Articolo a cura di Roberto Orsi
Manca poco oramai alla consueta notte del red carpet: abiti eleganti, star e bagni di folla per la cerimonia più attesa dal mondo del cinema: l’assegnazione degli Oscar.
E noi di TSD vogliamo portarvi ad assistere alla nascita di questo ambitissimo premio del cinema!
Era il 1927 quando gli esponenti dell’industria cinematografica degli USA (registi, autori, produttori, attori, ecc.) fondarono l’Accademia delle arti e della scienza del cinema (AMPAS), proponendo di istituire un premio annuale che celebrasse il miglior film, regista, attore e produttore, e che non fosse però costituito dalla solita coppa. 5 categorie, soltanto.
Per potersi qualificare, un film doveva uscire nella città californiana nei dodici mesi terminanti il 31 luglio dell’anno precedente. La regola cambiò nel 1934, quando si stabilì che la candidatura era valida per i film usciti nell’anno solare precedente a quello della competizione.
E fu così che due anni dopo, il 16 maggio 1929, a Los Angeles fece il suo debutto il premio cinematografico più prestigioso al mondo. L’Academy Award of Merit, meglio noto come Premio Oscar.
Ma se avessimo una macchina del tempo, e se impostassimo sul cruscotto 16 maggio 1929, verremmo catapulatati a una soiré che tutto sembrerebbe fuorché la prima in assoluto consegna degli Oscar!
La cerimonia era molto diversa da come la conosciamo oggi, anche perché erano tempi duri per l’America, segnata dalla Grande Depressione, una delle crisi economiche più buie della storia. Nonostante ciò, Hollywood vide nell’industria cinematografica uno strumento di propaganda per risollevare il morale del Paese.
E così, nella Blossom Room del Roosevelt Hotel di Hollywood, a una cena privata, davanti a poco più di 250 invitati, Douglas Fairbanks e Cecil deMille, i due presentatori della prima edizione degli Oscar, presero la parola, e consegnarono formalmente le prime statuette Oscar della Storia.
La cerimonia durò solamente 4 minuti e 22 secondi, i nomi dei vincitori si conoscevano già da qualche giorno e, tecnicamente, non è nemmeno la notte degli Oscar visto che i premi si chiamano semplicemente Academy Awards of Merit.
I commensali per assistere alla cerimonia avevano sborsato ben cinque dollari e non c’erano nemmeno abiti da capogiro, almeno a vedere il look di Janet Gaynor, vincitrice del primo Academy Award come migliore attrice: maglioncino, gonna midi e calzettoni. Moderna, ma alquanto informale per i canoni odierni.
Si assegnano un totale di 12 statuette più due premi speciali: uno a Charlie Chaplin, per aver interpretato, scritto, diretto e prodotto “The Circus”, e l’altro alla Warner Bros per aver prodotto “The Jazz Singer”, la prima pellicola con l’introduzione del sonoro e per questo esclusa dalle nomination per gli altri premi, riservati solo ai film muti.
Fu in quel 16 maggio 1929 che il produttore Louis B. Mayer, presidente della Academy of Motion Picture Arts and Sciences, consegnò alla Storia del mondo del cinema le chiavi di una cerimonia destinata a occupare spazio su cronache e tabloid di tutto il mondo.
E il nome Oscar da dove viene? Ci sono diverse leggende in proposito, la versione più accredidata vuole che Margaret Herrick, direttrice dell’Academy dal 1931, guardando la statuetta escalmò: “Assomiglia a mio zio Oscar”. Il nome Oscar dal 1939 è stato riconosciuto ufficialmente anche dall’Academy e così da allora quel premio è diventato per tutti il premio Oscar.
Quanto ci sia di vero in questo aneddoto non lo sapremo mai. Quel che è certo, invece, è che ancora oggi la statuetta viene fabbricata con le stesse dimensioni e caratteristiche di sempre: 33 cm di altezza per 3,5 kg di peso.
La statuetta
Quando Louis B. Mayer, insieme agli altri 35 fondatori dell’Academy, decise di istituire gli Awards of Merit si rese conto che bisognava creare questo premio anche fisicamente. Serviva un simbolo, un trofeo da consegnare ai vincitori. Così si rivolse a Cedric Gibbons, un altro dei fondatori dell’Academy, ma soprattutto direttore artistico e scenografo della Metro Goldwyn Mayer, la più grande casa di produzione hollywoodiana.
Cedric buttò giù uno schizzo e lo consegnò a George Stanley, un giovane scultore che si stava facendo le ossa a Los Angeles. Stanley modellò un blocco di bronzo seguendo il disegno di Gibbons e forgiò nel bronzo l’immagine di un cavaliere che regge una spada ergendosi su di una bobina di pellicola a cinque raggi.
Cinque come le categorie di lavoratori coinvolte nella prima edizione degli Academy Awards of Merit: attori, registi, produttori, tecnici e sceneggiatori.
La statuetta venne poi placcata in oro e riprodotta in 14 esemplari per la serata del 16 maggio 1929.
Per qualche anno resta di bronzo poi il bronzo viene rimpiazzato da una lega di peltro placcata tre volte con rame, argento e infine oro a 24 carati fino agli anni della Seconda Guerra Mondiale: quando tutto il metallo disponibile serviva a combattere i nazisti le statuette, per tre anni, vennero prodotte in gesso.
Ma i vincitori di quegli anni non dovettero accontentarsi di una statuetta di serie B perché, finita la guerra, l’Academy sostituì gli Oscar di gesso con quelli in oro.
Il valore attuale di una statuetta si aggira intorno ai 295 dollari. Siete rimasti delusi? Vi aspettavate di più?
Pensate però a rivenderla… sul mercato varrebbe molto molto di più. Ma non si può.
Eh sì perché un premio Oscar è per sempre!
Dal 1950, infatti, tutti coloro che concorrono per un Oscar devono firmare un contratto in base al quale i vincitori della statuetta non possono rivedenderla a terzi, e nel caso per un qualunque motivo volessero sbarazzarsene possono rivenderla agli organizzatori del premio stesso, che la ricomprano a prezzo nominale.
E prima del 1950? I trofei dal 1929 al 1950, quindi quelli delle prime 21 edizioni degli Oscar, sono vendibili e alcune sono state rivendute.
In una speciale classifica stilata in proposito, in cima alla classifica delle stauette rivendute, e al maggior prezzo, sapete quale c’è? Quella di “Via col vento” come miglior film, acquistata per la cifra di oltre 2 milioni da dollari da… Michael Jackson!
Curiosità
Il primo Oscar consegnato andò nelle mani di Emil Jannings, premiato come miglior attore per “Crepuscolo di gloria” e “Nel gorgo del peccato” (1929)
Walt Disney (cui TSD ha dedicato un articolo che potete trovare qui) è colui che ha vinto più statuette in assoluto: sono 26 in totale di cui 4 alla carriera. Il papà di Topolino detiene anche il primato di maggior numero di candidature, ben 59
La prima attrice afroamericana della Storia a vincere un premio Oscar è Hattie McDaniel come miglior attrice non protagonista per “Via col vento” nel 1939 in cui interpreta la grandissima Mami.
Alla cerimonia di premiazione, però, dovette sedere in una zona separata del teatro: le leggi razziali non risparmiavano neanche gli Oscar.
C’è anche chi ha vinto solo post mortem. È il caso di Sidney Howard (morto nel 1939) che si aggiudicò l’Oscar nel 1940 per la sceneggiatura di “Via col vento” (1939).
E c’è chi non l’ha mai vinto, come il regista Alfred Hitchcock o l’attrice Greta Garbo.
Altre statuette vendute? Neanche a dirlo: quella che Vivien Leigh ricevette come miglior attrice, sempre per “Via col vento”; quella di Clarke Gable, miglior attore protagonista, nel 1940, per il film “Accadde una notte”; ed è stato venduto anche l’oscar di Bett Davis, miglior attrice nel 1938, in Jezebel, quest’ultimo acquistato da Steven Spielberg che però poi lo donò generosamente all’Accademia stessa.