Recensione a cura di Natascia Tieri
Cosa dire di questo libro? Molto! L’inizio è stato molto pesante e, vi dico la verità, stavo per abbandonare la lettura. Poi per fortuna sono arrivati Cimarosa e la moglie a farmi cambiare idea: con la loro simpatia e i loro dialoghi in un napoletano molto comprensibile la lettura è diventata divertente e piacevole. Grazie a loro ho continuato a leggere La regina della notte e pian piano la trama è diventata sempre più intrigante e piena di soprese, purtroppo non sempre piacevoli..
“«Ma chisto non è un convento» mormorò Cimarosa. Immerso tra i boschi e i cespugli della macchia mediterranea, il monastero pareva sgorgare dalla montagna. «Chista è ‘na reggia”» esclamò, con gli occhi sgranati.
«Madonninasanta!» gli fece eco a mezza voce Gaetana, che vinta dalla curiosità si era pure lei sporta dal finestrino.
«Priore stimatissimo, ma siete proprio sicuro che le donne non possono entrare neanche a dare una sbirciatina là dentro?» chiese la donna”.
Ci sono musicisti, diplomatici e regnanti ma soprattutto un burattinaio che ha saputo magistralmente cambiare il destino dell’Europa. Ho amato la simpatia di Cimarosa, ho odiato Caterina la Grande, mi sono sentita vicina a Mozart durante la sua disperazione causata dalla povertà e ho provato compassione per i re di Francia. Francesco Pasqualetti ha saputo magistralmente descrivere la malvagità di alcuni personaggi, le debolezze e le paure dei re di Francia, Mozart e del colonello Fersen e la simpatia di Cimosa.
“«Mio giovane amico, mio grande appassionato di storia antica, dimmi: la tua imperatrice ha qualche difetto?».
«Nessuno, mia zarina, nessuno» fece il giovane, ancora rannicchiato su se stesso.
«Il mio cuore di zarina ti ringrazia, piccolo caro. Eppure, tu ti sbagli.»
Zubov si sciolse da quella posizione di difesa «Impossibile, mia sovrana, impossibile, i miei occhi non sono capaci di vedere…»
«Infatti: quello che dici è corretto. Agli occhi degli altri sono perfetta. Il mio difetto sfugge perfino ai miei occhi. Il mio difetto è visibile unicamente al mio cuore… Eccolo confessato qui, per voi, piccolo amico: il mio cuore è perfettamente incapace di provare paura! Più volte l’ho cercata questa sensazione dentro di me.
Ho finito di provarla, talvolta, per sembrare normale. Invidiavo, perfino, chi era capace di assaporare un sentimento così sottile e raffinato. Oh sì, ho imparato così bene a fingere che nessuno si avvede del mio difetto.»”
Tra monasteri di clausura e feste sfrenate, tra viaggi che coprono tutta l’Europa scopriamo congiure per arrivare al potere, si pretende tutto, esagerando e uccidendo anche i propri figli. Uno stile di vita che non condivido ma che nella realtà è così.
“Solo un uomo fedele fino a quel punto poteva svolgere quella missione. Gli occhi di Razumovskij ardevano come le fiamme degli inferi. Ma Andrej non aveva sacrificato suo figlio per fedeltà alla zarina e alla Russia, non era questo che si trattava.
Aveva sacrificato il figlio alla sua sete di futuro.
Nella notte, tra i corridoi del palazzo si sparse la voce che una nera vendetta era stata consumata, dopo quindici anni d’attesa. E che una, ancora più grande, stava per compiersi sul mondo”.
Un ultimo appunto: i fatti narrati da questo romanzo sono veri, accaduti nel luogo, nel giorno e nell’ora indicati ma è pur sempre un romanzo. Come dice lo stesso Pasqualetti: “Si potrebbe dire che il come del racconto è frutto d’invenzione, mentre il cosa è sempre un fatto realmente accaduto”.
Trama
Il sogno di gloria di Caterina la Grande. La musica di Mozart e Cimarosa. La storia d’Europa è una profezia scritta col sangue. Vienna, 1792. Sull’Europa illuminata dalle idee della rivoluzione francese si allunga l’ombra di una donna diabolica, sublime e dal carisma irresistibile: Caterina II di Russia, la potente zarina che insieme all’imperatore Giuseppe II d’Austria sogna di riportare alla luce l’Impero romano d’Oriente. Un sogno ai limiti dell’immaginabile che Caterina la Grande, volitiva e spietata, è disposta a inseguire seminando il terrore e manipolando diplomatici e artisti come pedine su una scacchiera. Tra questi Domenico Cimarosa, compositore napoletano invitato a San Pietroburgo come musicista di corte, e il cinico conte Andrej Razumovskij. Così, mentre a Vienna il grande Mozart muore in circostanze misteriose, e a Parigi Luigi XVI e Maria Antonietta – imprigionati nella Torre dei templari – tentano di leggere l’oscuro presente attraverso le profezie di Nostradamus, un’inspiegabile serie di omicidi tinge di sangue il radioso futuro che sembrava attendere l’Europa, svelando una guerra occulta che non è quella scritta nei libri di storia… Dirigendo i suoi personaggi sul palcoscenico di un’Europa in fiamme, in questo esordio letterario Francesco Pasqualetti disegna l’affresco a tinte fosche di un’epoca, raccontandola come un melodramma in cui musica, politica e volontà di potenza ci aprono le stanze segrete dei suoi protagonisti: un thriller storico che mostra il volto nascosto di un’imperatrice e il suo piano diabolico per dominare il mondo.