Narrativa recensioni

La morte dipinta – Lisa Laffi

Recensione a cura di Luigia Amico

“Morti, arte e un enigma. Qui dentro c’è abbastanza materiale da vendere foto per tre mesi”

Artemisia Gentileschi e i pensieri volano immediatamente alla celebre pittrice che con le sue opere incanta ancora oggi il mondo dell’arte. Ma Artemisia Gentileschi è anche la protagonista del romanzo La morte dipinta”, ultimo lavoro di scrittura dell’autrice Lisa Laffi.

Artemisia, soprannominata Art a causa del suo nome ritenuto dalla stessa molto, troppo ingombrante, è una giovane donna di 34 anni direttrice del museo Poldi Pizzoli; è riuscita, grazie alla sua tenacia e alla sua sopraffine intelligenza, a unire la sua grande passione per l’arte al lavoro. L’arte, soprattutto quella rinascimentale, scorre come un fiume in piena nelle vene della giovane donna. Conosce minuziosamente opere, pittori, segreti e leggende che si nascondono dietro quadri che la Storia ha voluto donarci.

Sebastian Garcia, giovane fotografo basco di fama mondiale, la sua arte sono le foto e la sua bravura è saper cogliere sfumature, ombre, luci. Arriva al museo per una sessione fotografica ma ben presto si renderà conto che la sua vita potrebbe cambiare per sempre.

In concomitanza con l’arrivo del fotografo al museo, Artemisia dovrà affrontare una prova difficile e terribile: qualcuno le ha fatto recapitare un plico contenenti delle foto molto particolari, i soggetti indossano abiti Rinascimentali e posano imitando minuziosamente i personaggi di un famoso quadro, “La Calunnia” di Botticelli… ciò che sconvolge oltremodo la giovane direttrice è constatare un particolare macabro, le due persone immortalate sono palesemente morte.

Artemisia cara,
questo capolavoro è per te e altri ne verranno. Da Botticelli a Caravaggio, noi creeremo il nostro museo vivente sulla tela di Philadelphia. Nell’acqua e nel sangue ho intinto i miei pennelli.”

Le foto, accompagnate da messaggi inquietanti che Artemisia ha iniziato a ricevere già da giorni, risvegliano nella donna ricordi dolorosi che credeva ormai sepolti. Inizia così una corsa contro il tempo: il killer le ha annunciato che non saranno le uniche vittime.

Il passato ritorna prepotentemente a scuotere il presente, qualcosa di terribile è accaduto negli anni dell’adolescenza di Artemisia e il conto è ben lontano dall’essere stato saldato.
Art e Sebastian salgono sul primo volo diretto a Philadelphia: lì tutto è iniziato anni dietro, lì sta continuando con omicidi al limite della follia ed è lì che tutto si dovrà concludere.

…gli rispose Artemisia senza guardarlo -Vedo bene con gli occhi del cuore, mi dispiace soltando di non essere riuscita a vedere ancora meglio con gli occhi veri quella notte-“

La trama, ben congeniata, colpisce per la sua particolarità, gli elementi che determinano il genere thriller ci sono tutti e sono ben dosati dall’autrice che elabora uno scritto avvincente ed intrigante. Non c’è mai, e sottolineo mai, un calo di tensione, la suspense accompagnerà per mano il lettore in ogni pagina, le descrizioni delle opere d’arte menzionate nei vari passaggi invoglieranno il pubblico a una ricerca per meglio immergersi nelle indagini che vedranno coinvolta la protagonista e i suoi amici. Chi è l’assassino che si diverte a giocare con le sue vittime? Perché vuole rendere partecipe Artemisia di questo macabro “rituale”?

Arte e thriller creano un connubio da cui è difficile distaccarsi, è proprio questa la particolarità di cui parlavo poco sopra ed è proprio in questo che la Laffi è riuscita egregiamente.

La morte dipinta – Edizione cartacea
La morte dipinta – Edizione e-book

Trama

Milano, oggi. Artemisia Gentileschi, trentaquattrenne direttrice del prestigioso museo Poldi Pezzoli, ha una carriera avviata e una vita apparentemente tranquilla dedicata al lavoro e alla cura del suo cane, Caravaggio. Ma il sogno di una normale routine va in frantumi quando, durante l’allestimento di una mostra con un famoso fotografo, Sebastian Garcia, Artemisia riceve alcune lettere anonime accompagnate da foto agghiaccianti. Qualcuno ha ucciso due persone e le ha utilizzate come macabri burattini per raffigurare, a modo suo, “La Calunnia” di Botticelli, e ha già preannunciato nuovi omicidi “ispirati” ai capolavori dell’arte. Paralizzata dall’orrore, Artemisia sprofonda nuovamente in un incubo che appartiene a un passato doloroso… Philadelphia, 2005. Artemisia è soltanto un’adolescente quando sua madre, Katherine, viene trovata morta in una lugubre raffigurazione del dipinto “Venere, Marte e Cupido” di Piero di Cosimo. Il primo sospettato è il marito, Pete Gentileschi, professore di Storia dell’arte, subito scagionato grazie all’alibi fornito dalla figlia. Ma l’omicidio resta senza un colpevole… Milano, oggi. Artemisia parte per Philadelphia in compagnia di Sebastian: sente di essere l’unica che può aiutare la Polizia a fermare l’assassino, e non ha mai dubitato dell’innocenza del padre. Ma il killer di Katherine è tornato a uccidere o si tratta di un imitatore? In una sorta di caccia al tesoro ingaggiata da lui come un gioco funereo, riuscirà Artemisia a fermarlo prima che porti a termine la sua ultima opera d’arte?

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