Narrativa recensioni

La morte dipinta – Lisa Laffi

Artemisia, soprannominata Art a causa del suo nome ritenuto dalla stessa molto, troppo ingombrante, è una giovane donna di 34 anni direttrice del museo Poldi Pizzoli; è riuscita, grazie alla sua tenacia e alla sua sopraffine intelligenza, a unire la sua grande passione per l’arte al lavoro. L’arte, soprattutto quella rinascimentale, scorre come un fiume in piena nelle vene della giovane donna. Conosce minuziosamente opere, pittori, segreti e leggende che si nascondono dietro quadri che la Storia ha voluto donarci.

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Narrativa recensioni

Caravaggio assassino – Roberto Ciai con Marco Lazzeri

Dal carattere turbolento e passionale, il Merisi fu costretto a lasciare l’Urbe per sfuggire a condanna certa dopo una rissa finita male. Su questo episodio si basa l’ultimo romanzo di Roberto Ciai con Marco Lazzeri. I due autori, che hanno abituato i lettori ai romanzi storici ambientati nella città eterna, raccontano, in forma romanzata, la vicenda del duello tra Caravaggio e Ranuccio Tomassoni, duello in cui quest’ultimo perse la vita.

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Personaggi Storici Viaggio nella storia

Antonio Ligabue: il pittore naïf per eccellenza.

L’odissea di Antonio Ligabue (non è esagerato usare questa espressione) ha inizio il 18 dicembre 1899 a Zurigo e si conclude il 27 maggio 1965 a Gualtieri (Reggio Emilia) dove era giunto nell’agosto del 1919 segnato da una infanzia difficile e da un talento innato per il disegno. Una vicenda umana contrassegnata da sventure, sradicamenti, isolamento, fame e privazioni. In Italia, Orneore Metelli, un calzolaio di Terni che dipinge quadri di natura popolare, è uno dei primi naïf a essere scoperto. Il pittore autodidatta più noto è, però, Antonio Ligabue, il quale inizia  dipingendo cartelloni per spettacoli circensi.

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Narrativa recensioni

Il figlio di Leonardo: il segreto di Caterina Sforza torna a macchiarsi di sangue – Simone Valmori

La figura di Leonardo da Vinci è sempre stata ammantata da un alone di mistero e i miti che ne circondano la vita e il lavoro si sono diffusi così tanto da rendere questo artista la figura forse più fraintesa del Rinascimento Europeo. Agli occhi dei suoi contemporanei Leonardo appariva spesso strano, stravagante, quasi inquietante, per quella sua voglia di apprendere che non poteva essere limitata dal pudore e dalle convenzioni religiose del tempo, non si faceva certo scrupoli ad adottare tecniche fuori dall’ordinario quando si trattava di studiare la natura.

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recensioni Saggistica

“Le belle. Ritratti femminili nelle stanze del potere” – Francesca Cappelletti

Nella seconda metà del Seicento, nei più importanti palazzi nobiliari, intere stanze erano destinate a ospitare i ritratti delle «donne famose» del tempo, quasi a catalogarle. Dame contemporanee, influenti personaggi di corte o bellezze leggendarie la cui fama si diffondeva velocemente fra i circoli dell’aristocrazia europea. Mogli di principi o future madri di cardinali, anelli fondamentali di alleanze politiche e pedine insostituibili di complesse strategie familiari. Personaggi celebri per la loro bellezza, spesso all’origine di passioni incoercibili e di eventi drammatici. Queste tele, note come «le Belle», popolavano le maggiori collezioni italiane ed europee.

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