Viaggio nella storia

Movimenti Ereticali – I CATARI

I Catari praticano un rigido ascetismo e aderiscono alla dottrina dualistica, ereditata dal Manicheismo, credono, quindi, nel conflitto fra il mondo spirituale, creato da Dio, e quello materiale, opera di Satana. Per i catari radicali, il mondo era opera di satana, che aveva imprigionato nei corpi le anime degli angeli caduti. La lotta tra bene e male coinvolgeva tutti e sola via di salvezza era liberarsi dalla materia attraverso opera di purificazione e i casi estremi, l’autodistruzione. I più perfetti erano quanti, lasciatisi morire di fame, segnavano la vittoria estrema dello spirito sul corpo. Il catarismo non si proietta su ideali pauperistici-evangelici, ma su presupposti dottrinali; è proprio questo l’aspetto che lo diversifica dagli altri movimenti eretici. Proprio nelle regioni più evolute nel tempo esso ebbe uno sviluppo eccezionale. Infatti l’eresia apparve nell’Italia settentrionale nel XII secolo con le comunità di Desenzano, Mantova e Concorezzo, ma si diffuse particolarmente in Francia meridionale (Provenza), dove gli aderenti al movimento sono chiamati Albigesi dalla città francese di Albi. Quando venne individuata, l’eresia catara si era già diffusa in tutti gli strati sociali e si era organizzata gerarchicamente. Alla fine del XIV secolo i Catari erano quasi scomparsi, in seguito alla sanguinosa crociata contro gli albigesi, all’azione di Francescani e Domenicani e a quella dell’Inquisizione. Inoltre venne decretata la pena capitale sia dal papa che dall’imperatore. Della letteratura catara restano il rituale latino e provenzale ed il Libro dei due Principi. La crociata contro gli Albigesi fu indotta da Papa Innocenzo III tra il 1208 e il 1209: in questo modo la corona francese si assicurò il controllo su tutta la Francia.       La teologia catara tratta da Il segreto della terza Luna di Claudio Terzaroli
L’ideologia religiosa dei Catari può riassumersi in tredici punti essenziali: 1) I Catari avevano una visione dualistica di impronta manichea, ripresa anche dalle prime sette gnostiche del II secolo d.C.: Bene identificato con il Regno della Luce – Male identificato con il Regno delle Tenebre, il primo creato dal Dio del Nuovo Testamento mentre il secondo dal Dio della Genesi (il Dio malvagio). 2) Il Regno della Luce è opera del Dio del Nuovo Testamento, il Dio misericordioso, compassionevole. In esso risiedono le anime e gli spiriti (nella concezione catara, che si rifà alla psicologia neo-platonica, l’Uomo è formato da 3 elementi: il corpo, l’anima e lo spirito). 3) Il Regno delle Tenebre è invece opera del Demonio identificato con il Dio Demiurgo, il Dio della Genesi, Creatore dell’Universo e di tutte le Cose visibili. Il Demonio, il Mondo e la carne sono i nemici dell’umanità. 4) Gesù non è nato fisicamente dalla Vergine Maria ma è “adombrato” in lei. Di qui la negazione della sua nascita verginale. Gesù è puro spirito, un’emanazione divina (la “sephirah” della Cabala), un angelo inviato sulla Terra “per ricondurre nella diretta via gli smarriti fratelli”. Quindi il suo corpo è solo apparente, un mero rivestimento. 5) Gesù, essendo puro spirito, non è morto sulla croce. Sulla croce è venuto meno solo il suo aspetto esteriore (corpo). La resurrezione riguarda quindi lo spirito e non il corpo (negazione del dogma della “resurrezione della carne”). I Catari non amavano la croce. Quando entravano in chiesa, anziché farsi il segno della croce, si toccavano il naso, la barba e le orecchie dicendo fra sé “Aysi es le front et aysi es la barba et aysi la una aurelha et aysi l’autra”. 6) Gesù e i suoi discepoli erano venerati come un modello morale e spirituale. 7) I Catari avevano una forte avversione per ogni manifestazione sensibile della religione e della Chiesa (dogmi, immagini, riti, istituzioni). Forte critica a papa Silvestro (“Beatum Sylvestrum dicunt Antichristum fuisse…”) e alla Chiesa di Roma (“la nuova Babilonia”). 8) I Catari odiavano tutto ciò che era materiale e riconducibile al corpo, che imprigiona l’anima. Quindi erano contrari ai rapporti sessuali, che consentono al corpo di riprodursi, e al consumo sfrenato di cibi, che consentono al corpo di alimentarsi. I Perfetti, cioè gli uomini e le donne che sceglievano la vita ascetica, vivevano in celibato e non consumavano carne (vegetariani). Rigida morale dei costumi. 9) I Catari rifiutavano il dogma della “transustanziazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo” e della “resurrezione della carne”. “Corrotto il costume, fu guasta la dottrina e così furono proclamati dogmi gli errori più evidenti”. 10) Redenzione universale. 11) Perdono del nemico. 12) Il testo sacro ai Catari il Vangelo di Giovanni. 13) Il Sacramento più importante per la teologia catara era il “Consolamentum” (equivalente al Battesimo cristiano) con il quale si purificava l’anima del ricevente, sottraendola “all’impero del Demonio”. Poteva essere somministrato in due momenti diversi: nel momento in cui l’adulto (uomo o donna) che aspirava a seguire una vita ascetica si diceva ben preparato (senza “consolazione” non poteva diventare un Perfetto); in tutti gli altri casi prima della morte (senza “consolazione” l’anima del defunto era destinata a migrare in un’altra creatura vivente, umana od animale, finché non avesse trovato il corpo di “un buon cristiano”). Il Perfetto con l’imposizione delle mani sul capo impartiva all’iniziato o al moribondo una sorta di benedizione (la “consolazione”), e nel caso del moribondo questi non poteva più essere alimentato (ad eccezione dell’acqua) e toccato da mano femminile (stato di consacrazione detto “endura”).
     
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