Trama
Granducato di Toscana, 1597. L’Italia è ormai caduta in mano agli eserciti stranieri, ma la sua cultura si diffonde in tutta Europa. E non solo quella: anche il denaro. I banchieri più potenti che servono i sovrani europei sono italiani, sono genovesi, sono fiorentini. Firenze è uno stato ricco in mano a una dinastia di banchieri: i Medici. E l’oro dei Medici fa gola a tanti e chi non riesce ad averlo in prestito, può anche cercare di sottrarlo in modo illecito. Per esempio organizzando il rapimento dei figli del granduca Ferdinando I, con l’aiuto di spie, diplomatici e preti corrotti. Ma del complotto viene a sapere il fratellastro di Ferdinando, don Giovanni de’ Medici, geniale architetto, ingegnere, poeta e musicista, nonché comandante della flotta granducale e amante delle belle donne. Fra Livorno, Firenze e Ajaccio, in bettole malfamate e in ville aristocratiche, Don Giovanni, insieme al fidato capo della polizia del Granducato, conduce un’indagine che lo porterà a scoprire i mandanti e ad affrontarli in un’emozionante battaglia navale al largo delle coste toscane.
Recensione a cura di Alessandra Ottaviano
Siamo nel 1597 il granducato di Toscana è retto da Ferdinando I de Medici attorniato da una vasta corte di cui fanno parte congiunti legittimi e illegittimi. Il protagonista del romanzo è Don Giovanni de Medici architetto, poeta, comandante della flotta granducale e governatore del porto di Livorno, era figlio illegittimo di Cosimo I ed Eleonora degli Albizzi.
Don Giovanni si troverà a dover gestire una congiura ordita ai danni del fratellastro Ferdinando, l’oro dei Medici fa gola a tanti e gli intrighi a corte sono innumerevoli.
“Il granducato ha molti amici ma anche molti nemici. Falchi rapaci in attesa, pronti a calare sulla preda.”
Il libro inizia con un bel duplice omicidio su cui indagare: un ragazzo che era una spia inglese e una ragazza che era la cameriera di una nobildonna amante del comandante d’artiglieria. A queste morti è legato un complotto che prevede il rapimento dei figli del granduca per ottenere un riscatto.
L’alleanza del granducato con la Francia è osteggiata dai detrattori di Ferdinando, ma lui per sancirla invia a Marsiglia il fratellastro per contrattare il matrimonio tra il re di Francia Enrico di Navarra con Maria de Medici che può garantirgli un erede che la prima moglie Margot di Valois non è riuscita a concepire. La posizione del re è alquanto precaria aveva dovuto persino abiurare la sua fede protestante in favore della fede cattolica, il sostegno dei Medici attraverso questo conveniente matrimonio combinato con Maria gli avrebbe garantito stabilità, una discendenza e un cospicuo patrimonio di cui disporre. Il nemico giurato della Francia era la Spagna di Filippo II e proprio da lì parte la congiura.
Chi si cela dietro l’oscuro personaggio che si fa chiamare “assassino delle vipere”? Per scoprirlo dovrete immergervi in questo bel romanzo che, per buona parte, si svolge nei mari, su grandi velieri che si danno battaglia.
“Le vele erano tese e il rosso drappello dei Medici innalzato sul pennone di maestra garriva orgoglioso al vento.”
L’autrice con dovizia di particolari descrive queste imbarcazioni e gli scontri in mare aperto regalando al lettore momenti di pura avventura. E’ un giallo storico molto ricco di azione che è tutto un trionfo di descrizioni nell’abbigliamento, nel cerimoniale della tavola, nelle descrizioni degli ambienti, denota un enorme cura e sapienza del periodo storico nei suoi usi e costumi.
Un romanzo che si legge tutto d’un fiato per la sua scorrevolezza e per la trama che intreccia bene personaggi storici e non ma che è bello assaporare lentamente per scoprire alla fine se Don Giovanni riuscirà a salvare la vita ai figli del suo augusto fratello e riportare a casa l’oro dei Medici.
Copertina flessibile: 336 pagine
Editore: TEA (10 maggio 2018)
Collana: I grandi della TEA
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8850249322
ISBN-13: 978-8850249329
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