Primo giorno del mese, facciamo un giretto tra le novità che troveremo in libreria?
Sì, dai, lo sappiamo che siete curiosi. E TSD è qui apposta per soddisfarvi
La taverna degli assassini
Marcello Simoni
Newton Compton
In libreria dal 31 ottobre
Anno del Signore 1793. Granducato di Toscana. Un castello fondato su un’antica abbazia, un cadavere avvolto nei tralci di una grande vite.
Sotto le luci di un’alba invernale, i vitigni innevati del barone Calendimarca si rivelano teatro di un omicidio. Non solo un enigma inspiegabile, ma anche un’onta per il casato del nobiluomo. Vitale Federici, insieme al suo devoto discepolo Bernardo della Vipera, si ritroverà a investigare su un delitto i cui moventi sembrano affondare nell’antica tradizione vinicola della famiglia baronale, e nella sua cantina sotterranea che, simile a una biblioteca, pare celare un indizio sull’identità dell’assassino. Riuscirà Vitale a fare luce su questo caso, in cui ambizione, inganno e antiche passioni si intrecciano in un mistero forse impossibile da decifrare?
Il segreto di Imhotep
Wilbur Smith
Harper Collins
In libreria il 31 ottobre
Dopo anni passati sotto il giogo degli Hyksos, quello che un tempo era il potentissimo Egitto è ora in rovina. La popolazione è sofferente, e anche se il faraone ha riconquistato il trono che gli spettava di diritto il suo potere si è indebolito a dismisura. Tanto che c’è chi trama nell’ombra per approfittare del caos in cui è precipitato il paese dopo la vittoria contro l’oppressore. Deciso a riunire i due regni sotto la guida del faraone, il grande mago Taita affida al suo pupillo Piay una nuova, pericolosissima missione che ha l’obiettivo di risolvere un enigma vecchio di secoli, un enigma che risale ai tempi del Faraone Imhotep e la cui soluzione garantirebbe all’Egitto prosperità e sicurezza per sempre. Ma durante la guerra un potere malvagio ha attecchito ed è cresciuto. I seguaci di Seth, dio del caos, sono decisi a reclamare per sé il potere del segreto di Imhotep, e questo trascinerebbe l’Egitto lungo una strada oscura. Piay sa bene che il destino dei due regni è nelle sue mani, e con assoluta determinazione dà la caccia agli indizi che gli permetteranno di risolvere il mistero. Riuscirà a impedire che la sua amata terra cada nelle mani di chi vuole mandarla in rovina? Tradimenti e segreti, gesta eroiche e battaglie sanguinose si intrecciano in un romanzo dal respiro epico, che segue Piay e i suoi immancabili compagni d’avventura, Myssa e Hannu, in una disperata corsa attraverso il deserto per risolvere un enigma antichissimo.
La ragazza che scriveva romanzi d’amore ad Auschwitz
Siobhan Curham
Newton Compton
In libreria il 31 ottobre
Mentre oltrepassa i terrificanti cancelli di ferro di Auschwitz, la scrittrice ebrea Claudette “Etty” Weil pensa alla sua vita prima di quella guerra insensata: l’appartamento affacciato sulla Senna, le risate degli amici, gli scaffali pieni di dischi e, soprattutto, la sua amata macchina da scrivere accanto alla finestra. Viene bruscamente riportata alla realtà dalle urla di una ragazzina, Danielle, strappata via dalle braccia della madre. Di fronte a quella scena straziante, Etty prende una decisione: si occuperà di Danielle e, per quanto possibile, la proteggerà come una sorella.
Così, ogni sera, alla fine di una lunga e difficile giornata nel campo, Etty racconta a Danielle delle storie, costruendo per lei un bellissimo mondo di immaginazione e speranza in cui rifugiarsi. Ben presto anche altre donne si avvicinano per ascoltare, ed Etty le incoraggia a condividere le loro vite, i loro ricordi, i loro amori. Se riuscirà a sopravvivere, promette, quelle storie non saranno dimenticate.
Notte dopo notte, racconto dopo racconto, Etty e le altre riescono a tener viva la speranza. In un luogo come Auschwitz, però, anche la speranza può essere pericolosa…
Filosofia Medievale. Storie, opere e concetti
Pasquale Vitale
Diarkos
In libreria il 31 ottobre
La filosofia medievale è una miniera in cui sono custoditi i concetti e i saperi fondamentali che hanno plasmato la civiltà occidentale. Troppe volte, tuttavia, lo studio delle sue opere è stato ridotto a una serie di vuoti e sterili tecnicismi, che allontanano i lettori da ogni curiosità intellettuale. Il libro, proprio per questo, ripercorre l’affascinante vicenda del pensiero medievale attraverso lo storytelling, i romanzi, l’analisi dei classici, la pratica filosofica e le incursioni nella letteratura e nell’arte degli autori più noti e meno noti, con una particolare attenzione per i cosiddetti “eretici” (come Abelardo e gli averroisti e gli occamisti, Pietro d’Abano), con il fine di mostrare come il luogo comune di un Medioevo solo teologico sia quantomeno riduttivo e limitante. In questa prospettiva si colloca anche lo spazio riservato al Giappone medievale e alle figure di due grandi innovatori della tradizione buddhista: Dogen e Nichiren. Il saggio sarà introdotto, sulla scia di Onfray, da storie di vita appassionanti, intrecciate indissolubilmente alle opere che ne hanno segnato la memoria nei secoli. Prefazione di Mariangela Ielo.
Il castello degli scrittori. Norimberga 1946, cronache dall’abisso
Uwe Neumahr
Marsilio
In libreria il 31 ottobre
Sappiamo molto dei processi di Norimberga, ma la storia degli scrittori, dei giornalisti e dei futuri leader che ne furono testimoni non è mai stata raccontata. In quei giorni il castello confiscato alla famiglia Faber-Castell diventa il luogo in cui alloggiano e scrivono, ognuno portando con sé aspettative e opinioni, intrecciando a grandi ideali gelosie e rivalità che nascono dalla convivenza forzata e dalla necessità di alleggerire il peso delle atrocità rievocate. Mentre a pochi chilometri di distanza, nel carcere di Norimberga, Herman Göring, Joachim von Ribbentrop e Rudolf Hess attendono il verdetto sulla loro sorte, giovani corrispondenti captano gli eventi come sismografi, raccogliendo interviste e atti processuali, descrivendo interrogatori e dibattiti, realizzando disegni e caricature, cogliendo gesti ed espressioni e misurandosi con l’impensabile, come l’incredibile vicenda di Ernst Michel, unico sopravvissuto ebreo a seguire il processo da cronista, che Göring invitò nella sua cella. Tra provocazioni, critiche, fake news, censure, concorrenza sleale, pregiudizi e stereotipi di genere, amicizie e amori clandestini – come quello tra Rebecca West e uno dei giudici –, ciascuno vive un proprio momento di svolta che ne segnerà per sempre il destino. In particolare le donne, trattate con sufficienza, non si faranno intimorire dall’atmosfera maschilista che regna ancora dopo la guerra. Uwe Neumahr va oltre il palcoscenico della grande storia, per mostrare il microcosmo del dietro le quinte e ne fa il teatro di un’avvincente cronaca letteraria, una potente memoria collettiva dell’Europa e dei suoi demoni.
I fantasmi dell’inverno
AA. VV.
Neri Pozza
In libreria il 31 ottobre
Inverno: la stagione delle notti più fredde, delle tenebre che avviluppano la Terra, della luce che muore. La stagione dei fantasmi: quando i crepuscoli si tingono di nero, infatti, è bello raccontare e raccontarsi gli incubi che abitano i recessi della nostra mente, immaginarli camminare di fianco a noi. Così, prima ancora che Charles Dickens componesse il suo Canto di Natale, la letteratura – in particolare quella anglosassone – ha trovato le sue parole più belle per dare vita al lato in ombra della realtà, ed è tradizione in quei luoghi raccogliersi insieme per leggere inquietanti storie gotiche. Nei dodici racconti di questa raccolta, spiriti e fantasmi si danno appuntamento in gran parata per riempire di presenze le lunghe ore invernali. Dal fango della Londra dickensiana alle scogliere della Cornovaglia, estremo limite del mondo, dalla Edimburgo del Settecento sotto un gelido manto bianco a una enorme villa adagiata su un isolotto in mezzo a un lago italiano, gli esseri soprannaturali che incontriamo in queste storie ci accompagnano in una trasvolata che tocca le più varie epoche e Paesi e ci rivelano con eleganza che il posto piú buio di tutti, in fondo, è il cuore degli uomini. Dalle penne di maestri del gotico – fra gli altri, Stuart Turton, Kiran Millwood Hargrave, Laura Shepherd-Robinson e Susan Stokes-Chapman – I fantasmi dell’inverno è una raccolta di dodici storie di ombre, possessioni demoniache e sogni ricorrenti; una incredibile collezione di fantasmi, spiriti, apparizioni e spettri da leggere con il fiato sospeso… e con la luce accesa.
La granduchessa. Bianca Cappello: amori, intrighi e potere nel Rinascimento
Federico Moro
Linea Edizioni
In libreria il 1 novembre
Bianca Cappello, donna di grande personalità, colta, intelligente, bellissima: qualità che diventano colpe nell’Italia del Rinascimento. Educata dalla madre, Pellegrina Morosini, a essere libera e indipendente, è convinta di avere diritto a governare il proprio destino con la certezza, anche se patrizia veneziana e Granduchessa di Toscana, di dover sempre lottare per conquistarselo. Sullo sfondo dei grandi conflitti che insanguinano l’Europa e delle lotte di potere nella Venezia dei Dogi e nella Firenze dei Medici, la storia esemplare di chi ha dimostrato di saper usare una mente raffinata, senza per questo mai rinunciare alla forza dei sentimenti. Un’avventura esistenziale affascinante ed esemplare, un racconto su cui emozionarsi e meditare.
Bronzo assassino. Intrighi a Sparta
Marco Bertoli
NPS Edizioni
In libreria il 1 novembre
Sparta, 1208 a.C.
Il principe Ettore, erede al trono di Troia, guida una missione diplomatica per stipulare un trattato di alleanza con Menelao, wanaka di Sparta, ma si ritrova coinvolto in una serie di efferati delitti e di macchinazioni politiche.
In una lotta contro il tempo e la sete di vendetta dei bellicosi Achei, il primogenito di Priamo dovrà trovare le prove per scagionare Paride ed Enea dalle accuse di omicidio e salvarli così da una condanna a morte.
Un avvincente giallo storico in cui i personaggi del mito sono calati nella dura e passionale realtà della civiltà micenea.
Il capitano Jens Munk
Thorkild Hansen
Iperborea
In libreria il 2 novembre
L’avventura resta una delle categorie irrinunciabili del romanzo, quella che meglio appaga la nostalgia di grandi spazi, la sete di libertà, il sogno di un’esistenza piena. E forse ci emoziona ancora di più quando il protagonista non è un personaggio inventato, ma un uomo realmente esistito, uno di quei grandi navigatori vissuti alle soglie della modernità, uno di quegli irrequieti esploratori che hanno contribuito a ridisegnare le mappe del mondo. Jens Munk è di questa razza. Danese, contemporaneo di Shakespeare e Cervantes, è arrivato a solcare tutti i mari: mozzo, mercante, cacciatore di balene, capitano della Marina Reale; ha vinto battaglie, catturato pirati, guidato spedizioni alla ricerca del passaggio a nord-est e poi di quello a nord-ovest per raggiungere la Cina attraverso l’Artico. Grande conoscitore dell’arte della navigazione, è ben armato contro la crudeltà del mare ma lo è meno contro quella umana che regna in terra. Riesce a sfuggire al labirinto di ghiacci della Baia di Hudson, ma non all’invidia e all’umiliazione, al sopruso e all’ingiustizia, alla vendetta e alla prigione. Con romanzi-biografie basati su documenti e fatti reali, Hansen dà alle vite di grandi sconfitti che la Storia ha relegato a qualche nota a piè di pagina uno spessore epico che le rende emblematiche del destino umano. Jens Munk non è un anarchico ribelle, non è un pirata, non è un Achab perso nella sua sfida infernale, è un uomo che lotta per veder riconosciuto il suo posto nella società, un sognatore che sa che il sogno è come il mare, copre i tre quarti del mondo ed è composto di una soluzione simile alle lacrime umane.
Alareiks. L’oro e la porpora
Alessandro Pivetti e Emiliano Calvo
Bookroad
In libreria il 2 novembre
410 d.C. Il barbaro Alareiks, valoroso re dei visigoti, è alle soglie della battaglia che cambierà le sorti del suo popolo e del mondo allora conosciuto. Destituito l’inetto e anziano imperatore romano, Priscus Attalus, si prepara alla battaglia finale per la conquista dell’Impero. Raminghi in lande straniere, perseguitati dai romani e dilaniati dalle costanti guerre civili, i goti si trovano finalmente alle porte di Ravenna, l’ultima roccaforte per l’agognata conquista dell’oramai fatiscente Impero romano d’occidente. I romani non sono il solo nemico che Alareiks e i suoi fedeli guerrieri devono affrontare: le minacce di Saro, l’antico e fedifrago nemico, concorrente al trono dei goti, si celano dietro ogni passo del loro cammino. I romani, ombre del loro glorioso passato, immersi in un presente corrotto e decadente, abili calcolatori, tramano alle loro spalle negli antichi palazzi. Alareiks. L’oro e la porpora è il grande romanzo di un’epoca che cambia, in un mondo crudele, che narra di sopraffazioni, defezioni e tradimenti, ma anche di slanci eroici, di passioni profonde e della volontà di governare onestamente popoli sino a ora nemici.
La favorita del re
Elizabeth Chadwick
Tre60
In libreria il 3 novembre
Galles, 1093. La vita della giovane Nesta, figlia del principe gallese Rhys di Deheubarth, viene sconvolta il giorno in cui il padre muore combattendo contro i normanni. Presa in ostaggio e condotta in Inghilterra alla corte di Guglielmo II, il suo onore a Palazzo è messo a dura prova quando è costretta a diventare concubina di Enrico, il fratello minore del re e futuro sovrano, e poi viene data in sposa a Geraldo FitzWalter, un devoto e ambizioso cavaliere, come premio per il meritevole servizio svolto a Pembroke, in Galles. Nonostante l’odio e la rabbia verso i normanni, Nesta vede in questo matrimonio la possibilità di tornare nelle sue terre e risollevare le sorti del suo popolo, onorando così la memoria del padre. Ma le prove per Nesta purtroppo non sono ancora terminate. Di lei si invaghisce Owain, il figlio carismatico, ma spietato e senza scrupoli di un potente principe gallese. Quando le offre la possibilità di unirsi a lui nel suo piano di riconquista dell’intero Galles, Nesta è costretta a scegliere se perseguire il suo progetto a qualunque costo, oppure ancora una volta sacrificare se stessa in nome del suo ruolo di sposa e di madre…
Vita maledetta di Benvenuto Cellini
Alessandro Masi
Neri Pozza
In libreria il 3 novembre
Scultore, orafo, musico e scrittore, autore di una delle più celebri e avvincenti autobiografie della storia dell’arte, Benvenuto Cellini rappresenta il volto più controverso e sofferto di tutto il Rinascimento. Forse più ancora di quella di Caravaggio, la sua esistenza è stata segnata dalla violenza, dal crimine e dalla provocazione, ricca di colpi di scena, di avventure e leggendari cimenti. Il protagonista di questo racconto è capace di grandi imprese e di atti eroici, come la coraggiosa difesa di Roma dalle mura di Castel Sant’Angelo durante il Sacco del 1527, ma anche di memorabili scontri con i pontefici Clemente vii e Paolo iii, che pur non risparmiando riconoscimenti al suo genio artistico, gli procurarono sofferenze e delusioni. Incarcerato nelle segrete della Mole Adriana e liberato grazie all’intervento del re di Francia, Benvenuto Cellini conobbe onori e gloria con la realizzazione di capolavori come la Saliera di Francesco i, oggi nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, o, successivamente, con la straordinaria impresa della fusione in bronzo del Perseo, realizzato a Firenze per il duca Cosimo I. Alessandro Masi, attraverso le parole dell’orafo fiorentino, ripercorre le incredibili gesta di un uomo privo di scrupoli, assassino e ladro all’occorrenza, omosessuale dichiarato e per questo più volte processato, condannato e imprigionato: una vita maledetta, insospettabile e al contempo modernissima.
Lavinia
Ursula K. Le Guin
Mondadori
In libreria il 7 novembre
Lavinia è una rilettura attuale ed emozionante degli ultimi sei libri dell’ Eneide: un romanzo di austera bellezza che, come la migliore epica classica, parla di guerra e di passioni, intessendo un racconto ricco di dettagli e immaginazione.
Unica figlia del re latino, la giovane Lavinia è corteggiata da Turno, re dei Rutuli. Il suo destino però è quello di sposare il principe esule venuto dall’Oriente, Enea, e da lui generare una stirpe che governerà il mondo. Un legame da cui nascerà un impero, ma al prezzo di un conflitto sanguinoso. Nonostante sia un personaggio cruciale nell’ Eneide , in tutto il poema Lavinia non pronuncia una sola parola. Duemila anni dopo, finalmente Ursula Le Guin restituisce la voce alla principessa italica. Prendendo in mano la propria sorte, la giovane svela ciò che Virgilio ha taciuto: la storia della sua vita, l’amore della sua vita.
La scelta di Penelope. La saga di Itaca
Claire North
Newton Compton
In libreria il 7 novembre
A mantenere sul trono di Itaca la regina Penelope è un delicato equilibrio di potere. Sono trascorsi anni da quando il suo sposo, il nobile Odisseo, è salpato verso Troia. E, in quell’assenza, Penelope è dovuta ricorrere a tutto il suo ingegno per frenare i pretendenti e assicurare la pace. Una pace che è nuovamente minacciata con l’arrivo sulle coste dell’isola della nave del re di Micene, Oreste. Figlio del defunto re Agamennone, l’uomo è preda della follia. Incubi e visioni lo tormentano, e il più orrendo e spietato dei sensi di colpa lo perseguita. Ma un re non può mostrarsi debole. E così sua sorella Elettra, nel tentativo di proteggerlo, l’ha condotto a Itaca, per implorare protezione alla regina. Prima ancora di aver maturato una decisione, Penelope si trova ad accogliere una delegazione da Sparta: Menelao, fratello di Agamennone e zio di Oreste, desidera liberarsi del nipote ed espandere i suoi domini anche su Micene. Ha già dimostrato in passato di non avere scrupoli e non avrà pietà per chiunque provi a opporsi. Schiacciata tra le pressioni di Micene e Sparta, Penelope dovrà riuscire a salvaguardare la pace precaria di Itaca. In un mondo in cui gli uomini non smettono di farsi la guerra, le sue uniche alleate saranno Elettra, determinata a proteggere il fratello, ed Elena, regina di Sparta.
Le ondine perdute
Roberta Cordani e Luigi M. Mignacco
Marsilio
In libreria il 7 novembre
Nella Milano del primo Novecento il pittore Fedele Majeri e la sua allieva, la bella Giulia Tirelli, iniziano a vedere misteriose, mitologiche figure femminili che danzano nei riflessi sull’acqua, vera e dipinta. Un secolo dopo, a Venezia, il critico d’arte Manfredo Monfalco ripensa alle visioni stupefacenti che lo affascinano e lo turbano da mesi, e per certi istanti si trova catapultato in un passato non suo. I protagonisti capiranno che loro sono gli unici a poter fare qualcosa per ristabilire un equilibrio naturale ed evitare un grande disastro. Le donne delle visioni sono Ondine, alleate di un Genio della montagna che ama la musica e l’arte degli uomini, e cercano un aiuto da quei pochi che sono in grado di vederle, perché conoscono in un modo del tutto speciale l’importanza della fantasia. Riusciranno a sanare il profondo conflitto tra le forze oscure della terra? Un’avventura che attraversa il tempo, un rocambolesco Grand Tour tra città d’arte e paesaggi naturali emozionanti, tra il blu dell’Egeo e i riccioli delle fontane romane, dove anche le coincidenze sono sorprendenti protagoniste. Insieme a un parterre di curiosi personaggi che aprono finestre sulla storia e sull’arte, oltre a mostrare l’importanza dei legami familiari e affettivi, dei bei gesti che travalicano i tempi, dell’amore per la bellezza che parla a una parte invisibile di noi con un originale messaggio di pace. Un inno all’acqua e ai suoi riflessi, che avvicinano ciò che è lontano. Un omaggio all’arte, alla natura e alla fantasia, nella Milano di un tempo e nella Venezia di sempre.
Quel ramo del lago di Como
Maria Teresa Giaveri
Neri Pozza
In libreria il 7 novembre
Avete mai notato che le avventure dei Moschettieri di Dumas si concludono proprio negli stessi giorni in cui cominciano quelle dei Promessi sposi? Nel novembre 1628, mentre finisce l’assedio di La Rochelle e cessano i conflitti fra D’Artagnan e Richelieu, don Abbondio passeggia tranquillamente sulla riva del lago di Como, nella bruma che si sprigiona dai campi della pianura lombarda. Ebbene, Maria Teresa Giaveri ha notato la coincidenza e ha immaginato che cosa sarebbe accaduto se i personaggi dei due grandi romanzi storici si fossero incontrati. Il buon curato nota con timore i due bravi seduti sul muricciolo e… improvvisamente sente un rumore di zoccoli. Uno, due, tre, quattro cavalieri! Giungono nel Ducato di Milano i Moschettieri, sotto la copertura di un mercante guascone, un calmo abate, un feudatario con modi da gran signore e un commerciante d’armi un po’ troppo ciarliero: sono ormai diventati «uomini del Cardinale» e si dirigono verso Lecco per una missione segreta. Questo è solo l’inizio di una serie di avventure che porterà i quattro a incrociare le loro strade – e le loro spade – con i personaggi del romanzo manzoniano, dalla monaca di Monza a un certo pericoloso Bernardino Visconti che però nessuno lí nei dintorni osa nominare… Con lo stile puntuale, elegante e divertito che le conosciamo, Maria Teresa Giaveri compone un romanzo che unisce erudizione, passione letteraria e divertissement intellettuale; un libro che è un atto d’amore nei confronti della letteratura e insieme un documentatissimo ritratto di una straordinaria stagione storica: l’Ottocento.
La vendetta delle muse
Serena Dandini
HarperCollins
In libreria il 7 novembre
“Volevo essere Marianne Faithfull”. Questo era il desiderio di Serena Dandini adolescente, mentre, in una grigia aula scolastica, sognava di vivere le gesta trasgressive di quella che aveva eletto come sua musa personale. Perché, da sempre, le muse sono necessarie. Ma se agli albori della civiltà i poeti invocavano dee per farsi ispirare, con il passare del tempo il ruolo di musa è stato affidato a delle mortali. Amate, volute, abbandonate, idolatrate, ritratte in tele magnifiche, cantate in versi indimenticabili, ma sempre come – meravigliosi – oggetti, di cui si poteva trascurare serenamente la dimensione umana. Invece erano donne in carne e ossa, con sogni, passioni, pulsioni e vita, tanta vita. Serena Dandini decide di ribaltare lo sguardo su di loro e, alla maniera di Copernico, compie una rivoluzione, rimettendo la musa al centro del suo universo, finalmente non più oggetto ma soggetto. Dandini spazia tra epoche e luoghi, dalla Roma barocca alla swinging London, dall’infuocato Sud America delle rivolte ottocentesche alla splendente Los Angeles degli anni ’70, passando per la Parigi delle avanguardie. Partendo spesso dalla sua vita e dalle sue esperienze, alternando epica e ironia, Dandini collega Marianne Faithfull e la sua infinita capacità di resistere ad Anita Garibaldi e le sue imprese guerriere; Colette, che si riappropriò dei frutti del suo ingegno, sottratti dal marito, a Sophie Germain e alle altre scienziate espropriate dai colleghi maschi; Eve Babitz, che fu musa di artisti e rockstar ma, soprattutto, una grande scrittrice, a Gala, che fece del “musismo” un’arte.
L’ombra di Tiepolo
Alberto Frappa Raunceroy
Arkadia
In libreria il 10 novembre
Udine, Repubblica di San Marco. 1726. Giambattista Tiepolo, astro nascente della pittura veneziana, viene incaricato di affrescare la cattedrale locale. In città darà sfogo al suo genio. Di lui e della sua arte ignorano l’esistenza tre donne che – per far quadrare i conti – daranno ospitalità al maestro. Tiepolo prenderà possesso di quegli spazi accorgendosi pian piano dell’esistenza di Aurora, che prova da subito verso l’artista una forte attrazione, e di tutto un microcosmo poco conosciuto. Sarà soprattutto la madre della giovane, Teresona, ad attirare l’attenzione del pittore, rompendo la quotidianità della sua esistenza e fornendogli una febbrile e demoniaca ispirazione che lo porterà a comporre disegni e raffigurazioni oscure e allegoriche. Un affresco storico potente e originale, che ci racconta i primi anni di uno degli artisti più importanti di tutti i tempi.
Caravaggio assassino
Roberto Ciai e Marco Lazzeri
Newton Compton
In libreria il 10 novembre
Roma, maggio 1606. Dopo una velenosa partita a carte, il ruffiano Ranuccio Tomassoni affronta in duello Michelangelo Merisi, conosciuto come Caravaggio. Ranuccio viene ferito e, nonostante l’intervento di un cerusico, muore dissanguato tra le braccia del fratello Gian Francesco, mentre Caravaggio, ferito a sua volta, si dà alla fuga. Gian Francesco governa da padrone assoluto Campo Marzio ed esige una vendetta feroce. Affida al birro Leone Bencivenne l’incarico di rintracciare il pittore, che sembra scomparso nel nulla. Attraverso le maglie oscure e impenetrabili della Città Eterna, le indagini di Leone portano inaspettatamente alla luce attriti e faide interne alla famiglia Tomassoni, storie di sangue e di carne. Un dubbio si fa strada nella sua mente: e se Caravaggio fosse innocente? In una Roma meravigliosa e decadente, nella quale l’arte di chiese e palazzi si mescola alla miseria e alla criminalità dei quartieri infami, si scatena una violentissima caccia all’uomo che vede contrapporsi due tra le famiglie più potenti della città, i Farnese e i Colonna; una caccia all’uomo in cui le ragioni del potere potrebbero prevalere sulla giustizia. Luci e ombre si mescolano nell’arte e nella vita di Caravaggio. Ma fin dove si possono spingere le ombre?
Cospirazione Paganini
Davide Lazzeri
Rossini Editore
In libreria il 10 novembre
1840. Muore Niccolò Paganini, il più grande e virtuoso violinista della storia, lasciando un segreto pericoloso per l’umanità. Rimarrà celato per più di un secolo e mezzo. 2012. Mentre a Genova vengono barbaramente massacrati due studiosi di musica artefici di una scoperta sensazionale, a Shanghai un luminare della chirurgia ricostruttiva viene ricattato e costretto ad eseguire interventi pericolosamente innovativi. 2013. Un famoso scienziato newyorkese dal passato torbido scompare nel nulla e contemporaneamente a Parigi ricompaiono i cadaveri mutilati di un gruppo di giovani violinisti russi rapiti l’anno prima. Quali connessioni ci sono tra tutti questi eventi? Claire Coriner – scienziata statunitense di neuropsicobiologa – comincia ad indagare cogliendo indizi che la portano in Europa. Seguendo un unico filo di sangue, potere e follia che lega gli eventi tra Italia, Francia, Germania e Spagna, Cospirazione Paganini, farà luce su una catena di crimini, abili depistaggi ed eventi poco chiari che affondano le proprie radici nell’era nazista e negli sviluppi della musicoterapia come strumento terapeutico per il corpo e la mente. Scoprirà che le ragioni di questa cospirazione globale risalgono all’ultimo giorno di vita di Niccolò Paganini e nelle peculiarità delle composizioni musicali eseguite con il suo violino. Riuscirà Claire a scongiurare la minaccia che incombe?
Il bambino di carta
Marina Marazza
Solferino
In libreria il 10 novembre
Tate e suffragette, club esclusivi per gentiluomini e reduci feriti nel corpo e nell’anima, gli scioperi dei lavoratori e le baldorie dei ricchi, la letteratura di Kipling, di Conan Doyle e di Barrie che parla al mondo intero e l’incomunicabilità tra le mura di casa, il bullismo e la fatica di crescere. C’è tutto questo e molto altro nelle pagine di un romanzo in cui Marina Marazza fa rivivere la storia di un padre e di un figlio, celebri eppure ordinari, vicini alla contemporaneità e alla vita di tutti noi.
«Si può passare la vita a comunicare col proprio padre per interposta persona?» Il giovane tenente Milne se lo chiede al riparo di una tenda da campo, nel cuore nero della Seconda guerra mondiale. Anche suo padre Alan è stato in trincea, nella guerra precedente, quel padre con cui non è mai riuscito a comunicare, a dirsi le cose veramente. Eppure, le parole sono il mestiere di Alan, uno scrittore famoso: è lui l’inventore di Winnie The Pooh. Mentre chiude sospirando la lettera paterna, nella tenda, il tenente non sa che pochi giorni dopo si troverà a lottare per la propria vita e, in un silenzio sospeso sull’orlo della fine, a riviverla, fin dal primo vagito risuonato in una casa rossa di Chelsea, nella Londra dei ruggenti anni Venti del Novecento. Va così in scena la storia di una famiglia travolta dal successo: quello di Alan A. Milne, che si ispirò per il personaggio di Christopher Robin a suo figlio, ancora bambino. Rubandogli l’infanzia, perché ben presto l’orso Winnie e la sua combriccola cominciano a gettare un’ombra troppo lunga per permettergli di crescere come un bambino in carne e ossa e non di carta.«Si può passare la vita a comunicare col proprio padre per interposta persona?» Il giovane tenente Milne se lo chiede al riparo di una tenda da campo, nel cuore nero della Seconda guerra mondiale. Anche suo padre Alan è stato in trincea, nella guerra precedente, quel padre con cui non è mai riuscito a comunicare, a dirsi le cose veramente. Eppure, le parole sono il mestiere di Alan, uno scrittore famoso: è lui l’inventore di Winnie The Pooh. Mentre chiude sospirando la lettera paterna, nella tenda, il tenente non sa che pochi giorni dopo si troverà a lottare per la propria vita e, in un silenzio sospeso sull’orlo della fine, a riviverla, fin dal primo vagito risuonato in una casa rossa di Chelsea, nella Londra dei ruggenti anni Venti del Novecento. Va così in scena la storia di una famiglia travolta dal successo: quello di Alan A. Milne, che si ispirò per il personaggio di Christopher Robin a suo figlio, ancora bambino. Rubandogli l’infanzia, perché ben presto l’orso Winnie e la sua combriccola cominciano a gettare un’ombra troppo lunga per permettergli di crescere come un bambino in carne e ossa e non di carta.
Dalla parte giusta. La storia di Guido Uccelli di Nemi e Carla Tosi che sfidarono le SS e il Regime
Ugo Savoia
Neri Pozza
In libreria il 10 novembre
Guido Ucelli di Nemi (1885-1964) è stato uno dei grandi industriali italiani del Novecento e, al tempo stesso, un italiano che ebbe il coraggio di mettere in gioco tutte le sue fortune per salvare gli amici ebrei dalle aberrazioni delle leggi razziali prima e dalle persecuzioni naziste poi. Nel 1914 sposò Carla Tosi, figlia del fondatore delle omonime officine meccaniche di Legnano. Consigliere delegato della Riva, ingegnere, era un visionario appassionato di archeologia. A lui si deve il recupero delle navi fatte costruire duemila anni fa da Caligola e che giacevano da secoli sul fondo del lago di Nemi, nel Lazio, impresa che gli valse la gratitudine di Mussolini e il titolo di nobile, con predicato «di Nemi», concesso da Vittorio Emanuele iii. Questi privilegi non lo fecero comunque esitare nemmeno un istante, quando le leggi razziali misero al bando gli italiani di origine ebraica. Tra il 1943 e il 1944, durante l’occupazione nazista di Milano e del Nord Italia, assieme alla moglie sfidò le SS e il regime fascista offrendo rifugio e sostegno economico agli amici che cercavano di sfuggire alle persecuzioni. Scoperti, Guido e Carla vennero arrestati e rinchiusi a San Vittore: lui torturato, lei spedita in un campo di concentramento. Finita la guerra, Ucelli tornò a essere il visionario di un tempo fondando, negli anni Cinquanta, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica «Leonardo da Vinci» di Milano, progetto che aveva caparbiamente inseguito tra le due guerre con il benestare di Guglielmo Marconi. Questa è la storia di una coppia speciale, che comincia da un ex convento in via Cappuccio, nel cuore di Milano.
Casanova
Alessandro Marzo Magno
Laterza
In libreria il 10 novembre
Dalla penna vivacissima di un attento conoscitore della storia veneziana, la biografia di un figlio illustre della Serenissima, Giacomo Casanova. Protagonista indiscusso del Settecento europeo, nei 73 anni della sua vita visita per 213 volte un centinaio di città e cittadine, da Madrid a Pietroburgo, da Londra a Costantinopoli; incontra ben dodici sovrani regnanti e cita nel suo libro Histoire de ma vie duemila persone, tra le quali duecento tra attori, attrici e musicisti. Finisce nelle celle di cinque diverse carceri ed evade rocambolescamente da una, quella dei piombi a Venezia. Gioca d’azzardo (spesso barando) e ama il buon cibo: nelle sue pagine nomina 22 giochi e 120 diversi piatti. Nel libro si racconta di teatro, di spionaggio, di massoneria e di magia. Si ricostruiscono gli incontri con i personaggi più famosi dell’epoca: da Voltaire a Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart. E si parla anche di donne, naturalmente.
Le figlie di Cartagine
Andrea Oliverio
AltreVoci
In libreria il 10 novembre
Mare Mediterraneo, 264 a.C.
La prima guerra punica è alle porte. Cosa hanno in comune Elissa, una cartaginese venduta come schiava a Siracusa, e Atilia, una giovane romana destinata a unirsi al culto di Vesta?
A loro insaputa, il destino delle due donne è legato a doppio filo, entrambe sono figlie dello stesso segreto che solo il liberto Satrico conosce.
Elissa, promessa sposa di Amilcare Barca, un uomo che nemmeno ama, dovrà sopravvivere per non essere travolta dagli eventi innescati dal conflitto tra Roma e Cartagine.
Nel frattempo, Atilia, promessa sposa di Vesta, dovrà districarsi tra gli intrighi di una Roma pericolosa e le mire ambiziose dei Cornelii.
Riusciranno a sfuggire ai mille pericoli che gli dèi hanno messo sulla loro strada? E soprattutto, riusciranno a svelare il segreto che le ha sempre legate, anche quando il vasto mare Mediterraneo sembrava dividerle irrimediabilmente?
Final Witness. Un’indagine nella Cina del 1200
Wang Hongjia
Mondadori
In libreria il 14 novembre
Nella Cina del 1200, mentre l’Impero Song sta crollando sotto il peso della corruzione interna e delle invasioni dei mongoli, Song Ci si accinge a diventare un alto funzionario statale. Ha superato brillantemente gli esami per il servizio imperiale, ma non potrà assumere alcun incarico perché, poco dopo, il padre si ammala e muore; Song Ci trascorre così un anno di lutto nel villaggio natale, dove si dedica allo studio. Ma quando attorno a lui vengono commessi omicidi, prepotenze, brutalità, capisce quale sarà la sua missione: c’è un disperato bisogno di giustizia a cui le autorità non sanno rispondere, paralizzate dalla burocrazia e minate dalla corruzione. E una giustizia autentica può nascere solo da una disamina oggettiva e distaccata, scientifica, dei fatti. È così che Song Ci intraprende il suo cammino di detective e patologo ante litteram occupandosi di omicidi e autopsie, soprusi ed errori giudiziari. Unendo alle nozioni apprese dai libri l’osservazione diretta delle tracce e degli indizi, perfeziona un metodo di indagine che gli assicura un ruolo pionieristico come analista della scena del crimine. Ma basteranno le sue doti investigative a salvare un mondo ridotto allo sfascio?
In nome dell’imperatore
Fausta Garavini
La Nave di Teseo
In libreria il 14 novembre
Prima metà dell’Ottocento, il lombardo-veneto appartiene all’Austria e a Trento un giudice dal cuore italiano, Antonio Salvotti, si trova a istruire i processi contro i patrioti che lottano per l’indipendenza dell’Italia dall’impero di Vienna. Davanti a Salvotti passano giovani carbonari e illustri prigionieri come Silvio Pellico, Piero Maroncelli e Federico Confalonieri: i ribelli sono molto diversi dall’immaginario eroico che la storia ci ha consegnato. Disorganizzati, pentiti, si accusano e mostrano le loro debolezze nelle lettere scritte al giudice che li ha condannati, per ringraziarlo della correttezza dimostrata. “In nome dell’imperatore” è la storia di un uomo calunniato e di un magistrato presentato dai libri di scuola come aguzzino, una storia completamente stravolta dalla retorica risorgimentale che trova giustizia nella scrittura di Fausta Garavini.
Diva
Daisy Goodwin
Sonzogno
In libreria il 14 novembre
Quando incontra il suo destino, Maria Callas è un’adolescente goffa e impulsiva che prende lezioni di canto al conservatorio di Atene. Ancora non lo sa, eppure nel giro di dieci anni diventerà la voce più celebrata al mondo. Ma non è solo per consacrarsi all’arte che vive la sua anima. Per Maria, vita e teatro sono una cosa sola, e dentro di lei brucia lo stesso fuoco delle eroine che incarna sul palco: Norma, Violetta, Amina e le altre protagoniste delle opere in cui brilla con la sua voce unica, capace di incantare la folla. Nel corso della sua sensazionale esistenza, tutto – dal tormentato rapporto con la madre a quello ambivalente con il marito, fino alla passione travolgente per l’armatore greco Aristotele Onassis – è tassello di un racconto epico, fatto di ambizione, desiderio e amore. Il dramma di una delle stelle più grandi e tragiche del Novecento, ma anche una Maria inedita, intima, piena di sentimento e fragilità.
Artemisia
Anna Banti
Mondadori
In libreria il 14 novembre
Con il suo libro Anna Banti fonda il mito di Artemisia e ci consegna uno straordinario romanzo modernista, una delle opere più significative del Novecento.
Nella primavera 1944 Anna Banti ha quasi ultimato il suo racconto biografico dedicato all’artista seicentesca Artemisia Gentileschi, ma in agosto il manoscritto va distrutto nei bombardamenti tedeschi su Firenze. Con «ostinazione accorata» la scrittrice torna allora al suo personaggio, «pittrice valentissima» ma soprattutto «una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale e a una parità di spirito fra i due sessi». Il risultato è Artemisia : un libro di forti emozioni, chiaroscuri e identità nascoste, proprio come la pittura caravaggesca di Artemisia. Un dialogo tra due donne – l’autrice e la sua protagonista – che, a distanza di trecento anni, si parlano, si ascoltano, si raggiungono. Le voci si intrecciano: la narratrice rievoca gli eventi bellici, la pittrice narra le proprie vicende, a partire dal celebre processo in cui accusò il suo stupratore, fino ai successi come artista e maestra di pittura e allo scandaloso viaggio nell’eretica Inghilterra.
La Santuzza è una rosa
Giuseppina Torregrossa
Feltrinelli
In libreria il 14 novembre
A 400 anni circa dalla peste del 1624, un romanzo vivacissimo e pieno di ironia, dove Palermo diventa il centro di macchinazioni ordite da Nord a Sud, da Anversa a Roma, e dove si mescolano spiritualità, peste, potere, politica. E l’arte di Van Dyck, Rubens e Sofonisba Anguissola.
Nel 1624 la peste si prende la città di Palermo. È in quell’occasione che nasce il dipinto di van Dyck in cui santa Rosalia intercede per la fine della pestilenza. Ed è proprio quello il momento in cui anche l’agiografia della Santuzza si consolida, scoprendola diretta discendente di Carlo Magno. La storia del dipinto, dell’ambizioso ritrattista, di Palermo e della sua Santuzza trova in queste pagine un vivido e divertito ritratto per mano delle pennellate sicure e sapide di una Giuseppina Torregrossa in parte inedita. “In vista di un mio viaggio a New York,” scrive l’autrice, “per raggiungere mia figlia e le mie due nipotine, mi sono messa a studiare e ho scoperto che il più grande ritrattista del Seicento aveva soggiornato a Palermo durante la peste, e aveva assistito indirettamente al ritrovamento dei resti di Rosalia sul Monte Pellegrino. Dunque il quadro di van Dyck che dipinge santa Rosalia sembrerebbe frutto del caso o di una suggestione del pittore, che era rimasto in quarantena a Palermo per via della peste. Ma presto ho scoperto che c’era ben altro, e la testa mi diceva che dietro a quel dipinto ci doveva essere un piccolo intrigo… Questa storia nasce dalla rilettura di alcuni documenti e dalla mia inventiva. Non ho stravolto le notizie storiche: quelli sono fatti e i fatti sono fatti. Van Dyck ha dipinto santa Rosalia, e questo è un fatto. Ma il resto, cioè l’intrigo che ruota attorno al quadro e che mi sono divertita a costruire, è solo frutto della mia fantasia.”
I Medici
Alexandre Dumas
A cura di Viviana Carpifave
Mondadori
In libreria il 14 novembre
Questa documentatissima narrazione, ricca di ironia e di tinte gotiche, anticipa lo stile dei romanzi maggiori di Dumas, restituendo verità umana non meno che storica a una famiglia luminosa quanto sulfurea.
Lorenzo intuì che Firenze fremeva di desiderio, che era pronta a vendersi come una cortigiana. Due regine alla Francia, tre Papi alla cristianità, monumenti a Firenze, arte e cultura al mondo intero: questo il lascito dei Medici, principi ricchi e potenti, grandi mecenati. Da Cosimo il Vecchio all’inizio del Quattrocento, fino alla morte dell’ultimo discendente, Gian Gastone, nel 1737, è indelebile il segno che i Medici hanno lasciato nel loro tempo e nell’immaginario europeo. La loro è una storia costellata di lusso e bellezza, ma anche di rivolte, esili, assassini, tradimenti, giochi di potere e amori violenti; una storia che non poteva non affascinare un romanziere come Dumas.
Pompei. La città incantata
Gabriel Zuchtriegel
Feltrinelli
In libreria il 14 novembre
Ogni giorno Gabriel Zuchtriegel passeggia per i vicoli dell’antica città di Pompei, distrutta e sepolta viva in meno di due giorni nel 79 d.C. Sopralluoghi, scavi, progetti di restauro e di accessibilità lo portano a contatto con la fragilità di un sito unico al mondo, con la bellezza dell’arte antica e con la caducità della vita umana. Di fronte ai calchi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio, ma anche alla scultura di un bambino pescatore dormiente che gli ricorda suo figlio, si pone la domanda: “Cosa c’entra con noi Pompei? Che ha da dirci l’antico oggi?”. Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico, conduce i lettori in un viaggio attraverso i secoli in una città incantata, dove magicamente si mescolano passato e presente. Un viaggio fatto di scoperte, dai primi scavi settecenteschi fino ai ritrovamenti più recenti, che gettano nuova luce sulla vita degli schiavi e dei poveri nella città e nel suo territorio. L’autore ripercorre la storia dell’archeologia moderna, intrinsecamente legata a quella di Pompei, che in principio si interessa quasi esclusivamente delle opere d’arte estratte dal suolo, per poi scoprire man mano che il vero tesoro tramandatoci dalle ceneri del Vesuvio comprende molto di più: antichi rituali, culti misterici, trasgressioni ed erotismo, la storia sociale e culturale di una civiltà, le sue ossessioni e speranze. Temi che sono strettamente intrecciati con il nostro presente e con la biografia di ciascuno di noi, come Zuchtriegel dimostra parlando anche delle sue esperienze personali e professionali, senza omettere dubbi e difficoltà incontrate durante un percorso che lo ha portato da un piccolo paese nella Germania del Sud al sito archeologico più famoso del mondo.
Il sangue dei figli. Le indagini di Boretti e Orlandini
Giovanna Barbieri
Disponibile dal 15 novembre
Due piani temporali intrecciati: la battaglia d’agosto nel 1944, a Firenze, e i mondiali di calcio del 1982.
Due efferati omicidi da risolvere nel bel mezzo dei mondiali di calcio.
Un uomo colto e imperturbabile.
Una donna vivace e femminista.
Due ispettori dai caratteri molto diversi.
Due ex partigiani simpatici e dalla buona memoria.
Delitto a Dogali
Daniele Cellamare
Les Flaners
In libreria il 17 novembre
Quando nel mese di febbraio del 1885 sbarcano a Massaua, un piccolo e sconosciuto porticciolo della costa eritrea sul Mar Rosso, i soldati italiani sono ancora allo scuro delle mire espansionistiche della politica nazionale. Roma ambisce a conquistare l’immenso territorio etiope e mentre fra proclami, giochi diplomatici internazionali, discutibili decisioni del governo ed eroici combattimenti, la fondazione della prima colonia italiana in terra d’Africa prende corpo, in una dimora abbandonata sulla strada per Dogali si consuma un delitto efferato: con una coltellata al cuore viene assassinato un sacerdote. Si tratta di tensioni religiose o dietro l’omicidio si nasconde altro? Sarà incaricato di scoprirlo un giovane capitano del Regio Esercito, che pur brillando per iniziativa non è di certo un investigatore di professione: commetterà infatti innumerevoli errori e disattenzioni, ma cercherà comunque di portare a termine le indagini. E intanto, tra le anse dimenticate del Tigrè, le truppe italiane subiranno una serie di terribili sconfitte fino al culmine del massacro di Adua, che segnerà la caduta del governo Crispi e la fine della prima epopea coloniale italiana.
Storia segreta dell’antica Grecia
Fiorella Fiocca
Newton Compton
In libreria il 17 novembre
L’importanza della Grecia antica nello sviluppo della cultura mondiale è ben nota a tutti. Dall’arte alla letteratura, dalla politica alla storia militare, sono innumerevoli gli ambiti in cui i popoli greci hanno lasciato un’impronta indelebile. E proprio per questo, per quanto si possa studiarla, la storia greca riesce sempre a stupire con qualche perla nascosta.
Fiorella Fiocca ripercorre le tappe dello sviluppo della cultura ellenica, dalle prime civiltà minoiche che abitarono Creta fino alla conquista della Grecia da parte di Roma.
La rivalità tra Atene e Sparta, il secolo dei tiranni, la nascita e il declino dell’Egitto ellenistico, le conquiste di Alessandro Magno e molto altro: un viaggio straordinario alla scoperta di tutti gli aspetti di una delle civiltà più importanti della Storia.
Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi
Maurizio De Giovanni
Einaudi
In libreria il 21 novembre
1939. L’Italia si prepara a vivere l’ultimo Natale di pace, ma un omicidio squassa il ventre della città.
Quanta solitudine che c’è. In Europa la guerra è cominciata, eppure da noi qualcuno si illude ancora che sia possibile tenerla fuori della porta. E poi sta arrivando la più bella delle feste, quella dove si mangia, si beve, ci si abbraccia, quella in cui ci si scambiano doni con le persone care; non bisogna avere pensieri tristi. La solitudine, però, la solitudine vera, è difficile da scacciare. Puoi essere solo perfino se stai in mezzo alla gente, se hai una famiglia, degli amici. Soprattutto puoi essere solo se decidono che sei diverso, magari perché non sai parlare, o perché ami persone del tuo stesso sesso. O perché, dicono, sei di un’altra razza. Anche Erminia Cascetta era diversa, a modo suo. Aveva troppa voglia di vivere, perciò l’hanno uccisa. In questo tempo che accelera verso l’abisso, spetta al commissario Ricciardi e al brigadiere Maione scoprire chi è stato. La chiave di tutto, però, è sempre la solitudine. Che, a volte nemmeno lo sappiamo, ci siede accanto.
La profumeria dei sogni
Charlotte Jacobi
Tre60
In libreria il 21 novembre
Amburgo, 1929. Da quando Hertha e Lucie hanno ereditato da Anna e Marie Carstens, le intraprendenti «sorelle Douglas», la più prestigiosa profumeria della città, molte cose sono cambiate. Da abili venditrici di fragranze e cosmetici, le ragazze sono diventate grandi esperte del settore, e anche la loro vita è cambiata. Lucie ha trovato finalmente l’amore e Hertha è diventata mamma per la seconda volta. Ciò che invece non è cambiato è l’entusiasmo per il loro lavoro, a cui si dedicano con passione e determinazione. Ma quando l’ondata di nazionalismo travolge il loro Paese con misure sempre più miopi e restrittive e le condizioni economiche internazionali iniziano a influenzare la vita delle persone, diversi ostacoli si contrappongono alla riuscita del loro progetto. Hertha e Lucie tuttavia non si perdono d’animo, continuando a ricercare novità dall’estero, non solo per consolidare il loro successo in Germania, ma per riuscire, un giorno, a trasformare la loro «profumeria dei sogni» in una grande e importante realtà internazionale, e diffondere la magia dei profumi in tutto il mondo.
La spia del faraone
Christian Jacq
Tre60
In libreria il 21 novembre
Colto, perspicace e coraggioso, il giovane Sinuhe gode di molto credito alla corte del faraone Amenemhat, al punto che il sovrano lo nomina capo dei servizi segreti, un ruolo di prestigio e di grande responsabilità. Ma quando un gruppo di ribelli tenta di fare irruzione nel palazzo reale, Amenemhat capisce che l’istituzione faraonica è in serio pericolo e decide di affidare a Sinuhe una missione di massima segretezza: insinuarsi tra le popolazioni straniere e intercettare il Nemico che sta tramando nell’ombra contro l’Egitto. Si tratta di un’operazione rischiosissima, tanto più che subito dopo la partenza di Sinuhe, l’anziano sovrano viene avvelenato e il giovane è accusato di essere il responsabile della sua morte. Pertanto, sotto la guida del nuovo faraone Sesostri, l’Egitto si mobilita per dare la caccia al presunto assassino, ma per fortuna non tutti credono nella sua colpevolezza. Grazie all’amore di una donna straordinaria e al sostegno del Vecchio, l’intendente di corte che ha cresciuto il giovane e che crede fermamente nella sua innocenza, riuscirà Sinuhe a portare a termine la sua missione segreta e a far emergere la verità, prima che sia troppo tardi?
La pasticciera di mezzanotte (manca cover)
Desy Icardi
Fazi
In libreria il 21 novembre
Nel 1917, in pieno conflitto mondiale, la città di Torino è travolta dalla “rivolta del pane”. In queste giornate difficili e tormentate, l’avvocato Ferro, già rifiutato dall’esercito per la sua conformazione fisica, decide di offrirsi volontario per aiutare le famiglie affiancando le numerose dame di carità che si adoperano per poveri e malati. È così che incontra nuovamente Iolanda, una donna conosciuta anni prima, che la sua famiglia avrebbe tanto desiderato fargli sposare. Iolanda è una donna aristocratica, cresciuta in un ambiente che ha sempre glorificato il passato e i privilegi delle classi più agiate e anche l’avvocato Ferro l’ha sempre vista così fin dai tempi del loro auspicato fidanzamento. Ben presto, tuttavia, l’uomo sarà costretto a ricredersi. Durante i difficili anni della guerra, quando le donne dei ceti sociali più bassi vengono chiamate a lavorare come operaie nelle industrie belliche, le signore benestanti devono imparare ad arrangiarsi: anche Iolanda, così, si troverà per la prima volta obbligata a cucinare, scoprendo però una parte segreta di sé che la cambierà per sempre. Il sapore del cibo, infatti, pian piano si trasforma in ricordo, nostalgia di tempi migliori fino a diventare sinonimo di pace e normalità: proprio grazie al cibo, Iolanda si riconcilierà con il proprio passato e con i fantasmi della sua famiglia che spesso tornavano a tormentarla.
Napoleone
Andrea Frediani
Newton Compton
In libreria il 21 novembre
Imperatore, conquistatore e straordinario condottiero: l’epica ascesa e la caduta di un uomo destinato alla grandezza Una vita rocambolesca, straordinaria, eternamente in bilico tra passione e guerra, quella di Napoleone Bonaparte. La sua leggenda nasce e cresce impetuosa, irrompendo sulla scena europea con un’irruenza che sconvolge i vecchi assetti e annuncia un’era di libertà, in un continuo azzardo dalle cadenze di un thriller. Quando a Waterloo un messaggero gli annuncia la comparsa dei prussiani sul fianco, mentre sta per attaccare le truppe di Wellington di fronte, l’imperatore ripensa a tutte le volte in cui ha sfidato il destino, trasformando una sconfitta in una vittoria, un fallimento in un successo, una delusione in una gioia. Come a Marengo, dove il suo generale Desaix arriva proprio quando lui sta per abbandonare da sconfitto il campo e gli dice «Questa battaglia è persa, ma abbiamo ancora il tempo per vincerne un’altra». O in Russia, quando ormai circondato dalle forze dello zar, riesce a svincolarsi passando il ponte della Beresina. O con l’amatissima Giuseppina, di cui riesce a vincere l’iniziale indifferenza, creando un legame intenso e profondo che si mantiene tale oltre il divorzio per la ragion di Stato. Anche a Waterloo, Napoleone ha un asso nella manica: il maresciallo Grouchy, su cui conta per scongiurare la minaccia prussiana. Decide quindi di passare comunque all’azione, certo che il suo subalterno arriverà in tempo. Anche la sua ultima battaglia ha i tratti del mito.
La nave fantasma
Kate Moss
Newton Compton
In libreria il 21 novembre
Francia, XVII secolo.
Louise, che da anni vive con i nonni materni a seguito della morte dei genitori, sta per entrare in possesso della cospicua eredità del padre, con la quale intende comprare una nave e darsi al commercio. Ma i suoi progetti rischiano di non realizzarsi, perché corre voce che suo padre avesse un altro figlio, che potrebbe reclamare per sé l’eredità.
Nello stesso periodo, la giovane Gilles viene costretta dalla madre a fingersi un maschio per entrare nelle grazie dello zio, un ricco mercante di vini, e farsi nominare erede della sua fortuna. Quando però l’uomo muore in circostanze tragiche, la ragazza si ritrova a poter contare solo su sé stessa… e su Louise, che decide di prenderla sotto la sua ala.
Assieme ai marinai della Old Moon, la nave di Louise, le due donne si imbarcheranno in un’impresa che tra varie traversie le porterà a dare la caccia alle navi pirata che rapiscono uomini da vendere come schiavi in giro per il mondo. Mentre l’intesa tra loro si fa sempre più profonda, scopriranno che i pirati non sono il pericolo maggiore che le aspetta…
Il babbo di Pinocchio
Paolo Ciampi
Arkadia
In libreria il 24 novembre
Paolo Ciampi racconta una storia affascinante e ai più sconosciuta, andando a rievocare vizi e virtù di un grande personaggio storico e letterario.
La conversione di Costantino
Renato Carlo Miradoli
La Vita Felice
In libreria a novembre
Imbattutosi per caso, fra i tavoli di un mercatino del libro usato, in un foglio in cui si cita una non meglio identificata fonte storica denominata Chronica Pisonum, l’autore e protagonista di questo romanzo viene coinvolto in una serie di eventi più grandi di sé e accetta l’invito a recarsi presso chi egli, mai e poi mai, avrebbe potuto incontrare, oppure solo sperato di farlo; e cioè, Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, il quale di lì a pochi mesi avrebbe compiuto lo storico gesto di abdicare, fatto unico e straordinario, e mai verificatosi dopo l’abdicazione di Gregorio XII nel 1414 al concilio di Costanza.
Ecco in nuce, la trama di un romanzo di un autore, che, ripercorrendo la genesi dei due precedenti capitoli della trilogia, Epistola a Tiberio e Janus della collera di Nerone, si trova a scrivere, in un terzo, la parola fine a un lungo processo di ricerca tra le fonti storiche. Egli cerca di ricostruire, disponendo della fonte fino ad oggi sconosciuta, la storia della presunta conversione dell’Imperatore Costantino, Imperatore che, a partire dalla battaglia di Ponte Milvio del 312 e poi dall’Editto di Milano del 313, e del Concilio di Nicea del 325 sarà considerato il fondatore dell’Impero Cristiano.
Ma la trama, cioè la realtà dei fatti narrati, è proprio questa?
Inoltre, la realtà, e ancor più la realtà storica sono conoscibili? E se lo è, essa è, poi, una volta studiata, approfondita, fatta propria, narrabile? Il quesito è forse il più ambizioso fra quelli che si può porre uno storico, il quale voglia proporre una versione dei fatti; e, studiando, confrontandosi con le fonti e con altri studiosi, nonché con autorità nel campo storiografico e filosofico, egli vanta il primato di chi, a ogni riga scritta, si chieda se il contenuto del proprio lavoro sarà mai, se non di beneficio, almeno l’oggetto dell’interesse di un qualche lettore. Senonché, nell’atto di farlo, un colpo di scena rimette tutto in discussione.
Cleopatra. Una donna
Aldo Schiavone
Einaudi
In libreria a novembre
Cleopatra ha dedicato la sua intera vita alla realizzazione di un progetto di straordinaria ambizione: spostare a Oriente l’asse politico e culturale dell’impero romano, e diventare ella stessa la garante di questo nuovo equilibrio, mettendo l’Egitto alla guida di un sistema di dominio organicamente integrato in quello romano, che sarebbe dovuto arrivare dal Nilo al regno dei Parti e oltre. Se un simile disegno fosse stato realizzato, la storia di Roma avrebbe preso un’altra direzione, e con essa, probabilmente, la storia d’Europa. L’aver concepito questa visione è la chiave del rapporto della regina con Cesare, e poi con Antonio: in apparenza subalterno nel primo caso; da leader incontrastata nel secondo. La vicenda di Cleopatra viene ricostruita illuminandone in presa diretta sette momenti cruciali, intorno ai quali è eseguito il montaggio dell’intero racconto: la notte prima della battaglia di Azio; l’incontro con Cesare, ad Alessandria, nell’autunno del 48; il giorno della morte di Cesare, trascorso dalla regina nella sua villa romana di Trastevere; il primo incontro con Antonio, a Tarso, in Cilicia, sulle rive del Cidno, in un giorno d’estate del 41; la ripresa dei rapporti con lui, nell’estate del 37, ad Antiochia; la giornata di Azio, il 2 settembre del 31; il colloquio con Ottaviano (Augusto) e il suicidio ad Alessandria, nel Palazzo dei Tolomei, fra l’8 e il 10 agosto del 30.
Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana
Melania G. Mazzucco
Einaudi
In libreria a novembre
Jacomo Tintoretto disegnava i protagonisti dei suoi enormi teleri un personaggio alla volta, sulla carta azzurra, con il carboncino: «non era interessato tanto all’anatomia, come un medico, quanto al gesto (e al suo effetto sul pubblico), come un regista e un attore. Perché una delle prime regole che gli avevano insegnato, o che aveva subito imparato da sé, è che la pittura deve “muovere” – dunque emozionare, turbare, coinvolgere. Poi, quando aveva trovato il gesto, trasferiva il personaggio sulla tela. Non “trascriveva” la pittura copiandola dalla natura o dall’arte, ma la “scriveva” come da un’immagine della mente, intravista in sogno, trovandola nel suo farsi – e solo nel farla la vedeva».
Pittore immenso, artista inquieto e geniale, uomo dalla vita piena di chiaroscuri quanto le sue opere – colto e popolare, libero e devoto, eccentrico e spregiudicato –, Tintoretto emerge dalle pagine di Melania Mazzucco come i suoi personaggi affiorano dall’ombra dei suoi immensi teleri sparsi nelle chiese di Venezia o nei quadri appesi nei musei di tutto il mondo: enigmatico, umano, complesso, guizzante di vita, figlio del suo tempo eppure modernissimo regista di corpi, di luci, di emozioni.
Jacomo Tintoretto & i suoi figli, che qui si presenta in una nuova edizione, è uno degli oggetti letterari piú affascinanti e originali della produzione italiana degli ultimi anni: accuratissima e fedele biografia, la prima importante apparsa in Italia del pittore veneto, precipitato di una raccolta di materiali durata piú di dieci anni, grandioso affresco storico brulicante di personaggi – Tintoretto ovviamente, ma anche i figli, il padre, la moglie e tanti altri –, ritratto di una città, Venezia, fin nelle sue rughe piú intime, narrazione che ricorre a stili e registri diversi per raggiungere il suo obiettivo: erigere un monumento al «piú terribile cervello che abbia avuto mai la pittura».
Sul tetto c’è Mendelssohn
Jiří Weil
Einaudi
In libreria a novembre
In questo romanzo corale ambientato nella Praga occupata dai tedeschi ironia e tragedia si intrecciano con uno stile originalissimo, apprezzato da Philip Roth che considerava Weil un grandissimo scrittore. L’episodio che dà il titolo al libro è quello in cui Heydrich ordina di rimuovere la statua di Mendelssohn dal tetto del Conservatorio. Ma l’impiegato del Comune, aspirante SS, non sa la storia della musica e pensa di buttar giú la statua col naso piú grosso. Che è Wagner…
Ma non mancano episodi ben piú drammatici, alcuni strazianti. In tutti i racconti del libro si respira un’atmosfera assurda, in cui si può morire per futili motivi o ci si può salvare per un colpo di fortuna.
Tutto è aleatorio e slegato da ogni logica.
E il povero “Delitto a Dogali” edito da Les Flaneurs Edioni e in uscita il 17 novembre?