Tempo d’estate, tempo di aperitivi all’aperto, tempo di… spritz!
Lo credevate anche voi moderno?
E invece è più antico di quanto si pensi. E come sempre ci sono due schieramenti di pensiero a contendersi il certificato di nascita dello spritz.
Nasce durante la dominazione austriaca nel lombardo-veneto tra fine ’700 e inizio ’800, quando i soldati asburgici iniziarono a fare la conoscenza dei vini veneti. Vini che, però, per i loro palati erano troppo “forti”, non sopportando i soldati l’elevato tasso alcolemico dei vini locali, per cui chiedevano agli osti di aggiungere un po’ di acqua nei loro bicchieri.
“Spritzen!”, esclamavano.
E subito l’oste allungava il vino con una spruzzata, per l’appunto, di acqua gassata.
Certo, questo è solo l’inizio della storia dello Spritz, mancava ancora un ingrediente basilare di quello come lo conosciamo noi oggi: il seltz!
E per questo si è dovuto attendere i primi anni del Novecento, con la diffusione dei sifoni per l’acqua di Seltz che diede quelle bollicine a una bevanda che, all’epoca, era costituita da vini fermi.
Lo Spritz così è completo e con la sua leggera gradazione alcolica, un retrogusto amarognolo e la frizzantezza che solletica la gola, diventa la bevanda prediletta soprattutto dalle donne durante gli eventi mondani.
Il cocktail come lo conosciamo oggi si completa poi del tutto negli anni Venti, quando si pensò di “macchiare” la miscela con un po’ di bitter.
C’è invece chi dice che la storia dello Spritz inizi sempre in Triveneto ma sia legata alla Repubblica Serenissima. Qui, infatti, gli arsenalotti, ovvero gli operai navali, circa cinque secoli fa, per sostentarsi dai ritmi faticosi di lavoro facevano merenda con un pasto sostanzioso, costituito da pane, o altro prodotto da forno, accompagnato con vino allungato con acqua frizzante. Chiaro che a molti di noi fa storcere la bocca questa pratica, ma qualcuno considera questa bevanda di acqua e vino un progenitore dello Spritz. E attenzione, perché pare che in alcune zone del Friuli se chiedete uno spritz ve lo servino proprio, e ancora, così.