Novità in libreria

TSD consiglia le novità in libreria dal 1° al 15 novembre

Nuovo mese, nuovi titoli per voi! Siete pronti a prendere nota? Carta e penna alla mano perché questa prima parte della nostra rubrica mensile sarà ricca e succulenta!

Storia internazionale della Resistenza italiana
A cura di Chiara Colombini
A cura di Carlo Greppi
Laterza
In libreria il 1° novembre

Nella Resistenza italiana, parte integrante di un conflitto globale che travolge i confini nazionali e spazza vite e destini ai quattro angoli del pianeta, hanno combattuto migliaia di persone – non meno di 15-20.000 – che italiane non erano. Le nazionalità sono decine: statunitensi e britannici, neozelandesi e sudafricani, jugoslavi e francesi, libici, etiopi, eritrei e somali, e poi tedeschi, sovietici, polacchi, cecoslovacchi, ebrei stranieri. Sono spinti alla lotta da una pluralità di motivazioni e da una molteplicità di percorsi individuali, che vanno dall’internazionalismo consapevole – di chi, ad esempio, ha alle spalle la guerra di Spagna e una lunga militanza politica – alla semplice ricerca di una via di salvezza individuale. Ma si trovano coinvolti nello stesso spicchio di guerra mondiale e nello stesso periodo, e sullo stesso lato della barricata, saldando le loro traiettorie con quelle degli italiani e di comunità tradizionalmente perseguitate come quelle rom e sinte. Perché se il nazifascismo ha avuto un’indubbia efficacia è stata quella di saper compattare le file di chi gli si è opposto ed è stato sconfitto proprio perché hanno combattuto, fianco a fianco, più generazioni di uomini e donne, di ogni credo politico e religioso, ceto sociale e di ogni nazione. Contributi di Enrico Acciai, Valeria Deplano e Matteo Petracci, Eric Gobetti, Isabella Insolvibile, Mirco Carrattieri, Laura Bordoni, Liliana Picciotto, Luca Bravi.

Le pratiche occulte dei templari
Joseph von Hammer
Tipheret
In libreria il 1° novembre

La secolare diatriba circa la “colpa del tempio” rischia di far passare nell’ombra quella che è la vera questione, cioè la natura delle pratiche occulte che appartengono ai gruppi gnostici sopravvissuti alla fine del mondo antico. Gli studiosi si sono nel corso del tempo divisi in due partiti: quello che difendeva l’ortodossia dei templari e quello che la negava, a quest’ultimo partito accodandosi in seguito quello degli esoteristi, con motivazioni naturalmente di natura extra-religiosa. Ma chi erano questi gnostici medievali dal cui materiale documentario si è attinto per accendere il fuoco della diatriba templarista? Erano sicuramente gruppi che facevano sopravvivere, nel massimo segreto, idee e pratiche appartenenti alle religioni politeiste scompaginate dal cristianesimo e che ancora in epoca moderna qualcuno ha cercato di nascondere, scosso dalla loro scandalosità.

Morituri. La vera storia dei gladiatori
Luca Fezzi
Marco Rocco
Garzanti
In libreria il 1° novembre

Nati da riti funebri antichissimi in onore degli uomini illustri, i giochi gladiatori si svilupparono come fenomeno di massa in grado di appassionare individui di ogni provenienza sociale. Tra il pubblico in delirio non mancavano senatori e imperatori, né donne dell’alta società disposte a elargire cifre cospicue pur di trascorrere una notte con i campioni. Alcuni di questi combattenti si resero protagonisti della storia di Roma: dalla figura quasi mitica di Spartaco a Birria, che uccise il candidato pretore Clodio accelerando l’inizio della guerra civile tra Cesare e Pompeo; e ancora Narcisso, prima allenatore dell’imperatore-gladiatore Commodo e poi suo assassino. Eppure, a eccezione di pochi casi, i gladiatori restano per noi folle anonime. In “Morituri” Luca Fezzi e Marco Rocco tentano di farli uscire dall’ombra attraverso una ricostruzione che unisce alle testimonianze storiografiche i mosaici, i graffiti e le incisioni realizzati sulle pareti di anfiteatri e palestre così come su oggetti di uso quotidiano. L’ultimo combattimento organizzato nel Colosseo risale a quasi milleseicento anni fa, eppure i gladiatori hanno vinto la loro sfida contro la morte: sono riusciti a sopravvivere nella letteratura, nelle arti figurative e nel cinema, fino ad approdare, oggi, anche nel mondo virtuale dei videogiochi.

Achille e la guerra di Troia
Antonio Montesanti
Newton Compton Editori
In libreria il 1° novembre

In Asia Minore, presso lo sbocco dei Dardanelli, l’antica città di Troia è assediata da un esercito di soldati achei. Al centro di questa epica guerra si erge Achille, il più grande tra gli eroi greci. La sua forza e la sua ira sono leggendarie, ma anche la sua vulnerabilità. Guerriero audace e senza paura, quando la sua furia divampa la città di Troia è destinata a cadere. Un viaggio tra le passioni, le alleanze e le tragedie che hanno segnato un conflitto destinato a essere ricordato per sempre. Tra gli dei che intrecciano le sorti degli uomini e le battaglie sanguinose, Achille si staglia come un eroe tormentato, pronto a sacrificare tutto per la sua sete di gloria. Ma quale sarà il suo destino? E quale sarà il prezzo della sua vendetta?

Prigionieri del castello
Ben MacIntyre
Neri Pozza
In libreria il 1° novembre

In questo avvincente racconto, Ben MacIntyre affronta una delle più famose storie di prigionia del Novecento e la fa sua. Durante la Seconda guerra mondiale, l’esercito tedesco utilizzò l’imponente castello di Colditz, considerato inespugnabile, per detenere i prigionieri alleati ritenuti più talentuosi e «disinvolti» in tema di evasioni. Roccaforte circondata da un fossato asciutto, cinta da altissime mura e perennemente tenuta sotto controllo da una guarnigione che, sebbene fosse un misto di reclute e veterani, montava di sentinella su più di una dozzina di torri equipaggiate con delle micidiali mitragliatrici Mg-42 e sorvegliava notte e giorno un perimetro sormontato da rotoli e rotoli di filo spianto. Tuttavia, tutto questo non fu sufficiente a fermare gli ospiti del Reich che, in rispetto dell’ordine di tenere impegnato il nemico con continui tentativi d’invasione, non si risparmiarono in fantasia. Ma, come dimostra MacIntyre, la storia di Colditz andava ben oltre la fuga. Tra le sue mura si era creata una società in miniatura, piena di eroi e traditori, conflitti di classe e alleanze segrete, nonché l’intera gamma della gioia e della disperazione umana. Nel racconto di MacIntyre, i personaggi più famosi di Colditz, come l’indomito Pat Reid, condividono la gloria con nomi meno noti ma ugualmente notevoli, come il medico indiano Birendranath Mazumdar, maltrattato, umiliato… e persino escluso dai piani di fuga; come Florimond Duke, il più anziano paracadutista americano e il peggior agente segreto di tutti i tempi; e come Christopher Clayton Hutton, il brillante inventore impiegato dai servizi segreti britannici per fabbricare ausili proprio per la fuga segreta dei prigionieri di guerra.

Mabel Brown Evans
Daniela Pacella
Pathos Edizioni
In libreria il 4 novembre

l libro si snoda in due racconti con la stessa protagonista, Mabel, una giovane donna vissuta nella Londra Vittoriana. Indagherà su delitti all’apparenza molto intricati, insieme al fedele amico William. Non tutto è come appare e la verità sarà la strada più semplice.

Della presente condizione delle donne e del loro avvenire  (Le Riscoperte Vol. 112)
Cristina di Belgioioso
Decima Musa Edizioni
In libreria il 4 novembre

Ho sempre rifuggito dal ragionare dei diritti e dei doveri delle donne nella moderna società, e perché sono convinta che una donna trattando cotal quistione non è mai reputata imparziale e disinteressata, è più ancora perché il cangiare la condizione odierna delle donne presenta difficoltà tali, tali pericoli e danni, che non so qual possa essere a questi adeguato compenso. Oggi però, eccitata da persone autorevoli, (e ch’io rispetto), ad esporre il mio modo di vedere in sì fatta materia, mi risolvo a vincere ogni mia titubanza, ed a confessare candidamente ciò che mi sembra militare si in favore come in opposizione ad una riforma radicale nella condizione delle donne.

La velocità della tartaruga
Luca Crovi
Rizzoli
In libreria il 5 novembre

Il commissario Carlo De Vincenzi, detto “il poeta del crimine”, non ha mai amato la velocità: all’ossessione della sua epoca per i ritmi forsennati ha sempre preferito le placide camminate a piedi e la lettura di un buon libro. Forse per via di un incidente a cui ha assistito da ragazzo o forse perché, con il tempo, ha imparato che la pazienza è fondamentale per risolvere i casi più intricati. A volte servono anni per mettere in relazione eventi apparentemente distanti. Ma ne vale la pena. Soprattutto se si tratta di svelare verità che hanno a che fare con la rocambolesca sparizione della Gioconda dal Louvre di Parigi e con un misterioso furto che, vent’anni dopo, tocca da vicino proprio il Vate, Gabriele D’Annunzio. Il paradosso, però, è che per risolvere una delle indagini più complesse della sua carriera, De Vincenzi avrà bisogno dell’aiuto di un’icona della velocità: Tazio Nuvolari. Tra una Parigi di inizio Novecento in cui Apollinaire e Picasso sono scambiati per pericolosi ladri e una Milano in cui è sempre più difficile sfuggire al controllo del regime, la ricerca di De Vincenzi ricostruirà un puzzle di storie tanto straordinarie quanto vere. Popolato di fughe notturne su moto d’epoca e aviatori coraggiosi, l’appassionato omaggio di Luca Crovi al poliziotto di culto creato da Augusto De Angelis arriva al suo quarto e imperdibile capitolo.

La sposa normanna
Carla Maria Russo
Neri Pozza
In libreria il 5 novembre

Palermo, 1185. Guglielmo d’Altavilla, re di Sicilia, malato e senza eredi, è costretto a strappare dal convento sua zia Costanza, unica principessa di sangue reale ancora in vita, per darla in moglie, ormai trentunenne, a Enrico di Svevia, figlio diciannovenne di Federico Barbarossa, affinché generi l’erede al trono normanno. Vittima di un marito morboso e violento che le rinfaccia la sua sterilità, Costanza, quando finalmente il figlio tanto atteso giunge, dovrà lottare con grande determinazione per difenderlo da nemici potenti e accaniti che vogliono ucciderlo per impossessarsi della sua corona. Tra mille pericoli ed espedienti di ogni tipo, il piccolo Federico, fiero dell’identità normanna che sua madre ha saputo instillargli, riuscirà a sopravvivere e a salire ancora adolescente sul trono dei suoi avi, guidando il regno di Sicilia verso uno splendore mai più ripetuto nel corso della sua storia. La lotta incalzante e commovente di una madre per salvare suo figlio, sullo sfondo di una straordinaria Palermo, incredibile coacervo di razze e culture diverse, di bellezze artistiche e vivacità economica sono gli elementi che rendono questo romanzo un classico intramontabile.

Vite incendiarie: amori proibiti e anime dannate
Daniela Musini
Edizioni Piemme
In libreria il 5 novembre

Un viaggio appassionato e travolgente nella vita di ventuno personaggi straordinari, uomini e donne fuori dal comune per talento, fragilità, spregiudicatezza. Storie intense e incandescenti, raccontate con la maestria di chi sa andare oltre la superficie: storie che, se non facessero capo a eventi storici ben delineati, farebbero pensare al dominio del romanzo e della finzione, più che alla realtà. La tragica poesia di Marina Cvetaeva, la vita tormentata di Edgar Allan Poe, l’arte dirompente e oscura di Picasso, vampiro di anime. E ancora: le braci demoniache di Rasputin, la vita sregolata di Antonio Ligabue, il tragico epilogo dell’angelo Kurt Cobain, l’inarrivabile carisma di Marlon Brando. Ogni figura emerge dalle pagine con forza, rivelandosi nelle sue ombre, nei suoi eccessi, nella sua ricerca disperata di assoluto. Ma c’è spazio anche per l’incanto della Venezia libertina di Casanova e per gli scintillanti anni Venti di Rodolfo Valentino e Josephine Baker, contrapposti alla tormentata anima di Judy Garland e ai demoni poetici di Anne Sexton. Vite fuori dagli schemi, in bilico tra genialità e perdizione, tra luce e ombra. Con la sua penna elegante e calibrata, Daniela Musini restituisce l’essenza più profonda e autentica di queste anime irrequiete, componendo un mosaico di vite che non si dimentica facilmente. Un libro che affascina e cattura, testimoniando un amore smisurato per lo studio e una grande passione per il ritratto letterario.

Se la rosa non avesse il suo nome
Andrea Pennacchi
Marsilio
In libreria il 5 novembre

William Shakespeare, lasciati momentaneamente moglie e figli nell’amata Inghilterra, è in missione per conto della Corona. La missione è segreta, segretissima, e lui, che non sa ancora di essere poeta, sbarca nelle terre della Serenissima e si stabilisce a Padova, dove c’è un inglese da trovare e riportare in patria. Padova è il centro della Repubblica di Venezia e della vita intellettuale, politica e mondana, affollata di preti, nobili, mezzane, medici, maghi o sedicenti tali, studenti, teste calde, uomini d’arme e uomini che hanno abbandonato le armi. Ed è uno di questi, un ex soldato, un ossimoro d’uomo, corpulento e agile, Vincenzo Saviolo, ad accogliere e scortare, con bastone da passeggio e modi lesti, il nostro Sir William nella sua missione segreta, segretissima. Tutto procederebbe di cappa e spada come ci si aspetta se il giovane inglese non si trovasse in mezzo a una disputa di potere e d’amore, quella tra i Montecchi e i Capuleti. Romeo e Giulietta si piacciono ma le loro famiglie tutto vorrebbero tranne che un matrimonio. Amor vincit omnia, dicono i latini, ma quello che tacciono è che non vince subito e non vince da solo. Così, quando William Shakespeare viene accusato dell’omicidio di Tebaldo, cugino di Giulietta, la sua missione segreta segretissima passa in secondo piano, perché per prima cosa bisogna scappare. Nel gruppo che fugge insieme all’inglese ci sono Saviolo, una balia, uno studente di medicina che nasconde un segreto, e altri due giovani, e ci sono pure Romeo e, a un certo punto, un frate che coi suoi intrugli di mandragora e altre piante può far risorgere i morti. Se non fosse che la resurrezione, quando non è opera di Dio, è opera del demonio. In una sarabanda di capi comici e ostesse, dogi e bravi, Andrea Pennacchi, attore e studioso di Shakespeare, ci porta per mano, e di corsa – scappare! scappare! –, nella prima indagine del Bardo, vittima e risolutore di quella vicenda d’amore, morte e balconi che conosciamo come Romeo e Giulietta.

Storia della letteratura tedesca
Elena Agazzi
Guglielmo Gabbiadini
Einaudi
In libreria il 5 novembre

Questo volume, prima parte di un progetto di storia della letteratura tedesca moderna e contemporanea, prende le mosse da quello che si può definire il «laboratorio di un nuovo umanesimo della cultura europea», sviluppandosi dal Tardo Illuminismo agli anni Venti del XX secolo. Si rivolge a studenti e a studiosi, così come a chi voglia approfondire la straordinaria fioritura letteraria dei Paesi di lingua tedesca in età moderna, capaci di offrire alla cultura mondiale, tra i tanti altri, autori del calibro di Goethe, Schiller, Herder, Hölderlin, Kleist, Lichtenberg, Hoffmann, Stifter, Hesse, Walser, Kafka, Musil e i fratelli Mann. Ogni periodo è introdotto da un ampio inquadramento generale, che ricostruisce il contesto storico-culturale e considera l’intreccio delle opere letterarie e poetiche con il pensiero critico, i fenomeni artistici e le scoperte scientifiche del tempo. I singoli movimenti e autori sono sempre analizzati in modo da cogliere una caratteristica saliente di cui sono espressione. Un breve riassunto delle opere più rappresentative delle varie fasi letterarie integra l’excursus sulla vita e sulle attività dei protagonisti, che contempla i generi, i temi e i motivi in cui si sono distinti.

Quel che nasconde il fiume
Isabel Ibañez
Mondadori
In libreria il 5 novembre

Inez Olivera, una giovane di origine argentino-boliviana appartenente alla raffinata e vivace alta società della Buenos Aires di fine Ottocento, ha tutto ciò che una ragazza della sua età potrebbe volere, tranne quello che desidera di più al mondo: poter seguire i genitori, appassionati di Antico Egitto, nelle loro avventure nella terra di Cleopatra. Subito dopo aver ricevuto una lettera che annuncia la loro scomparsa, decisa a trovare una risposta all’accaduto, Inez si imbarca alla volta di Alessandria, portando con sé i suoi taccuini da disegno e l’anello magico che il padre le aveva inviato poco prima di sparire nel nulla. Giunta a destinazione, però, trova ad attenderla Whit Hayes, un giovane dal sorriso affascinante che si presenta come il segretario dello zio Ricardo, diventato tutore di Inez dopo la scomparsa dei suoi genitori e come loro appassionato di Egitto. Whit tenta invano di convincerla a fare ritorno a casa e, fallita la missione, si vede costretto a seguirla, per evitare che si cacci nei guai. Il desiderio di Inez di andare a fondo nella sua ricerca di risposte, infatti, la condurrà ad affrontare un’avventura senza precedenti, tra dune, piramidi e tesori nascosti, durante la quale scoprirà che i fatti non sono andati proprio come glieli hanno raccontati e che lei stessa rischia di diventare la pedina di un gioco pericoloso e soprattutto molto più grande di lei.

La strega delle pietre
Anna Rasche
Ne/oN Libri
In libreria il 6 novembre

Sfruttando i poteri nascosti delle pietre preziose, Ginevra è in grado di guarire i malati. Ma è un dono che è anche una maledizione – condannata come strega, viene cacciata da Firenze. È il 1348. L’esilio di Ginevra dura da quasi dieci anni quando viene convocata di nuovo a Firenze. La peste nera sta devastando l’Italia, e gli stessi uomini che l’hanno cacciata implorano il suo ritorno. Ginevra acconsente a tornare, certa che, finalmente, le sue cure non ortodosse saranno accettate: c’è pur sempre un’epidemia in corso. Ma la missione che le viene affidata è, invece, molto diversa: dovrà usare la sua collezione di pietre per rintracciare un ladro che sta saccheggiando le chiese di Firenze alla ricerca di reliquie dal valore inestimabile – l’unica speranza di protezione per la città. Se dovesse riuscire in questa missione sarà finalmente riconosciuta come medica, e non sarà mai più accusata di stregoneria. O forse no.

I Borgia. Dalle origini al tramonto della casata
Clemente Fusero
Res Gestae
In libreria il 6 novembre

Dalle diffamazioni e dai panegirici dei contemporanei agli orrori della “leggenda nera” dilagata in prose di narratori e versi di poeti, una mole imponente di scritti attesta la perenne attualità dei Borgia. Caratterizzati da ombre oscure ma anche da scintillanti e maestosi splendori, questa dinastia ha dato vita a personaggi quali Alessandro VI, peccatore di fama, e il suo pronipote Francesco, quarto duca di Gandìa, un santo, ed è entrata nella storia per le sue virtù e debolezze, tanto nel bene quanto nel male. In questo avvincente volume di Clemente Fusero emerge in modo chiaro come non ci sia un’altra epoca in cui una famiglia abbia lasciato un’impronta tanto viva e intensa nella storia. Né esiste, certamente, un’altra dinastia che abbia sorpreso il mondo con una tale energia e genialità.

Una vacanza pericolosa
Kerry Greenwood
Polillo
In libreria l’8 novembre

L’inarrestabile Phryne Fisher organizza finalmente delle meritate vacanze a Sidney per partecipare a un prestigioso ballo, godersi del buon cricket e visitare la città. Ma non fa in tempo a scendere dal treno che due studenti dell’Università di Sidney le chiedono aiuto per indagare su un misterioso furto. Come se non bastasse, durante il soggiorno Dot, la fidatissima cameriera di Phryne, scopre che sua sorella ha lasciato marito e figli per tuffarsi nella torbida vita notturna dei quartieri più malfamati della città. In un vortice di ricatti, segreti e bugie, i tranquilli piani di Miss Fisher vanno a monte e l’incantevole detective dovrà usare tutto il suo acume e la sua intraprendenza per risol vere più di un caso.

Il viaggiatore incantato
Nikolaj Leskov
Neri Pozza
In libreria l’8 novembre

Siamo su un battello che naviga sul lago Ladoga e il narratore ci appare come «un uomo di enorme statura, con un viso abbronzato ed aperto e folti capelli ondulati d’un color di piombo». Le sue avventure, anche le più sconcertanti, e improbabili, non sono mai cercate, ma precipitano su di lui come eventi della natura. La morte lo sfiora più volte, ma sempre per rifiutarlo. La vita lo usa per un suo disegno, oscuro a tutti salvo alla madre morta, che aveva promesso il figlio a Dio. Presto ci accorgiamo che potremmo ascoltare senza fine le storie di quest’uomo «che aveva molto veduto» e non pretendeva di sapere. Le sue parole spiccano sul fondo dorato della vecchia Rus’ di Kiev, immoto e solenne, ma le storie stesse sono un pulviscolo vorticoso.

Il grande libro delle torture
Antonio Maccioni
Newton Compton Editori
In libreria l’8 novembre

La tortura è una pratica brutale che ha lasciato impronte profonde nella storia dell’umanità. Tracce di mutilazioni rinvenute nei resti di alcune fosse comuni del Neolitico, sanguinose pratiche di una moderna “cultura della guerra”, atroci procedure della Santa Inquisizione, riti segreti di oscure sette religiose: questo libro ricostruisce il clima culturale, i metodi, le raccapriccianti scenografie del più inconcepibile abuso compiuto dall’uomo sull’altro uomo. È il racconto di una storia che avremmo voluto cancellare, in cui certe vicende giungono a chiamare ancora in causa le responsabilità della collettività, tra spietate gesta di feroci sanguinari, santi visionari, streghe al rogo e terribili episodi di violenza che arrivano fino ai nostri giorni.

La señora. Vita e avventure di Gracia Nasi
Maria Giuseppina Muzzarelli
Laterza
In libreria l’8 novembre

Questa è la storia di una donna capace di costruire un impero finanziario e di diventare una delle più ricche d’Europa. Una donna spregiudicata e generosa, dalla vita avventurosa che la portò, tra fughe e inganni, da Lisbona ad Anversa, da Venezia a Ferrara, fino a Istanbul. Questa è la storia di Gracia Nasi, alias Beatriz de Luna, alias la señora. Nell’Europa del Cinquecento è esistita una donna che ha attraversato tutto il continente, perennemente in fuga. Una donna che ovunque sia stata, da Lisbona ad Anversa, da Venezia a Ferrara, passando per Lione, ha costruito relazioni, ha lasciato il segno per le sue incredibili capacità commerciali e finanziarie. Una donna che è appartenuta a una delle minoranze più perseguitate della storia, quella degli ebrei spagnoli convertiti forzatamente al cattolicesimo – i marrani – e ha saputo fare di questa identità marginalizzata una forza. Gracia Nasi, questo era il suo nome, si è trovata a 26 anni, vedova e con una figlia ancora piccola, a gestire i capitali della propria famiglia e a diventare in breve una delle donne più ricche del suo tempo. In ognuna delle città dove ha abitato si è svolta una storia avvincente: rapimenti, prestiti di portata colossale, fughe improvvise, intrecci di dispacci per guadagnare accoglienza, mediazioni, doni generosi, straordinarie iniziative editoriali, roghi e boicottaggi di reazione. Ogni tappa è per noi il modo di aprire una finestra sul suo tempo. Scorre sotto i nostri occhi un campionario di comportamenti spesso cangianti, contraddittori e generatori di insicurezza dove il denaro aveva una parte importante: serviva a patteggiare la salvezza ma anche a condizionare le politiche dei diversi potentati. Denaro che Gracia, spregiudicata e generosa, aveva in abbondanza e sapeva maneggiare ma che fu anche occasione di lunghi e profondi dissidi interni alla famiglia. Insomma, sacrifici, rischi e viaggi lunghi, pericolosi, estenuanti, fino alla meta finale, Istanbul. Là finiscono le avventure e la vita di Gracia, in un paese che fu capace di capire la convenienza dell’accoglienza.

Ultima confessione a Leopoli
Ivan Frankò
Bonfirraro
In libreria l’8 novembre

In una Leopoli di fine Ottocento, centro pulsante della Galizia asburgica, si svolge un dramma domestico e sociale che mette a nudo le contraddizioni di un’epoca e di una famiglia. Il capitano Antoš, di ritorno da una lunga campagna militare, trova un mondo in bilico tra la rigidità morale e la corruzione nascosta della borghesia locale. Il processo alla signora Weiss, una nobildonna accusata di gestire un bordello, scuote le fondamenta di una società apparentemente rispettabile. Ma il vero terremoto avviene tra le mura domestiche di Antoš, quando l’amore per la moglie Anelja, madre dei suoi figli, si trasforma in un tormento lacerante tra passione e disillusione. Attraverso un monologo interiore di straordinaria intensità, Ivan Frankò ci guida nei meandri dell’anima del protagonista, dilaniato tra il desiderio di vendetta e il richiamo di una pace familiare ormai irraggiungibile. Un’opera realistica e profonda, che anticipa lo “stream of consciousness” e tocca temi scottanti come la prostituzione e la tratta delle bianche, offrendo al contempo uno spaccato storico preciso e avvincente di una città sospesa tra Oriente e Occidente. Con una scrittura incisiva e moderna, Frankò descrive con maestria il dualismo tra amore e odio, tra città e campagna, tra il dovere pubblico e il dramma privato, regalandoci uno dei primi romanzi urbani della letteratura ucraina. Tradotto per la prima volta in italiano, Ultima confessione a Leopoli ci parla ancora oggi di lotte sociali e familiari senza tempo.

I delitti di Hammersmith
David Frome
Polillo
In libreria l’8 novembre

In una sera di inizio gennaio, passando dal suo ufficio di Scotland Yard prima di rincasare, l’ispettore capo Debenham trova una lettera ad attenderlo. Nella busta, imbucata quel pomeriggio nel quartiere londinese di Hammersmith, c’è un messaggio anonimo: “Stanno assassinando un uomo al 60 di Caithness Road”. Quando l’ispettore Bull viene mandato sul posto, è già troppo tardi: un giovane di trent’anni è appena morto. Il decesso, in realtà, sembra causato dal tetano, dunque come si spiega l’avvertimento? C’è una possibile connessione tra il fatto e il furto della borsa di un medico, contenente veleno e una coltura di germi letali, avvenuto davanti all’ufficio di una delle due sorelle del giovane? Inoltre il padre era morto solo due mesi prima, investito mentre attraversava Trafalgar Square. Un’altra coincidenza? Il tenace e metodico Bull decide che vale la pena di approfondire. E non si sbaglia, perché a Hammersmith i delitti sono appena cominciati. Scritto nel 1930 e finora inedito in Italia, il romanzo è unanimemente considerato il capolavoro di David Frome. Qui compare per la prima volta il suo personaggio più noto, colui che diventerà, secondo il grande critico Howard Haycraft, “uno dei più deliziosi, pur essendo talora esasperante, investigatori dilettanti dell’età d’oro del giallo”.

Gli arcani di Leonardo
Luca Arnaù
Altrevoci Edizioni
In libreria l’11 novembre

Anno Domini 1483, Firenze. La città del Magnifico, Lorenzo de’ Medici, è scossa da una serie di delitti raccapriccianti, che gettano un’ombra oscura sulla vita dei suoi ignari abitanti. Un predatore spietato caccia bambini innocenti, lasciando nelle loro bocche le carte degli Arcani Maggiori. Anche un prete viene brutalmente assassinato: sul suo corpo viene trovato un messaggio criptico che solo la mente più brillante di Firenze può decifrare. Leonardo da Vinci, giovane e geniale inventore, con l’aiuto del suo fedele assistente Bencio e del misterioso Isaac Demetrius, guardiano del mortuario della Signoria, si dovrà addentrare in un labirinto di paure, intrighi, tradimenti e oscuri segreti. In una città in preda alla paura e alla superstizione, tra duelli all’ultimo sangue, inseguimenti mozzafiato nei vicoli oscuri di Firenze e colpi di scena inaspettati, Leonardo dovrà affrontare non solo l’assassino dei Tarocchi, ma anche le sue stesse paure e dubbi. Riuscirà a decifrare il codice nascosto e a fermare la scia di sangue prima che la fine sopraggiunga?

Come dettava il cuore (Le Riscoperte Vol. 113) 
Anna Vertua Gentile
Decima Musa Edizioni
In libreria l’11 novembre

L’aveva comperata in un suo lungo viaggio e portata seco in Italia il ricco negoziante B…. quand’ella toccava appena il primo lustro, per recarla in dono a sua moglie come un oggetto di lusso per la casa, che, ricca di più milioni, godeva non poca rinomanza nei dintorni. Ma sua moglie, una natura tutta sensibilità e tenerezza, si commosse alla vista della povera bimba, che, quasi impaurita, la guardava di sottocchi nascondendo il capo fra le spalle; l’accarezzò, l’affidò alla sua cameriera, le permise la compagnia dell’unico suo figlio, l’idolo della casa, Carlo, fanciullo di otto anni. La piccola negra guardava con curiosità le bianche carni del fanciullo, i suoi capelli d’un biondo dorato, i suoi occhi color del cielo, e se avveniva che nelle specchiere dei sontuosi salotti vedesse riflessa la di lei povera immagine, si copriva il volto colle mani e fuggiva a nascondersi piangendo. Ci volle molto prima che intendesse il linguaggio del paese, e riescisse a balbettarlo lei stessa; in quel frattempo strinse grande amicizia con Medor, un grosso cane barbone tutto nero e dal pelo ricciuto come i di lei capelli; si vedevano sempre insieme o accovacciati sotto il tavolo di cucina, o sul pratello del giardino rotolarsi insieme sull’erba, oppure distesi in corte dormicchiare l’uno presso l’altro al sole; ella stessa rispondeva ubbidientemente con una corsa a chi chiamava Medor; aveva perfino imparato a spiccare un salto per afferrare il pezzetto di carne o d’altro con che i servitori si divertivano a farle cilecca. Chissà che nel suo piccolo cervello la povera creatura non si fosse creduta un cane come Medor!…. 

La setta dei libri maledetti
Fabio Delizzos
Newton Compton Editori
In libreria il 12 novembre

Venezia, 1513. Un ricco patrizio viene trovato senza vita in un pozzo, i cadaveri di altri due nobili sono rinvenuti distesi in barche lasciate andare alla deriva. Tra il popolo inizia a serpeggiare la voce che un demonio si aggiri nelle calli e nei rii della Dominante, mentre qualcun altro crede che gli omicidi siano da collegare alla guerra in corso. Victor Salva, un agente del Consiglio dei Dieci specializzato in crimini connessi al mondo dell’occulto, è incaricato di far luce sui fatti; fatti che potrebbero essere legati a doppio filo anche alla scomparsa di un suo caro amico, nonché nipote dell’illustrissimo segretario del Consiglio dei Dieci. In una Venezia oscura, fra donne affascinanti e misteriose, stravaganti alchimisti, spettacoli osceni e uomini potenti dai segreti inconfessabili, Victor Salva dovrà correre contro il tempo, sulle tracce di libelli eretici dalla forza distruttiva e di un manoscritto illustrato, enigmatico e indecifrabile, per il quale in molti sono disposti a uccidere. Un’indagine che lo porterà anche a scoprire una verità terribile e sconvolgente su sé stesso…

Precipizio
Robert Harris
Mondadori
In libreria il 12 novembre

Londra, estate 1914. Mentre l’Europa si avvicina inesorabilmente alla Prima guerra mondiale, Venetia Stanley, un’affascinante giovane donna dell’alta società londinese, intrattiene un fitto carteggio con il primo ministro Herbert Asquith, un uomo sposato con più del doppio dei suoi anni. Venetia è la sua amante clandestina, la sua unica confidente sulle questioni di Stato e, nelle appassionate lettere che i due innamorati si scambiano quasi quotidianamente, Asquith la mette al corrente di informazioni confidenziali sul futuro dell’Europa e di telegrammi diplomatici di estrema riservatezza. Fino a che una grave fuga di documenti sensibili e il conseguente rischio di violazione della sicurezza nazionale non mettono in allarme le alte cariche governative. Paul Deemer, un giovane agente dei servizi segreti, viene ingaggiato per avviare un’indagine in merito. Non ci vuole molto perché Deemer risalga alla relazione tra Asquith e Venetia, e quindi a un loro possibile coinvolgimento nella vicenda. Ciò che da principio appare un semplice scandalo amoroso si trasforma rapidamente in un affaire ad alto rischio, in grado di cambiare per sempre il corso degli eventi. Intrecciando fatti realmente accaduti a un magistrale racconto di finzione, Robert Harris fa rivivere con estrema accuratezza uno dei momenti cruciali della storia in un thriller ad alta tensione, dove un’ossessione privata arriva a minacciare il destino di un paese.

L’ultima sirena
Iida Turpeinen
Neri Pozza
In libreria il 12 novembre

Nel 1741, il naturalista e teologo Georg Wilhelm Steller si unisce alla Grande Spedizione del Nord, mentre il capitano Vitus Bering e il suo equipaggio esplorano una rotta marittima dall’Asia all’America. Sebbene non raggiungano mai la terraferma, facendo naufragio su un’isola disabitata, fanno una scoperta unica, un gigantesco sirenide della famiglia del lamantino che vive nei fondali marini. Prenderà il nome da Steller, nonostante sarà proprio lui a contribuire alla sua estinzione. Nel 1859, Hampus Furuhjelm, governatore finlandese del territorio russo dell’Alaska, invia i suoi uomini a cercare lo scheletro di questo enorme mammifero marino, che si dice sia scomparso cento anni prima. Dopo il suo ritrovamento, la ricomposizione delle ossa verrà affidata da Hampus Furuhjelm a sua sorella Constance. Nello stesso anno lo scheletro viene acquistato dal professore von Nordmann per l’università di Helsinki. Anche in questo caso sarà una donna, la pittrice Hilda Olson, ad aiutare il professore, accompagnandolo nei suoi viaggi e creando innumerevoli disegni delle specie scoperte. Un nome, quello di Olson, che non sopravvive alla storia: alla morte del professore i membri dell’università faranno in modo di eliminarlo da tutti i bozzetti e i materiali cui la donna ha messo mano. Infine, nel 1952, John Grönvall, restauratore presso il Museo finlandese di storia naturale, verrà incaricato di riparare lo scheletro della ritina marina di Steller, ripercorrendo l’incredibile storia di questa creatura ormai estinta e degli uomini e delle donne che hanno incrociato la sua strada. L’ultima sirena è un’avventura mozzafiato attraverso tre secoli. Una storia di grandi ambizioni umane e dell’impulso a riportare in vita ciò che l’uomo, nella sua ignoranza, ha distrutto.

Ramses III. L’ultimo gigante
Christian Jacq
Tre60
In libreria il 12 novembre

Ramses III deve affrontare prove che soltanto un sovrano di eccezionale statura può superare. Dopo aver sedato due tentativi di invasione da parte dei libici, gli eterni nemici dell’Egitto, il regno di Ramses è minacciato dai Popoli del mare, agguerritissimi predoni marittimi, determinati a conquistare il Delta del Nilo e a impossessarsi della terra dei faraoni e delle sue immense ricchezze. Debellati i nemici esterni, l’Egitto sembra finalmente godere di pace e prosperità, ma in realtà un pericolo ben più insidioso minaccia la stabilità del regno. Fra i dignitari più vicini al sovrano si nasconde un’oscura figura che trama nel buio. Riuscirà Ramses, sostenuto da Iside, la Grande sposa reale, e dal Vecchio, il saggio e puntiglioso intendente di palazzo, a smascherare il complotto e a garantire ancora una volta pace e stabilità al suo popolo?

All’ultimo sangue
Oliver Rolin
Edizioni Settecolori
In libreria il 13 novembre

“Chi ha visto erigersi davanti agli occhi, sotto lo sfolgorante cielo azzurro di giugno, questi due tremendi capolavori della guerra civile, non lo dimenticherà mai”. In un capitolo dei Miserabili, Victor Hugo ricorda così le due più formidabili barricate dell’insurrezione parigina del giugno 1848 di cui fu testimone, ma anche protagonista. Alla testa di una di esse c’è un ragazzo tragico, operaio meccanico, dietro l’altra un truculento gigante, ex ufficiale di marina. “Emmanuel Barthélemy, l’operaio, e Frédéric Cournet, il marinaio, non sono dei personaggi di fantasia: sono realmente esistiti. Per quanto si siano battuti dalla stessa parte in quei giorni sanguinosi, diverranno nemici mortali. Hugo riassume il loro destino furiosamente romanzesco e romantico in poche righe che mi hanno dato voglia di ricostruire dall’inizio alla fine, da Parigi a Londra, la storia incrociata di due figure dimenticate delle rivoluzioni del XIX secolo. Si vedono in essa barricate, il carcere, evasioni, un colpo di Stato, un duello mortale, un certo numero di omicidi, il patibolo e vi fanno la loro comparsa figure come Karl Marx e Napoleone III. E lo stesso Victor Hugo, e scusate se è poco. Questo è il libro”. Olivier Rolin.

L’arte della guerra. Mille anni di invenzioni, strategie e ferocia
Sprea Editori
In libreria il 13 novembre

Il Medioevo non fu affatto l’epoca dei “secoli bui”, come si insegnava una volta. Anzi, alcune delle più importanti conquiste ed emancipazioni vennero alla luce proprio nell’effervescente periodo che precedette il Rinascimento. L’Italia di Leonardo, di Raffaello e dei Medici può oggi essere vista come il frutto maturo sviluppato da un fiore prodigioso, colorato e profumato di speranze. Parliamo dell’epoca sbocciata tra l’anno Mille e la fine del Quattrocento, quando l’Europa cristiana mutò radicalmente volto in quasi tutte le sue espressioni: la politica e l’arte, la società e la scienza, la religione e la filosofia. Nessuno di questi cambiamenti sarebbe stato possibile senza il coraggio e la perseveranza di alcune grandi personalità medievali. Non soltanto sovrani illuminati, ma anche artisti dallo stile rivoluzionario, riformatori del pensiero e della fede, esploratori di nuove terre e nuove idee. Con tutti i chiaroscuri di avvenimenti, usanze e personalità contraddittorie la collana getta una nuova luce su misteri, leggende, personaggi e conflitti che hanno caratterizzato l’Occidente dopo la caduta dell’Impero Romano.

Francis Drake. Il pirata di Elisabetta I
Gregory Marinucci
Il Piroscafo Edizioni
In libreria il 14 novembre

Questo libro racconta l’ascesa del corsaro della regina Elisabetta I, alle cui imprese si deve l’avanzamento della potenza marittima inglese. Con precisione e delicatezza l’autore ripercorre le tappe della sua vita, dalla giovinezza nella cittadina di Plymouth, segnata dalla vicinanza agli Hawkins – parenti noti nell’ambito della navigazione a cui si devono i suoi inizi come semplice marinaio – fino al titolo di cavaliere di cui fu insignito al termine della circumnavigazione del globo, risultato ottenuto grazie alla sua ambizione e curiosità, ma anche al sostegno dei suoi compagni di viaggio, con cui condivide gloria e insuccessi. Senza mai dimenticare chi è e da dove viene, Sir Francis Drake riesce a distinguersi svelando per primo la vulnerabilità dell’impero spagnolo e facendone vacillare l’egemonia sui mari fino a quel momento indiscussa, e conquista, per il coraggio e la determinazione, il cuore dei suoi connazionali, che al rientro dalla spedizione lo accolgono come un eroe. Tutt’oggi l’uomo dalle umili origini, riconosciuto tra i pirati più famosi e ricchi del suo tempo, continua a essere oggetto di celebrazione.

La grande guerra del Peloponneso. 447-394 a.C.
Luciano Canfora
Laterza
In libreria il 15 novembre

La democrazia imperiale ateniese mirava al dominio commerciale nel Mediterraneo: donde la catena di conflitti in cui si impegnò contro i ‘barbari’, contro i Greci, contro i suoi stessi alleati. L’oligarchia spartana non accettava di vedere scosso il proprio tradizionale predominio. Gli Ateniesi pretendevano di esportare la democrazia imponendola con la forza innanzi tutto ai propri alleati. Gli Spartani proclamavano di portare la libertà ai Greci oppressi da Atene. La guerra – scrisse Tucidide – era inevitabile. Tutto era incominciato con la sfida ateniese a sostegno della rivolta antipersiana dei Greci d’Asia e con la risposta, vent’anni dopo e in grande stile, da parte del Gran Re volta a sottomettere, oltre ai Balcani, la penisola greca. E tutto sembrerà concludersi circa un secolo dopo con la «pace del Re». Una pace imposta ai Greci dalla Persia per il tramite della potenza militare spartana, cui l’aiuto del Gran Re aveva consentito di sconfiggere Atene. Il Gran Re lasciava intendere che solo il suo predominio avrebbe portato la pace ai Greci. E i Greci, finché non affiorò alla storia il regno macedone, la accettarono. Non a torto Arnold Toynbee definì la guerra tra Sparta e Atene «suicidio della Grecia classica». Una vicenda esemplare.

Le battaglie più lunghe della storia
Mattia Caprioli
Newton Compton Editori
In libreria il 15 novembre

Assedi, scontri campali, campagne navali: il racconto di giorni, mesi e anni di combattimento.
Di solito, quando si pensa a una battaglia, ci si immagina un glorioso scontro campale che si risolve nel giro di una giornata, una sfida tra enormi eserciti che, al calar del sole, vede uno schieramento vittorioso sull’altro. La realtà è però spesso ben diversa. Molte battaglie hanno richiesto settimane o mesi di spargimento di sangue prima di concludersi. In questo affascinante libro, Mattia Caprioli ripercorre la storia alla ricerca degli scontri che si sono protratti più a lungo. Battaglie combattute da centinaia di migliaia di soldati, all’arma bianca o sotto i bombardamenti, agli ordini di generali impegnati in una sfida tattica senza precedenti. Dall’assedio di Veio alla Somme, dall’assedio di Costantinopoli a quello di Torino, dalla battaglia di Stalingrado a quella d’Inghilterra: un saggio indispensabile per qualunque appassionato di storia militare, e che mostrerà a chiunque lo legga il livello di atrocità che la guerra può raggiungere.

Le spie di Stalin
Giorgio Ferrari
Neri Pozza
In libreria il 15 novembre

Per oltre un trentennio un gruppo di blasonati studenti di Cambridge ha tradito la Corona britannica infiltrandosi per conto dell’Unione Sovietica nei gangli più delicati del potere e della sicurezza nazionale. Dai primi anni Trenta fino agli anni cruciali della Guerra Fredda, cinque giovani appartenenti all’élite intellettuale e alla upper class inglese – Kim Philby, Donald Maclean, Guy Burgess, Anthony Blunt e John Cairncross, meglio noti come i Cinque di Cambridge – avevano sposato l’ideologia comunista idealizzando Iosif Stalin come l’unico leader in grado di contrastare l’avanzata dei fascismi e del nazismo. Il sospetto che a guidare l’epica barricadera di quella privilegiata jeunesse dorè che aveva preso domicilio provvisorio al Trinity College di Cambridge sia stato un nonsoché di estetico, una sorta di religione personale ritagliata su misura del proprio ego e del proprio narcisismo rimane forte. Ma dietro al grande tradimento che questi giovani (insieme a tante altre spie britanniche, molte delle quali rimaste tuttora sconosciute) avevano assunto come compito morale c’era ben altro. Una società, quella post-vittoriana, uscita malconcia dalla Grande Guerra e in cerca di un’identità che tentava di scrollarsi di dosso un’ipocrisia antica avviandosi verso una scintillante modernità. Una porzione della quale sembra essersi riversata nell’estasi del tradimento praticata da quei caricaturali «esteti armati» che furono i vari Philby, Maclean e Burgess. La cui sorte, fra l’alcolismo e un torbido esilio sovietico, ha il sapore acre del finale di un dramma elisabettiano.

La Gran Mamma: Favola Camorrista
Alessandro Canale
Fazi Editore
In libreria il 15 novembre

Napoli, 1944. Il Natale è ormai alle porte e in casa di Calogero Martorio, Mammasantissima della camorra, è in corso una cena con tutti i capi dei Quartieri per decretare la condanna a morte di Carmine Atriere, un giovane delinquente accusato di aver ammazzato Zumpatiello, braccio destro del potente Tommaso Cacace. Le testimonianze sembrano tutte concordi: il ragazzo, vilmente, ha accoltellato alle spalle Zumpatiello, assassinando non solo un uomo d’onore ma il padre di cinque figli. Quando tutti i presenti sono ormai pronti al voto, qualcuno si rende conto che al tavolo manca un partecipante per raggiungere il numero dispari, necessario perché la decisione sia valida. Viene quindi chiamata a sedersi Donna Filomena, moglie di Martorio e matrona arguta e verace, a cui eccezionalmente vengono garantiti gli stessi diritti e doveri degli uomini. Fin da subito, però, la versione di Tommaso Cacace non convince la padrona di casa che, aiutata dalla stralunata servetta Concettina, smonterà una dopo l’altra le versioni dei camorristi e ribalterà una sentenza che pareva già scritta, portando alla luce una verità inaspettata e impensabile.

Trilogia di Copenaghen
Tove Ditlevsen
Fazi Editore
In libreria il 15 novembre

La piccola Tove vive con i genitori e il fratello in un quartiere operaio di Copenaghen; non desidera altro che scrivere poesie, ma il padre è convinto che le donne non possano essere scrittrici. È in questa fase che germoglia in lei la sensazione di trovarsi fuori posto che l’accompagnerà per tutta la vita. Abbandonata la scuola molto presto, a quattordici anni Tove compie i primi passi nel mondo del lavoro e assaggia finalmente un’agognata libertà, che porta con sé nuove amicizie e i primi maldestri incontri con gli uomini. Ma lei ha fame di poesia, di amore, di vita vera. E la vita vera comincia: a vent’anni Tove è già una poetessa conosciuta, sta scrivendo il suo primo romanzo ed è la moglie di un editore più grande di lei. Non ha idea di quante battaglie ancora l’aspettino.
Tove Ditlevsen, tra le voci più importanti della letteratura danese del ventesimo secolo, in quest’opera autobiografica racconta la storia di una vita tormentata, costantemente segnata dalla tensione tra la vocazione di scrittrice e il suo ruolo di figlia, moglie e madre. Impeccabile ritrattista di una femminilità punteggiata di chiaroscuri, ci ha generosamente aperto le porte delle molte stanze da lei abitate negli anni, lasciandoci pagine indimenticabili, destinate a restare. Oggi considerata un’antesignana di scrittrici quali Annie Ernaux e Joan Didion, come loro è riuscita a rendere la sua vita un’opera d’arte, trasformando il personale in universale e rivelandoci sempre qualcosa di noi mentre, con una chiarezza e una sincerità cristalline, racconta di sé.

Diario
Mihail Sebastian
Castelvecchi

Accolto alla sua pubblicazione come un vero evento letterario, il Diario di Mihail Sebastian è uno dei libri fondamentali della letteratura romena del Ventesimo secolo e uno dei più importanti documenti umani e letterari del clima che precedette l’Olocausto nell’Europa orientale. Capolavoro della memorialistica, straordinaria testimonianza di una coscienza ebraica, il Diario si addentra in vicende pubbliche e private che si snodano lungo quasi un decennio e si intrecciano agli eventi politici e culturali della Romania e dell’Europa degli anni Trenta e della Seconda Guerra Mondiale. In questo personalissimo e intimo resoconto della sua esistenza, segnata da turbamenti interiori causati da un antisemitismo strisciante di cui il giovane Sebastian subisce le prime odiose manifestazioni, la Storia – con i pogrom di Bucarest e la conquista di Parigi da parte dei nazisti – accompagna le minuzie della vita quotidiana, tra incontri con figure eminenti della cultura romena come Mircea Eliade o Emil Cioran, amori letterari e il pericolo incombente della deportazione.

Trattati rinascimentali di architettura
A cura di Francesco Paolo Fiore
Einaudi

Questo volume antologico è destinato a chi desideri leggere, l’uno accanto all’altro, e almeno per parti, i principali trattati italiani d’architettura: dal De re aedificatoria di Leon Battista Alberti fino ai Quattro libri dell’architettura del Palladio e all’Idea dell’architettura universale di Scamozzi, passando per il Filarete, Francesco di Giorgio, Serlio, Vignola… Durante il Rinascimento, ognuno di questi trattati divenne il mezzo per elaborare e diffondere una nuova cultura e trasmettere specifiche ragioni dell’operare. Portatori di teorie, norme e proposte destinate alla diffusione, questi testi, insieme alle illustrazioni che li accompagnano e ne sono parte integrante, hanno condizionato secoli di produzione architettonica e sono una chiave per entrare nella dimensione storico-artistica del periodo. Il volume, organizzato secondo i principali temi allora in discussione – cosa siano architettura e architetto; l’esempio degli antichi; l’ambiente e la scelta del sito; la città; le fortificazioni; il tempio e la chiesa; la casa e la villa; gli ordini e le proporzioni; gli strumenti e le macchine –, permette al lettore di comprendere i contenuti e i limiti della sintesi raggiunta dai vari autori, per lo piú architetti, nel trattare le diverse componenti dell’architettura, trasmettere teorie e modelli da imitare, promuovere sé stessi e la disciplina; comunicando un’ideale di architettura che intendeva rinnovare e superare la grandezza dell’architettura antica e rispondere, allo stesso tempo, a una società in trasformazione.

L’arte del Rinascimento in Italia
Vol. 1 Dal Trecento al Quattrocento
Stephen J. Campbell
Michael W. Cole
Einaudi

Questa nuova e originale storia dell’arte italiana del Rinascimento, basata sulle piú recenti ricerche critiche, prende in considerazione quanto si produceva non solo nelle grandi città (Roma, Firenze, Venezia…), ma anche in altri, innumerevoli centri abitati dell’Italia tra il 1400 e il 1600. Stephen J. Campbell e Michael W. Cole ripercorrono l’intero patrimonio della pittura e scultura rinascimentale, ampliando il tradizionale campo d’indagine fino a comprendere nella loro indagine l’architettura, le arti decorative, il disegno, l’incisione e gli oggetti d’uso quotidiano. Superando i limiti di un approccio eccessivamente ancorato alle biografie degli artisti, il volume individua, decennio dopo decennio, inedite connessioni formali e tematiche fra le opere d’arte; analizza le tecniche di produzione, collega le opere stesse ai luoghi in cui furono create e sottolinea il ruolo dei committenti, nonché le aspettative e le reazioni dei primi fruitori.

L’arte del Rinascimento in Italia
Vol. 2 Dal Cinquecento al Seicento
Stephen J. Campbell
Michael W. Cole
Einaudi

Questa nuova e originale storia dell’arte italiana del Rinascimento, basata sulle piú recenti ricerche critiche, prende in considerazione quanto si produceva non solo nelle grandi città (Roma, Firenze, Venezia…), ma anche in altri, innumerevoli centri abitati dell’Italia tra il 1400 e il 1600. Stephen J. Campbell e Michael W. Cole ripercorrono l’intero patrimonio della pittura e scultura rinascimentale, ampliando il tradizionale campo d’indagine fino a comprendere nella loro indagine l’architettura, le arti decorative, il disegno, l’incisione e gli oggetti d’uso quotidiano. Superando i limiti di un approccio eccessivamente ancorato alle biografie degli artisti, il volume individua, decennio dopo decennio, inedite connessioni formali e tematiche fra le opere d’arte; analizza le tecniche di produzione, collega le opere stesse ai luoghi in cui furono create e sottolinea il ruolo dei committenti, nonché le aspettative e le reazioni dei primi fruitori.

La bufera di neve. Un racconto di Natale
Catherine Gore
Elliot

In una tipica campagna inglese, un’insolita comitiva si ritrova costretta da una bufera di neve a trascorrere il Natale nell’umile ma accogliente dimora della famiglia Welland. Tra gli ospiti inattesi, ci sono gli invitati al ricevimento della ricca Hacklewood Hall, un tempo proprietà della famiglia Reveleys e ora passata nelle mani del nouveau riche Richard Ribston per via delle infelici sorti economiche dei Reveleys. Una bufera di neve, con la sua ventata festiva e rigeneratrice, spazzerà via i vecchi asti, portando con sé nuove speranze e nuovi amori. Autrice popolarissima del periodo Regency, che il «Times» definì «la migliore romanziera della sua classe sociale, nonché la donna più arguta del suo tempo», Catherine Gore dipinse con sagacia e finezza il fasto e il lusso della vita mondana londinese e arriva oggi per la prima volta in Italia.

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