Trama
Sono molte, a tutt’oggi, le riduzioni cinematografiche – la più bella e la più fedele quella del 1925 con Lon Chaney, la più recente quella diretta da Joel Schumacher, trasposizione del musical di Andrew Lloyd Webber – che hanno consacrato la popolarità di questa originalissima opera scritta da Leroux nel 1911. La storia dell’amore di Erik – costretto a nascondere le sue orrende fattezze dietro una maschera – per Christine, la giovane soprano tanto graziosa quanto inesperta, si svolge tutta nell’ambiente del teatro dell’Opera, che diviene alter ego del Fantasma, luogo che crea l’azione. Campione di tutti gli eccessi, “mostro” al pari di Frankenstein e del Conte Dracula, la educherà, s’impossesserà di lei, riuscirà a far sgorgare dal petto della sua schiava d’amore una voce sublime… Una macchina narrativa sapientissima consente a Leroux di tenere in perfetto equilibrio commedia, avventura, poliziesco e grandguignol; così che alla fine della lettura ci accorgiamo di essere stati catturati da una storia tanto carica di suggestioni quanto lineare ed emblematica.
Recensione a cura di Sara Valentino
“occhi di brace che divampano nella notte e trafiggono, voce che irretisce e convince”
Pensate.. ho faticato a reperire il cartaceo di questo romanzo!
Non ne conosco la ragione, per me va catalogato tra i capolavori della letteratura.
Era da tempo immemore che desideravo leggerne la storia:
“Il fantasma dell’Opera”, del quale ho avuto esclusivamente l’occasione di vedere un breve musical di danza; non ho nemmeno mai visionato nè la versione cinematografica nè quella teatrale eppure ha avuto una grandissima eco sia in Tv che a teatro.
Perchè desideravo ardentemente leggere di Erik?
Forse perchè anche lui, come
Dracula, Frankenstein , Dott jekyll e mister hyde, ha la doppia componente:
una contrapposizione tra il male e il bene, il buio e la luce, l’odio e l’amore, il bello e il brutto.
“avevo perduto il controllo di me stessa ero una cosa sua”
Il fantasma è solo una vittima di un mondo che lo ha fatto nascere con fattezze orrende, relegandolo ai margini della società, rinnegato persino dalla madre.
Un uomo che cerca ancora l’amore ed è obbligato a prenderselo con la forza.
La storia d’amore tra Erik
“Angelo della Musica” e Christine una giovane soprano dell’Opera di Parigi è risaputa e rinomata, lei si lascia ammaliare dalla voce di lui (angelica a dispetto del volto), dalle promesse e diviene vittima inconsapevole e di proprietà del suo carnefice.
Eppure c’è in ognuno di noi un lato nascosto, sopito, relegato anch’esso nei meandri più oscuri perchè fa paura, un lato di noi che ci vuole sottomessi o semplicemente ci fa provare un
incredibile piacere nel saperci di proprietà di un padrone, schiavi e privi di ogni diritto.
Questa è la potenza che accomuna i celebri
“mostri” sopra menzionati, che li rende così attraenti.
Leroux scrisse questo romanzo nel 1911, forse addirittura pare si sia ispirato a misteriosi fatti e inconvenienti avvenuti durante la costruzione del Teatro dell’Opera di Parigi, nelle sue fondamenta.
Leggere Leroux è un’esperienza che consiglio vivamente, una scrittura profonda e ricercata, ma comunque fluida e scorrevole, nonchè accattivante e suggestiva; frasi e periodi che danno
un’impronta forte che rendono vive le atmosfere cupe dei bassifondi, dei sotterranei dell’Opera, della casa sul lago.
Allo stesso tempo l’autore descrive con dovizia di particolari l’interno del teatro, i palchi, i lampadari, lo sfarzo regalando al testo anche un lato luminoso e brillante pronto ad accogliere gli spettatori parigini.
Un romanzo che non può essere catalogato tra i semplici
“gotici”,ma racchiude anche una componente, non indifferente, di giallo nelle indagini e per alcune morti sospette.
La descrizione della città Parigina dei primi del Novecento merita di essere sicuramente enumerata tra le qualità de
“Il fantasma dell’Opera”, ma più di ogni altro aspetto sono le sensazioni a livello umano, la psicologia dei personaggi a caratterizzarlo.
E’ possibile percepire l’amore incondizionato di Raoul, pronto a sacrificarsi per Christine e lo stesso amore che diviene crudeltà pura, u
n’ombra nell’ombra, di Erik per la stessa Christine, la desidera, la ama follemente, la vuole a ogni costo,
deve essere sua!
“in preda a qualche malignità del destino quando incomincia ad incalzare le sue vittime non le molla più”
Una Christine che ha perduto il controllo su se stessa, che ha amato il suo carnefice, il suo oppressore per pietà, per compassione o forse ha provato vero affetto per lui, traspare nello scritto tutto il senso di disperazione, di angoscia della giovane.
Aveva soltanto bisogno di essere amato per diventare buono…
Questa è la riflessione che ci lascia, una metafora forse, un messaggio, un pensiero o un insegnamento.
Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 1017.0 KB
Lunghezza stampa: 323
Editore: Newton Compton Editori (14 dicembre 2011)
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
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