Curiosità Viaggio nella storia

Come mai Pisa era Repubblica marinara se non ha il mare?

Il nostro mese storico ci sta facendo addentrare in Genova, una delle Repubbliche marinare insieme ad Amalfi, Venezia e Pisa.
Pisa? Ma se non ha il mare, come poteva essere una Repubblica marinara? C’è mica il porto?

Eppure, sappiamo dai libri di storia che proprio la città toscana graeggiava con le altre per controllare le rotte commerciale del Mediterraneo.

Quello che forse non tutti sanno è che Pisa, all’epoca, era molto più vicina al mare, anzi, in epoca etrusca e romana ci affacciava proprio!

Pur se non ci sono tracce archeologiche o documenti che attestino con certezza come era effettivamente conformata la costa e come si sia poi evoluta, sappiamo che già nel III-II secolo a.C. il cuore dell’odierna Pisa aveva almeno un porto. E questo perché il centro abitato si trovava alla confluenza dei fiumi Arno e Serchio, i quali, nel tempo, hanno trasportato a valle sabbia, ciottoli e altri tipi di detriti che sono andati accumulandosi sempre più, creando una nuova terraferma e facendo avanzare la linea di costa verso il mare.

Porto pisano – Pianta dell’ingegner Tommasi

Nell’area lagunare che si era così formata, si svilupparono diversi approdi e attracchi, inizialmente direttamente sul mare e poi, via via che la linea di costa avanzava, lungo il corso dei fiumi Serchio e Arno. I principali approdi antichi probabilmente furono tre: a nord, il porto delle Conche; alla foce dell’Arno, il porto di San Piero a Grado e infine il cosiddetto Portus Pisanus.

Fu proprio quest’ultimo a determinare il successo di Pisa come repubblica marinara nel Medioevo. E con il successo economico la città poté fortificare ulteriormente le strutture portuali e di migliorarle, nonché di mettere in atto una continua opera di manutenzione per evitare che il porto si interrasse. Più cresceva la potenza commerciale di Pisa, più si scontrava con le altre potenze commerciali marinare, in particolare con Genova.

Battaglia di Meloria – 1284

Le due repubbliche si scontrarono nel 1284 nella famosa battaglia navale di Meloria in cui Pisa ebbe la peggio. Il suo porto fu distrutto, poi ricostruito (quello Pisano) ma nel frattempo Genova aveva acquisito una posizione dominante nel Tirreno, le entrate commerciali si ridussero e con esse anche le opere di fortificazione, per cui la città lasciò lentamente morire il suo porto che finì per insabbiarsi parzialmente e divenire un’area acquitrinosa inutilizzabile, bonificata solo nel XIX secolo.

Che ne pensi di questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.