Spesso conosciamo il significato di certi modi dire, ma non il motivo per cui significano quella data cosa, o da dove derivano.
E’ forse il caso del modo di dire “a tutto spiano”: sappiamo che significa, “senza limiti”, “con abbondanza”, “in grandissima quantità”.
Ma perché significa ciò, cos’era questo “spiano”?
Per scoprirlo, andiamo nel Medioevo e raggiungiamo Firenze. Qui, lo spiano era il contenitore utilizzato come sistema per misurare la quantità di grano che veniva assegnata di volta in volta ai fornai dal Magistrato dell’Abbondanza (ovvero un ufficiale che supervisionava la quantità di viveri presenti nel magazzino e aveva facoltà di fissare il prezzo del pane, disciplinando così il mercato e limitando conseguentemente l’eventuale delinquenza).
Se si era in periodi floridi, quindi non c’erano carestie in corso, e i cereali abbondavano, allora la quantità assegnata per panificare era “a tutto spiano”, ovvero il contenitore poteva essere riempito fino all’orlo.
Se, invece, c’era penuria, si assegnava a ogni singolo panificatore un “mezzo spiano” o, addirittura un “terzo di spiano“.
Ecco dunque che dal Medioevo e da Firenze, questo modo dire che ancora resiste.
E tu, lo sapevi?