Le trame disegnate da Carmine Mari hanno la capacità di confondere le acque rendendole torbide e non permettendo alcuna visuale cristallina sul fondale del racconto. L’obiettivo è quello di lasciare più piste aperte e percorribili, più soluzioni e motivazioni in campo, con il lettore che segue le elucubrazioni di Riccardo e Simone alla ricerca dei colpevoli degli omicidi che si susseguono alla corte del Guiscardo.
recensioni
Le sorelle della notte – Antonella Forte
È un racconto corale, struggente e profondamente significativo. Passaggi forti e cruenti fanno da sfondo alla tematica principale: donne che hanno dovuto subire la più feroce delle ingiustizie, donne relegate in un angolo buio e fetido e costrette alle peggiori violenze, fisiche e psicologiche. Donne la cui unica colpa è stata essere donna.
La sirena di Posillipo – Paolo Jorio
Con “La sirena di Posillipo”, pubblicato da Rizzoli, Paolo Jorio, ci introduce in una Napoli di qualche secolo fa: una città senza finzione, che si mette a nudo, mentre ci fa attraversare le sue corti, i vicoli secolari, la miseria, l’arte, l’eros, il talento, il potere: una città che lancia la sua sfida attraverso una scrittura ricca, fluida, dove non si leggono i luoghi comuni, che tanti attribuiscono a questa città.
Prigionieri del castello – Ben Macintyre
“Questa è l’incredibile storia vera della prigione più inespugnabile della Germania nazista. Un castello, quello di Colditz in Sassonia, che nel corso dei secoli era stato fortezza medievale, residenza di caccia, sanatorio, sede di gruppi paramilitari, e che infine, durante la Seconda guerra mondiale, fu per quattro anni campo di prigionia per ufficiali alleati ad alto rischio di fuga. Così all’interno di quelle mura – a strapiombo su un fossato oltre il quale comunque non c’era la libertà, ma chilometri e chilometri di terra tedesca – si creò una specie di “università dell’escapismo”, un microcosmo di persone con un unico obiettivo: l’evasione.
Il confessore di Siena e il suo misericordioso assassino – Fausto Tanzarella
La scrittura di Fausto Tanzarella è dinamica, fluida e scorrevole. Il libro non è troppo lungo e si predilige l’aspetto investigativo inframmezzato da scene di confronto tra buoni e cattivi che non esitano a ricorrere alle armi.
Come la neve a maggio – Lorenzo A. Angelaccio
Siamo nel 1913, al limitare della Prima Guerra Mondiale. Alfred conosce Cesare, un giovane musicista appartenente alla famiglia che lo ospiterà a Roma per tutto il periodo degli studi. Tra i due ragazzi nasce subito un’attrazione che vivranno in un viaggio attraverso il quale scopriranno una loro interiorità che li trasformerà in maniera personale e profonda.
Miss Bee e il cadavere in biblioteca – Alessia Gazzola
Un romanzo giallo che sembra avere tutti gli elementi utili a catturare l’attenzione di lettori che vogliono trascorrere qualche ora di relax e leggerezza, lettori che nello scorrere delle pagine avranno la vaga sensazione di un déjà vu (Agatha Christie vi dice qualcosa…?)
Figlia di Re: un matrimonio per l’Italia – Patrizia Debicke van der Noot
Siamo in Piemonte, casa Savoia negli anni della Seconda Guerra di Indipendenza italiana. Vittorio Emanuele II e Cavour stanno pianificando l’attacco all’Austria per liberare il Lombardo Veneto. Napoleone Bonaparte dalla Francia promette il suo aiuto e per sigillare l’intesa chiede che la figlia del re sabaudo Maria Clotilde sposi suo cugino Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte. Lei ha 15 anni, lui 40. Vittorio Emanuele lascia alla figlia la scelta…
Costanza – Rachel Blackmore
L’incontro tra Costanza e Gian Lorenzo Bernini avviene per caso ma entrambi sono colpiti l’uno dall’altra. Bernini è l’uomo più influente di Roma, capace di elevare e distruggere chiunque a suo piacimento. Quest’ultimo resta colpito dalla protagonista, così diversa dalle donne che ha conosciuto fino a questo momento.
Un manoscritto ritrovato – Antonio Avenoso
Coniugando ricerca storica e guizzi fantastici, il romanzo di Antonio Avenoso, amalgama storie felici e intrecci della vita dell’imperatore svevo Federico II. C’è l’infanzia del piccolo imperatore dove troviamo la spensieratezza e le misere ferite. Vi sono le città care a Federico: Palermo, Melfi, Jesi, e la sorprendente attualità di un’epoca ricordata e abbandonata.