Trama
Un commando ruba un antico manoscritto dall’archivio della Biblioteca Vaticana: un Vangelo. La chiesa franerebbe sotto la verità di quel Vangelo, per questo il papa incarica Tommaso Santini, il “Risolutore“, di recuperare il manoscritto a tutti i costi. Santini si scontrerà con un nemico millenario della chiesa, un’organizzazione spietata e potente denominata “Il Crepuscolo”.
Recensione a cura di Sabrina De Bastiani
“Il quinto Vangelo” di Carlo Santi prende le mosse e ruota storicamente intorno al cosiddetto Vangelo di Maria Maddalena, che, anziché perduto nella notte dei tempi, l’Autore immagina come conservato in gran segreto nella Biblioteca Vaticana.
Facile intuire come la diffusione di questo testo, semplificando, per la figura centrale e decisionale che della donna da, per mezzo della volontà di Gesù Cristo, sia potenzialmente deflagrante per la struttura e le fondamenta della Chiesa cattolica come la conosciamo e particolarmente delle intrinseche gerarchie.
È sul concretizzarsi di questo pericolo che si snoda il thriller di Carlo Santi. I tre custodi che si frappongono tra i trafugatori, un’organizzazione che si nomina “Il crepuscolo”, ed il Vangelo, vengono uccisi in sequenza, ed il testo rubato.
Le indagini inevitabilmente si sviluppano su due piani: da un lato la polizia italiana che opera per far luce sulle morti (e altre ne seguiranno) ma è all’oscuro dell’esistenza e quindi del furto del Vangelo; dall’altro un organismo riservato della Santa sede, con a capo il protagonista, Tommaso Santini, che indaga per recuperare il manoscritto per far sì che non trapeli nulla. Mi fermo qui. Nel raccontare la trama. Perché da questo punto in poi è bello leggere il libro scoprendo passo passo colpi di scena e cambiamenti di fronte anche geografici. Inoltre, perché vorrei parlare delle impressioni e suggestioni che mi ha mosso questa lettura. Intanto, di assoluta presa e indiscutibile è a mio avviso il fascino di un thriller ambientato nella roccaforte della Santa Sede che tutti conosciamo e che, di fatto, non conosceremo mai. Poche cose sono più affascinanti dei misteri custoditi nei testi conservati nella biblioteca vaticana, testi inaccessibili, segreti, che non riguardano pianeti sconosciuti e forme aliene, ma la nostra storia, le nostre radici. Addentrarsi in questo mondo, anche solo attraverso le pagine di un libro, non può che avvincere.
L’atmosfera è affine a Il Conclave di Robert Harris e maggiormente ad Angeli e Demoni di Dan Brown. Tommaso Santini, il protagonista, ha l’ironia e il dinamismo (pure il fascino) del Robert Langdon di Brown, pur mantenendo una sua cifra di originalità e fresca novità che ne fa un personaggio azzeccato, credibile e con una sua precisa identità.
La figura femminile che lo affianca, il magistrato Sonia Casoni risulta centrata, credibile e mai caricaturale. Nessuno dei protagonisti è altresì esente da cliché, ma gli elementi che diventano cliché lo diventano proprio in quanto funzionano, e dunque ben vengano perché il romanzo scorre, ha un bel respiro, cattura e mantiene costante l’attenzione. La cifra ironica non manca ed è sapientemente dosata. Carlo Santi calibra bene i colpi di scena e tramite una scrittura sicura e scorrevole invoglia alla lettura e anche ad approfondire successivamente le tematiche trattate.
Lunghezza stampa: 444
Editore: CIESSE Edizioni; 2 edizione (22 settembre 2012)
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Lingua: Italiano
ASIN: B004FN24RU
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