Trama
Enrico Gariboldi ripercorre la propria vita attraverso una storia in cui le vicende personali di un ‘uomo qualunque’ s’intrecciano e si fondono agli eventi della Grande Storia, quella che ha visto protagonista l’Italia dall’entrata in guerra e dalla fine del fascismo ai cosiddetti Anni di Piombo e oltre. Pagine indimenticabili: di guerra, di bombe che rintronavano nelle cantine di una Milano distrutta, di amori consumati nei campi d’erba medica e nei bordelli, di ebrei deportati, di notti in carcere, di attentati e rappresaglie, di morti vere o soltanto sfiorate. E poi la miseria, le macerie, ma anche tanta voglia di aiutarsi e risollevarsi, per rinascere e andare avanti, col sogno di costruire un mondo migliore per le generazioni future. Qualcosa è andato storto però, se, come illustri studiosi ci raccontano, quello stesso mondo ricostruito tra nemmeno cent’anni potrebbe autodistruggersi… Un libro autentico, importante da un punto di vista antropologico e documentaristico prima che narrativo. Un’opera originale, che ci spiega come, malgrado la guerra e la povertà, sia facile, per un uomo di quasi novant’anni, guardare al passato con nostalgia e al futuro con timore e amarezza.
Recensione a cura di Antonia Ercoli
Tutti noi abbiamo avuto tra le mani un manuale di storia del Novecento e abbiamo letto le vicende che hanno portato alla Seconda Guerra Mondiale. Nomi, date, fatti che sono rimasti scolpiti nella storia e che verranno ricordati attraverso i libri, i vari manuali che migliaia di studenti sfoglieranno dopo di noi. Ma la guerra, quella vera, quella che si combatteva ogni giorno nelle case, nelle città e nelle campagne, la guerra della gente comune lontana dalle stanze dei bottoni com’era?
Quei giorni ce li possono raccontare solo le persone che li hanno vissuti e che li ricordano come fosse ieri nonostante siano passati tanti anni. Questo libro è proprio una memoria della vita quotidiana durante la guerra, in particolare dal punto di vista di un uomo che all’epoca era solo un bambino di 10 anni, che improvvisamente vede il mondo cambiare a partire dal giorno della dichiarazione di guerra, 10 Giugno del 1940. Enrico Gariboldi, classe 1930, identifica quel giorno come il momento della sua “nascita” da qui il titolo Nato a 10 anni, poiché è proprio da quella data storica che nasce e si forma la sua coscienza.
La lettura di questo libro mi ha sinceramente colpito, la mia è forse l’ultima generazione che ha la fortuna di poter ascoltare i racconti della Seconda Guerra Mondiale direttamente da chi quel periodo l’ha vissuto in prima persona: ormai si tratta di anziani, che tuttavia riescono ad evocare alla perfezione quel periodo. Sin da bambina ho sempre avuto la curiosità di sapere come si viveva all’epoca, quali erano le difficoltà, le paure ed i piccoli svaghi del tempo e devo ammettere di essere molto fortunata, avendo la possibilità di ascoltare i racconti dei miei nonni, coetanei dell’autore. Questo libro ha saziato ancor di più la mia sete di conoscenza di quel periodo, ho avuto modo di capire in che modo il regime fascista riusciva ad insinuarsi nelle menti anche dei più giovani, attraverso la propaganda nelle scuole, come poi l’ideale così eroico della guerra mostrasse i suoi orrori quotidianamente, attraverso i bombardamenti, la fame e le morti in strada. È stato interessante capire come ci si ingegnava per guadagnare qualcosa pur correndo rischi non indifferenti e anche il modo in cui venne affrontata la fine della guerra, il difficile ritorno alla normalità, se di normalità si può parlare, dato che l’Italia alla fine del conflitto si trovava in una situazione economica gravissima.
Ho apprezzato molto il modo in cui l’autore è riuscito a fondere la sua storia personale con la Storia ufficiale, quella narrata dai libri, anche attraverso citazioni esterne. Allo stesso modo ho apprezzato le sue riflessioni personali che di tanto in tanto si inseriscono nel racconto. Sfogliare queste pagine è stato un po’ come fare una lunga chiacchierata con un uomo che potrei considerare alla stregua di un nonno, che racconta la sua vita a volte con un filo di malinconia. É stato un viaggio piacevole e sicuramente molto istruttivo, che consiglio di intraprendere a tutte le persone che hanno la curiosità di capire veramente com’era la vita al tempo di guerra, a prescindere da ciò che raccontano film e romanzi, attraverso le parole di chi quel periodo l’ha vissuto.
Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 1594 KB
Lunghezza stampa: 372
Editore: & MyBook (13 gennaio 2018)
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
Link d’acquisto: Nato a dieci anni