Scripta Manent: Le Mezzelane
Cuore tra le dolci colline delle Marche, testa nella multiculturale ed eclettica Berlino, Le Mezzelane Casa Editrice, è una giovane (nata nel luglio del 2016) e dinamica realtà editoriale italiana dalle idee aperte e che guarda lontano. Orgogliosamente NoEAP, suoi punti di forza sono la valutazione dei testi, l’editing accurato, la grafica di altissimo livello, la qualità della stampa e il marketing innovativo, il tutto a un prezzo estremamente interessante per il lettore. Con più di 230 titoli a catalogo e uno staff preparato e versatile, Le Mezzelane è la Casa Editrice ideale per l’autore esordiente come per quello affermato, per il poeta come per il saggista.
Pubblichiamo storie emozionanti e coinvolgenti, che siano semplici o complesse, che facciano sognare o che facciano paura è lo stesso. La nostra offerta va dal fantasy ai cosiddetti libri new adult, passando per l’erotico e il thriller, senza trascurare la poesia e il teatro; abbiamo anche una collana dedicata alla saggistica.
Pubblichiamo sia ebook sia carta. L’ebook è la comodità, la possibilità di portare con sé un’intera biblioteca, la carta è ovviamente la tradizione, ma non solo: la carta permette di mostrare al meglio l’alta qualità del lavoro.
Usando solo 5 aggettivi descrivi che editore sei
Giovane, dinamico, fantasioso, caparbio, lungimirante.
Una motivazione che convinca il lettore a comprare i libri della vostra casa editrice
Il meglio della più originale letteratura storica odierna di autori italiani, a piccoli prezzi e col
massimo della cura.
Dateci alcune citazioni significative dei libri che porterete a Scripta Manent
Quando la luce squarciò le tenebre di Gianpiero Pisso: Quell’anno, a Udine, era particolarmente
freddo e la città era serrata in una morsa di ghiaccio. Persino l’omone robusto che era appena uscito dal Comune faceva fatica a mantenersi eretto e si stringeva nello spesso pastrano che indossava, E sì che era un prussiano, un abitante della fredda e inospitale Slesia.
Seconda possibilità di Renato Ghezzi: Un ebreo? Rudolf Bauer è un giocatore di hockey. Il
resto non conta.
Sagome di carta – Le streghe di Triora di Eufemia Griffo: Sto volando verso l’azzurro, sono come un’aquila maestosa e dall’alto guardo la luce che filtra dalle querce che contornano la mia casa.
Mia cara Letizia di Silvana Meloni: Sorrise tra sé, sospeso tra sogno e ricordo: l’inverno era Cagliari, l’estate, invece, la libertà. Un’ombra offuscò la sensazione di beatitudine in cui era immerso, un vago ricordo di storie di donne, l’omicidio avvenuto il giorno delle nozze di sua sorella.
A.D. 1324 – Alice Kyteler – La strega di Kilkenny: Voi! Voi piccolo e inutile cattolico inglese,
venite davanti a me e osate parlarmi di streghe e malefici? Se siete venuto nella mia dimora per farmi un sermone, sappiate che non ne ho affatto bisogno, Vostra Grazia. Sarò io a farvelo e vi stupirete molto nel constatare di persona quanto è profonda la mia conoscenza in materia
Storie del secolo breve di Alberto Di Girolamo: «Roba da folli!» esclamava l’anziano padre ogni
volta che il figlio si licenziava da un posto di lavoro che lui gli aveva trovato, smuovendo le sue conoscenze. «Non esiste una cosa che gli piaccia fare…» urlava, seguitando a invocare tutti i santi del paradiso, come a chiedere loro conto e soddisfazione. Ma si sbagliava. Decisamente c’era una cosa che suo figlio amava e sapeva fare: corteggiare le donne.
Veleno nelle gole di Simona Barba e Gisella Orsini: Tutti a B. conoscono Lara, e solo a guardarla il pensiero va a sua madre, la maestra coraggio, che portò i bambini in alto, sulla collina, per difenderli dal gas fuoriuscito. Non si sa quante volte Linda tornò indietro per prendere i bambini rimasti indietro. Quando tutti furono in salvo si accasciò. Morì qualche tempo dopo in seguito alle esalazioni respirate. Da quel giorno la scuola fu spostata lontana, in modo che i pesanti gas non riuscissero più ad arrivare.
L’urlo del cigno muto di Rosaria Carfagno: Si narra che i cigni reali siano muti e che cantino in maniera melodiosa solo in punto di morte, ma Selvaggia, adolescente ingenua catapultata nella vita vorticosa di una facoltosa famiglia milanese nei cosiddetti “anni di piombo”,
avrà modo di scoprire la verità dietro il poetico mito.
Mai e sempre di Bruno Sebastiani: Emil non aveva idea di come fosse fatta una città, non
sapeva che una grande città spesso si dota di trasporti sotterranei per rendere gli
spostamenti più veloci. Non aveva idea di cosa fosse una metropolitana. E quando suo zio
lo fece salire su un convoglio della U-Bahn che, appena chiuse le porte, si lanciò in una
corsa vertiginosa attraverso le viscere della terra; quando, col viso appiccicato al vetro del
finestrino, si rese conto di trovarsi in una galleria che scorreva all’indietro come per
facilitare la corsa in avanti del convoglio; quando s’avvide che per suo zio era normale,
non gli faceva nessun effetto, e capì che lui era avvezzo al mistero dei treni sotterranei,
cominciò a sentirsi orgoglioso di essere suo nipote.
Le streghe di Salem di Bruno Sebastiani: Siamo nell’autunno del 1691 e ci troviamo nel
villaggio di Salem, nella contea di Essex, Massachusetts. Una cosa abbastanza curiosa, e
che ci preme sottolineare, riguarda il nome della città più vicina, che si chiama anch’essa
Salem. Situazione singolare per i mille equivoci che potrebbe causare e che, in effetti, causa, ma tant’è, i puritani sono fatti così: se hanno deciso di dare un certo nome al luogo in cui vivono, non si lasciano dissuadere neanche dalla consapevolezza che quel nome è in uso poche miglia più lontano. Non è che ci voglia chissà quale fantasia per immaginare le conseguenze di questa omonimia. Basta pensare a un povero viaggiatore che, dopo alcuni giri a vuoto, provi a domandare al primo che passa
«Scusate buon uomo, sapete dirmi dove ci troviamo?»
Una fata Morgana di Paola Montagner: Amman, 2005. Un attentato squarcia la notte. Sandra,
medico, e Jasmine, ragazza giordana, si ritrovano sole nelle strade deserte della città.
Condividere l’esperienza di un attentato terroristico può aiutare a superarne l’orrore?
Terra d’ombra bruciata di Valentina Nuccio: Da una vita normale in una cittadina del Nord alla lotta contro l’ex Ilva a fianco dei cittadini di Taranto. Così Piera si trasforma, scoprendosi diversa da quella che pensava di essere. Quando mi chiameranno Uomo? Di Francesca Mereu: Birmingham, Alabama, profondo sud americano. Attraverso i racconti dei suoi parenti neri e bianchi, Sarah conosce la realtà
della schiavitù, della segregazione e delle lotte per i diritti civili. E conosce il blues, la musica che ha aiutato e ancora aiuta gli afroamericani ad affrontare la vita.
La difesa di Socrate di Francesca Petroni: La formidabile arringa pronunciata da Socrate a
difesa di se stesso, senza la quale né la filosofia né il mondo sarebbero quelli che oggi conosciamo.
Cosa significa per voi, come casa editrice, la Storia?
Se non si conosce la Storia, è difficile comprendere il presente. Per questo la amiamo e amiamo i romanzi storici. Un buon romanzo storico fa toccare con mano gli eventi che narra e respirare l’atmosfera dei tempi che descrive, permettendo di sovrapporre a essi gli avvenimenti pi recenti e di avere una guida sicura per interpretarli.
Perché avete deciso di partecipare a Scripta Manent?
Per poter parlare di Storia e romanzo storico insieme ad altri appassionati.
Ecco alcuni dei libri che Le Mezzelane porterà a Scripta Manent!