Jules Bonneau, protagonista de “La furia”, romanzo storico di Sorj Chalandon edito da Guanda (2024), è figlio di un dio minore. Vomitato nell’esistenza più ruvida, per crescere e diventare uomo, dovrà stringere i pugni e combattere più forte di altri. E lo farà da solo. Senza la protezione di una famiglia e la tutela dello stato. Istituzione impeccabile, solo a parole. Infatti, più che comprendere e migliorare le condizioni sociali, la comunità di cui fa parte il protagonista, reclude i disagiati, buttando via la chiave. Senza farsi domande. E così Jules, a meno di sedici anni, finisce in riformatorio: un purgatorio di anime disgraziate come la sua, ingabbiate solo per essere nate nella parte sbagliata del mondo.