Una lista della spesa di un fantomatico Harris? Un catalogo di opere d’arte? la lista dei migliori parruccai?
Niente di tutto ciò!
La Harris’s List of Covent Garden Ladies (questo il nome completo) era a tutti gli effetti la guida alle migliori passeggiatrici di Londra in epoca georgiana. Pubblicata ogni anno a Natale, negli anni intercorsi tra il 1757 ed il 1795, il piccolo quaderno veniva stampato e diffuso da Covent Garden (era questo il luogo con maggior “traffico”) per poi propagarsi praticamente in tutta Londra. Venduta per due scellini e sei pence, sembrerebbe che fosse una lettura essenziale per i gentiluomini in visita di piacere a Londra.
L’autore della Harris’s List era probabilmente il poeta e ubriacone Samuel Derrick. Si dice che avesse stretto amicizia con Jack Harris (John Harrison), capo cameriere allo Shakespear’s Head Tavern, il quale aveva compilato un elenco di oltre 400 delle prostitute più famose di Londra che di fatto costituisce la base del libretto che potrebbe definire un po’ un decalogo hot della Londra georgiana.
Le prostitute che lavoravano intorno a Covent Garden venivano descritte nei loro vizi e nelle loro virtù, con anche complimenti o critiche. Sulle 120-150 prostitute se ne fornivano informazioni generiche su dove le si poteva trovare, per ognuna c’era la descrizione dell’aspetto, del loro stato di salute generale, un po’ del loro passato, delle loro “specialità” e dei loro prezzi, che andavano da cinque scellini a cinque sterline. Non sempre le descrizioni erano lusinghiere. Nell’elenco del 1773, ad esempio, a proposito di una certa per Miss Berry la si descrisse come “quasi marcia e il suo respiro cadavere “. Di Miss Russel, invece, se ne ammira la sua “volgarità più di ogni altra cosa, essendo estremamente esperta di imprecazioni (volgarità n.dr.) non comuni”.
Buffo, dal momento che proprio l’uso del linguaggio volgare era la lamentela comune sulla prostituzione di strada.
Oltre alle prostitute, nella Harris’s List venivano nominati anche alcuni loro clienti. Tra gli altri, si leggono Re Giorgio IV, lo scrittore nonché giurista James Boswell, e lo statista Robert Walpole. Oltre alle passeggiatrici, in questa pubblicazione era possibile trovare i nomi di famose cortigiane e attrici a contatto con aristocratici e criminali comuni.
Ma sono proprio i dettagli più volgari che hanno fatto propendere molti storici verso la possibilità che la Harris’s List non fosse altro che un fittizio materiale erotico, una sorta di Playboy ottocentesco.
Tale ipotesi si faceva di volta in volta sempre più concreta in virtù del fatto che di anno in anno cambiavano praticamente tutti i nomi delle passeggiatrici. Senza contare il fatto che appena un centinaio di prostitute in una città come Londra, sembrava davvero ben poca cosa in epoca georgiana in cui praticamente una donna su cinque era dedita a tale mestiere.
Se si confronta il cast di fanciulle nelle edizioni 1787-1788, sembra quasi che ci sia una sostituzione totale dei nomi da un anno all’altro. E pur volendo ipotizzare che questa lista fosse anche una sorta di top 100, difficilmente chi è stata in cima per tutto un anno avrebbe poi finito per scomparire l’anno successivo.
Che si trattasse di pornografia oppure di una guida vera e propria, sta di fatto che la Harris’s List venne stroncata irrimediabilmente nel 1795. Gli stampatori, accusati di pubblicazioni indecenti e immorali, se la videro davvero brutta. Dopotutto i tempi stavano cambiando e la Londra georgiana stava lasciando il posto alla pudicizia vittoriana.
Oggi però, la sua aura di mistero sembra averla resa a tutti gli effetti la lista introvabile più famosa di tutti i tempi.
Perché, nonostante le ottomila copie vendute ogni anno, pare che a oggi il libricino sia estremamente raro.
La Wellcome Library di Londra – che non molto tempo fa ha deciso di mettersi alla ricerca della Harris’s List – è riuscita a reperire per intero solamente le edizioni del 1787 e del 1788, raccolte in un unico volume e poi digitalizzate. Tutto il resto, purtroppo, sembra essere andato perduto. E si sa, la rarità fa gola.