Ho il magone!
Di sicuro lo abbiamo detto almeno una volta, quando quel senso di oppressione, scoramento, malinconia ci attanaglia; un nodo alla gola che ci opprime.
Da cosa deriva questo modo di dire?
Come spesso succede, non c’è una certezza assoluta sulle origini di certe espressioni, ma ipotesi. E in tal caso ce ne sono due: una di stampo più popolare e letterario del termine “magone”, l’altra di taglio più propriamente storico.
Secondo la tesi popolar-letterale, la parola magone deriverebbe dal tedesco Magen, che indica il ‘ventriglio dei polli’ o lo ‘stomaco dei bovini’. Quindi il rimando è al processo di digestione durante il quale si potrebbe creare un ‘peso sullo stomaco’ che rimanderebbe al senso di nodo in gola.
Ma a voi questa teoria piace? Vi convince?
A noi di TSD, sinceramente, no. E allora indaghiamo l’altra teoria, quella che ci è più peculiare, e che segue le tracce della Storia. Tracce che ci portano a Genova e a tantissimi anni fa.
Il tempo è quello della seconda guerra punica, intorno al 205 a. C. quando ancora Romani e Cartaginesi si battono.
Annibale ha passato le Alpi con gli elefanti, ma proprio quando Cartagine sembra vicina al trionfo, Roma rialza la testa e sembra essere questa ora ad avvicinarsi alla vittoria, con la sconfitta di Asdrubale, fratello di Annibale.
E Genova cosa c’entra in tutto ciò?
Genova è fedele a Roma, ma è circondata da popolazioni che invece appoggiano Cartagine e suo malgrado viene attaccata dai cartaginesi.
A Genova viene inviato Magone, fratello minore di Annibale e Asdrubale, a supporto della campagna del fratello.
La sua flotta sbarca a Savona e dodicimila armati si dirigono verso Genova mettendo la città a ferro e fuoco.
Distruggono tutto, uccidono tutti, civili e non, interi edifici, luoghi di culto, palazzi del potere sono rasi al suolo, mentre Magone arraffa ogni ricchezza e la porta in trionfo verso Savona.
Genova non esiste più, solo macerie.
Chi si salva è solo in mezzo alla desolazione, attanagliato da paura, rabbia e angoscia.
Un nodo alla gola gli blocca il fiato: ha il magone.
Sembra che proprio il dolore dei genovesi nel vedere la loro città distrutta abbia dato origine all’espressione “avere il magone” come un senso di dolore, malinconia e triste rimpianto per qualcosa di non più reparabile.
Magone Barca morì poi per le ferite riportate in battaglia, ma la sua incursione è rimasta nella Storia e l’espressione da lui originata segnata nella lingua italiana (e nel dialetto genovese).
Sapevate questa storia?