per invocare la sua misericordia. Rogerius asseconda il desiderio dell’uomo in fin di vita; ma che cosa gli avrò mai perdonato?, si chiede perplesso. “Trova il cilindro prima di loro”, gli aveva detto il maestro, “sanguis draconis”, le sue ultime parole. Che cosa si cela dietro quella frase, in apparenza senza senso?
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Mese storico: gli autori raccontano i luoghi dei loro romanzi – Carmine Mari e Salerno
Secondo appuntamento con l’approfondimento storico di Ottobre. Oggi è il turno di Carmine Mari che ha intervistato la “sua” città di Salerno.
Il fiore di Minerva – Carmine Mari
Dopo “Hotel d’Angleterre”, Carmine Mari riporta il lettore nella città di Salerno con i suoi vizi e le sue contraddizioni. La divisione tra buoni e cattivi tarda ad arrivare: l’autore è bravo nel confondere le acque e sparigliare le carte sul tavolo. Se a ogni nuovo passaggio sembra di avvicinarsi alla soluzione del caso, un repentino cambio di fronte, una morte inaspettata, una rivelazione improvvisa o un piccolo dettaglio ribaltano le convinzioni e costringono a rivalutare lo stato dei fatti.