Dopo “Hotel d’Angleterre”, Carmine Mari riporta il lettore nella città di Salerno con i suoi vizi e le sue contraddizioni. La divisione tra buoni e cattivi tarda ad arrivare: l’autore è bravo nel confondere le acque e sparigliare le carte sul tavolo. Se a ogni nuovo passaggio sembra di avvicinarsi alla soluzione del caso, un repentino cambio di fronte, una morte inaspettata, una rivelazione improvvisa o un piccolo dettaglio ribaltano le convinzioni e costringono a rivalutare lo stato dei fatti.