Antichi misteri Viaggio nella storia

Storia degli antichi mestieri – Il cantastorie

C’era una volta…il cantastorie! Narratori ambulanti che, a partire dal Medioevo, “girovagavano” di castello in castello, nelle piazze e nelle corti raccontando storie di vita vissuta, racconti, leggende e composizioni poetiche.

Da molti definito un poeta ambulante, il cantastorie, erede del giullare anche se alla fine si parla della stessa figura, può essere considerato il progenitore degli “artisti di strada” odierni.

Ad accompagnarlo nel suo girovagare una chitarra, un organetto o comunque uno strumento musicale che rendeva le sue parole dolcemente melodiose. Molto spesso era orbo ed era educato sin dalla nascita all’arte del canto. I giullari (assumeranno il nome di cantastorie dopo il medioevo) nonostante la loro arte, vivevano ai margini della società ed erano spesso condannati dalla Chiesa a causa soprattutto dei loro costumi considerati “libertini”.

Non ci volle molto tempo per diventare figure popolari ed era frequente incontrarli agli incroci di strade trafficate o all’ingresso delle chiese soprattutto nei giorni di ricorrenze religiose o feste nuziali.

In origine il cantastorie riproduceva le opere dei “trovatori”, ovvero poeti provenzali del dodicesimo secolo, ma ben presto iniziarono a comporre opere proprie. Alcuni di loro ebbero fortuna riuscendo ad abbandonare la vita di strada e riuscirono a sistemarsi presso le corti dei signori o comunque sotto la protezione di signori di alto rango passando alla categoria dei menestrelli.

Con il passare dei secoli la figura dei cantastorie non scomparirà mai del tutto ma sarà una presenza costante nelle strade e nelle piazze delle città cantando canzoni e diffondendo leggende di santi e personaggi eroici. Addirittura, in alcuni paesi i cantastorie si organizzarono in vere e proprie corporazioni con tanto di insegne, un capo, delle leggi e dei regolamenti.

Il repertorio di questi magici personaggi era costituito prevalentemente dalle chansons de geste (canzoni di gesta) e poemi epici francesi: fu soprattutto grazie ai cantastorie che personaggi come Orlando, Rinaldo e Angelica divennero popolari.

Erano dotati di un sottile e raffinato ingegno, a volte ad esempio interrompevano la narrazione nei punti cruciali o comunque salienti al fine di stuzzicare la curiosità del pubblico dando vita così delle storie a puntate.

Si sa, però, che i tempi cambiano e con il passare dei secoli i cantastorie persero la loro popolarità soprattutto perché ad un certo punto non furono più in grado di rinnovare il loro repertorio e adattarlo ai tempi: ormai era diventato ripetitivo e quindi molto conosciuto.

Con l’avvento delle varie forme di intrattenimento – vedi il teatro, la musica, la danza- la figura del cantastorie divenne davvero rara e arrivò a scomparire del tutto.

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