Nato a Ferrara nel 1961, diplomato in scienze sociali, Alberto Ferretti lavora a Bologna nell’ambito informatico, ed è esperto di Criptovalute, Master node e tecnologia Blockchain.
Da sempre appassionato di storia, in particolare medioevale, ha collaborato con numerose associazioni storico-politico-culturali, italiane ed estere. È stato membro della Scuola Romana di Filosofia Politica, area Università La Sapienza.
È stato fra i fondatori e Portavoce Nazionale, di Area Destra; è stato candidato al Senato alle elezioni politiche del 2008 e 2013 e come Sindaco alle amministrative di Ferrara del 2009. Nel 2013 ha fondato l’Associazione culturale INSORGENTI della quale è Presidente.
Tra i suoi hobby preferiti la navigazione a vela.
È autore di opere d’arte Geek-Futuriste e di libri. Ha pubblicato: nel 2012, La Guerra Italo-Turca 1911-1912 (dal diario del tenente RC Angelo Masotto); nel 2017, Gli Insorgenti del Basso Po (Romanzo storico); nel 2018, Il Sangue degli Insorgenti; nel 2019, Nelson non naviga più (Romanzo).
Sito web: www.albertoferretti.it
Usando solo 5 aggettivi descrivi che scrittore sei
Curioso, originale, documentato, intraprendente, coinvolgente.
Una motivazione che convinca i lettori a leggere i tuoi libri
Cerco sempre di rendere più realistici possibile i personaggi dei miei libri, di infondere in loro un’anima e dei sentimenti, in modo che i lettori possano identificarsi nella narrazione fino a sentirsi quasi tra loro. Alla Pirandello, insomma, volendo azzardare paragoni con i grandi maestri.
Dacci la tua citazione preferita del tuo/tuoi libro/i
Aveva vissuto tutta la sua vita tra battaglie e abbordaggi, tra morte e distruzione, aveva visto il sangue scorrere a fiumi, aveva conosciuto il dolore delle ferite e le privazioni che portano le guerre. Ma non era mai stato quello a fiaccarlo nell’animo, quella era la sua vita, ci era abituato! Era piuttosto l’aberrazione dell’essere umano che lo stomacava, le nefandezze che gli uomini erano in grado di compiere, le ideologie perverse delle sette massoniche che tutto sovvertivano, il culto del male per raggiungere la ricchezza materiale, l’appiattimento dello spirito, i grandi proclami vuoti di senso. Non sopportava l’ipocrisia che si celava, spesso, dietro le belle parole. Le menzogne dei politici, la vigliaccheria, l’inganno, il profitto sulla pelle altrui, l’usura, il maltrattamento di donne e bambini, del popolo inerme, dei civili. La guerra era fatta per i militari, pensava. Quel mondo senza valori, senza un Dio onnipotente che premiava i buoni e perdeva i malvagi, ormai lo disgustava. Pensava che non ci fosse più giustizia in quel mondo perduto, l’inferno si era aperto e aveva fagocitato la terra degli uomini, e il demonio si era scatenato con tutta la sua furia su di essi. Strinse con forza i pugni. Un profondo senso di repulsione verso tutto quanto gli attanagliava la bocca dello stomaco, lui che aveva visto ogni scempio possibile fatto da uomini contro altri uomini, ora si teneva una mano sullo stomaco per non vomitare, anche se non aveva mangiato niente. Un’ira sorda e potentissima si era impossessata di lui, e andava caricandosi di un’energia fortissima, sul punto di esplodere come un tifone dell’Oceano Pacifico.
(Da “Gli Insorgenti del Basso Po”)
Cosa significa per te la Storia?
Historia magistra vitae! Penso che solo chi sa da dove viene, sa anche dove sta andando.
Ho imparato ad amare la storia grazie a una mia insegnante che non ci faceva solo imparare a memoria le date, i luoghi e i nomi dei personaggi famosi o delle battaglie, come accade normalmente, ma ci raccontava lo svolgimento dei fatti, i sentimenti e le motivazioni profonde che mossero quegli uomini a fare le loro imprese e a prendere le loro decisioni. Dalla storia, che spesso è destinata a ripetersi anche sotto altre forme, possiamo imparare a non ripetere gli stessi errori, che sono insiti nella natura umana, fatti dai nostri predecessori, ma prendere esempio dai loro sbagli e dai loro successi per migliorare e migliorarsi.
Perché hai deciso di partecipare a Scripta Manent?
Per far conoscere sempre di più al pubblico le storie che racconto nei miei libri, storie spesso poco o per niente conosciute che meritano di essere ricordate. E anche, perché no, per aiutare la buona riuscita dell’iniziativa, per sostenere il mondo del romanzo storico e la sua diffusione tra i lettori.
I libri di Alberto Ferretti che troverete a Scripta Manent