L’inventore della stampa a caratteri mobili fu… Johann Gensfleisch zur Laden.
Siate sinceri, non vi aspettavate questo nome. Allora, la scelta di dedicare l’articolo di oggi a Gutenberg, potrebbe rivelarsi interessante…
Per chi ama la storia
L’inventore della stampa a caratteri mobili fu… Johann Gensfleisch zur Laden.
Siate sinceri, non vi aspettavate questo nome. Allora, la scelta di dedicare l’articolo di oggi a Gutenberg, potrebbe rivelarsi interessante…
Tempo d’estate, tempo di “prova costume”, tempo di dieta?
Eppure, per molti secoli l’uomo ha ignorato quale fosse il proprio peso e nel passato (remoto) i chili in più erano un segno di distinzione in quanto simbolo di opulenza, di potere.
Come e quando, dunque, è avvenuto il cambiamento? Quando sono nate le diete dimagranti?
Scoprilo in questo articolo
Lo festeggiamo tutti perché tutti abbiamo una data di nascita, eppure non è sempre stato così. O meglio, il compleanno ha una storia con un inizio antico seguito da un lungo periodo in cui è scomparso.
E noi di Tsd siamo qui per raccontarvi questa strana assenza del compleanno.
Tutti conosciamo i grandi magazzini UPIM, sebbene forse oggi le sue insegne siano ridotte sul territorio nazionale, eppure la sua fondazione risale a quasi un secolo fa e il suo nome è legato alla sua, iniziale, politica commerciale.
Quale?
Se vi chiedessi: chi ha scritto “Il Giglio nella Valle” sapreste rispondere? Aggiungo qualche aiuto: l’autore ha anche scritto” Illusioni perdute”. Ancora nulla? Va bene, il protagonista dell’articolo di oggi è l’autore anche di Papà Goriot, Eugenia Grandet. Adesso sì che sorridete, lo avete riconosciuto, oggi parleremo di Honoré de Balzac.
Laconico è la definizione che diamo a coloro che parlano (ma scrivono, anche) in modo breve, sintetico.
Perché?
Può un uomo che tentò il suicidio per amore e che finì in manicomio per una crisi celebrale essere il fondatore del più estremo approccio scientifico della filosofia?
Eppure è proprio il profilo di Auguste Comte,
Nel mese di Maggio si tiene la Fiera Internazionale del Libro e per omaggiare questa manifestazione che conclude quest’oggi l’edizione 2024, vi proponiamo la storia dei simboli della città che la ospita: Torino.
Il San Bernardo è forse il cane più famoso al mondo e, nell’immaginario collettivo, ha al collo una piccola botte contenente del brandy, cosa che è diventata un po’ un suo simbolo.
In realtà, però…
C’era una volta, tanto tanto tempo fa, un papa seduto su un trono a un processo!
No, non è l’incipit di una favola, ma una storia vera, accaduta, questo sì, tanto tanto tempo fa.
Anche perché se fosse una favola, sarebbe dalle tinte horror, dato che l’imputato assiso sullo scranno era… un cadavere!