LIB – Libri in baia – Presentazione TSD
Sabato 7 e Domenica 8 Ottobre ha avuto luogo la prima edizione di “LIB – Libri in Baia”, una bellissima fiera dell’editoria nella splendida cornice della Baia del Silenzio a Sestri Levante.
Organizzata dalla Panesi Edizioni, che ringraziamo ancora una volta per l’ospitalità, la fiera ha avuto un grande successo di pubblico, quasi inaspettato essendo al suo primo anno.
Oltre agli stand di vari editori ed autori, i visitatori hanno potuto assistere a diverse presentazioni di libri, workshop e discussioni su tematiche relative al mondo dell’editoria.
Ho avuto il piacere e l’onore di presenziare come relatore a nome di “Thriller Storici e Dintorni”, per la presentazione di due libri scritti da autori del nostro gruppo Facebook: “La leggenda di Leon” di Armando Lazzarano e “Io sono l’Imperatore” di Stefano Conti, nella mattinata di Domenica 8 Ottobre.
E’ stata anche l’occasione per incontrare diversi iscritti al gruppo, persone con cui magari hai scambiato opinioni e messaggi su questo mondo virtuale che è internet, e finalmente hai potuto guardare negli occhi e a cui hai potuto stringere la mano. Sono emozioni forti che rimangono impresse nella memoria e ti danno nuova linfa per proseguire questo percorso.
Ma veniamo ai due libri e al resoconto delle due presentazioni:
La Leggenda di Leon – Armando Lazzarano
Armando si è “sobbarcato” un viaggio di quasi 20 ore per presenziare a questa manifestazione. Quando proposi agli autori del gruppo l’idea di presentare il proprio libro a LIB, lui fu uno dei primi a dare la piena disponibilità. Questo già mi fece intendere, da subito, quanto Armando tenga a questo sua opera prima e quanto creda in questo libro volendo presentarlo a più persone possibili in giro per l’Italia.
“Per gli autori emergenti come me, la divulgazione capillare attraverso soprattutto questi eventi come LIB – Libri in Baia è fondamentale. Il mondo editoriale oggi è complicato, con un’offerta che spazia dal Self Publishing alle grandi case editrici che dominano il mercato. Cercare di far uscire la propria voce non è semplice, ma se si crede nel progetto che si è creato, lo si affronta con piacere”.
Romanzo storico/fantastico ambientato negli anni del Risorgimento fino all’Unità d’Italia. Il libro racconta le vicende di Leonardo Cortese, figlio del barone di Corigliano Calabro, il quale dopo un’infanzia complicata e tormentata dal rapporto non idilliaco con il padre, trova la forza per ribellarsi al genitore aiutato dal precettore Luigi Tieri e dal maggiordomo Antonio.
Pomo della discordia la conduzione del casato e il trattamento del popolo. Con l’aiuto di Antonio e Luigi, Leonardo porta alla luce alcune scomode verità. Messo al corrente da Antonio della presenza di una stanza segreta sotto il mausoleo dove riposano le spoglie del nonno, Leonardo riporta alla luce il manoscritto contenenti le vecchie leggi del casato e una lettera lasciatagli dal defunto nonno.
Da quel momento la vita di Leonardo cambia completamente e si trova coinvolto in prima persona nelle vicende che portano all’unità d’Italia capeggiata dalla famiglia Savoia.
Armando Lazzarano rivisita in chiave fantastica gli avvenimenti a cavallo tra il 1700 e il 1800 per “avvicinare anche i più giovani a certi avvenimenti e fatti così importanti per la Storia del nostro paese”.
Un romanzo che vede protagonisti anche personaggi realmente esistiti quali Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour e Gioacchino Murat, “un uomo che ha dato molto al Regno delle Due Sicilie”, afferma Lazzarano. Le vicende intrecciano realtà e fantasia in modo sapiente, rendendo leggera la lettura degli avvenimenti storici, con quel tocco fantastico che permette una visione cinematografica del tutto.
“Il libro ripercorre le vicende, o almeno una parte di esse, avvenute durante il Risorgimento italiano. Ho ritenuto opportuno portare avanti la sua stesura”, ha spiegato Lazzarano, “inserendo le vicende storiche realmente accadute in una dimensione fantasy. Questa fusione tra realtà e fantasia permette di affrontare il tema in maniera completamente diversa da come è stata ed è tuttora affrontata. È necessario, a mio avviso, impostare un discorso su un tema caldo, quale è il Risorgimento italiano, che tiene banco ancora oggi nonostante siano passati più di 150 anni.”
“L’obiettivo che ho in testa”, continua l’autore, “è quello di portare il mio libro nelle scuole. Sto cercando di promuoverlo in quelle del mio territorio, vorrei che prima fossero i presidi e gli insegnanti a leggerlo, per convincerli che una rivisitazione della storia come la mia, può essere un ottimo modo per dare freschezza ai metodi di insegnamento. Avvicinare i giovani alla lettura e alla Storia, con la S maiuscola, invogliandoli ad approfondire certi eventi anche in modo autonomo e senza l’imposizione scolastica”.
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Io sono l’imperatore – Stefano Conti
Marchigiano trapiantato in Toscana, Stefano Conti ha presentato il suo primo romanzo, un giallo/thiller archeologico sulla figura dell’Imperatore Giuliano l’Apostata.
Un professore universitario annuncia di aver rinvenuto in Turchia ciò che molti hanno cercato invano: la tomba di Giuliano l’Apostata, l’imperatore filosofo. Ma il sepolcro è vuoto e l’archeologo viene trovato morto subito dopo la clamorosa scoperta. Il professore è stato ucciso? Chi ha trafugato i resti mortali di Giuliano? Dove sono finiti i gioielli sepolti con lui?
Francesco Speri, ex ricercatore universitario ora impiegato di banca, viene coinvolto in quella che ha tutta l’aria di essere una caccia al tesoro. Aiutato da Chiara, amante della storia dell’arte, e ostacolato dai seguaci di un’organizzazione pagana, Francesco indaga tra codici cifrati e siti antichi alla ricerca dell’Apostata.
“Dopo 20 anni di studi e diverse pubblicazioni di saggi storici sulla figura di questo Imperatore, ho deciso di pubblicare un romanzo a tinte gialle per poter parlare di Giuliano ad un pubblico più ampio possibile.
Nel romanzo, Francesco Speri viene coinvolto nella ricerca della tomba di Giuliano, suo grande pallino da sempre, un imperatore che nel IV Secolo d.c. tentò di restaurare il paganesimo in un Impero che ormai era di stampo Cristiano. Nel mio lavoro di ricerca per la stesura di questo libro ho seguito davvero le orme della salma dell’Imperatore nella storia. Il corpo, dopo essere stato sepolto a Tarso è stato più volte trafugato, passando a Costantinopoli prima e, forse, Venezia dopo. Molti forse ignorano che anche Lorenzo il Magnifico aveva una predilezione per questo imperatore, tant’è vero che scrisse un’intera opera dedicata a lui. Ad oggi le spoglie di Giuliano non sono mai state ritrovate, per cui mi è sembrato un ottimo spunto da cui partire per questo giallo.”
L’autore ha il grande merito di parlare di Storia nel suo libro, con tanti riferimenti ad opere d’arte, luoghi e personaggi realmente esistiti senza mai risultare pesante. Porta il lettore a farsi delle domande sui resti mortali dell’Imperatore avvicinandolo ad una figura che non è troppo “considerata” nel classico filone del Thriller storico per antonomasia.
Il ritmo è incalzante, Francesco Speri è un personaggio al limite della sfacciataggine, che mantiene la sua ironia anche nelle situazioni più assurde o pericolose. Ma di chi può davvero fidarsi? E fino a che punto?
“Quanto c’è di me in Francesco Speri?”, commenta Stefano Conti, “Posso affermare di sentirmi Francesco per un buon 110%. C’è molto di me in questo personaggio e in quello che vive nel racconto all’interno del libro. Molte delle scene che leggerete, scaturiscono da attimi di vita vissuta dal sottoscritto. Francesco è un ragazzo comune, uno che per andare alla ricerca del sarcofago nei pressi di Tarso in Turchia deve chiedere un giorno di permesso al Direttore di Banca e fare i conti con il collega in cassa che aveva già preso un impegno a sua volta.” Come un Indiana Jones dei tempi moderni, alle prese con l’affitto, lo stipendio regolare il 27 di ogni mese e una smisurata passione per la storia e i suoi misteri.
“Sono già stato in questa Abbazia della Baia del Silenzio di Sestri Levante, ormai 15 anni fa per parlare ad un convegno universitario”, conclude l’autore, “Mai avrei pensato di ritrovarmi su questo palco dopo tanti anni a presentare un mio libro su Giuliano. Credo che anche lui sarebbe molto contento di questo. Spero di poter tornare il prossimo anno per parlarvi della prossima storia che, al momento, è solo nella mia testa.”
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Voglio chiudere questo breve articolo ringraziando ancora una volta tutti coloro che sono intervenuti a questa presentazione e che ogni giorno alimentano l’anima di questo blog e del relativo gruppo Facebook con la loro passione per la lettura e la storia.
Ecco la foto di gruppo!