Il 24 giugno 1519 segna la fine della vita di Lucrezia Borgia. Per celebrare questo personaggio su cui tanto si è scritto, tanto si è detto, anche a volte esagerando probabilmente sulle vicende, TSD vi propone una serie di libri che riguardano lei e la sua famiglia.
I Borgia. Danzando con la fortuna
Nell’Italia della fine del XV secolo e degli inizi del XVI, con il Nord occupato dall’esercito francese, Venezia che guerreggia contro i turchi e le lande selvagge del Sud sotto il controllo degli spagnoli, brilla la stella dei Borgia. La Fortuna, divinità sempre imprevedibile, trascura spesso, com’è noto, gli uomini di specchiata virtù e prova un piacere perverso nel prediligere quelli capaci di grande determinazione e spietatezza. Rodrigo Borgia, salito al soglio pontificio come papa Alessandro VI, è un uomo di tal fatta, un uomo baciato dalla fortuna. Di fronte ai cannoni nemici fuori Roma, apre le porte e li invita a entrare. Quando un fulmine spacca un camino in Vaticano, facendogli crollare un soffitto in testa, rimane tranquillamente seduto sotto una montagna di detriti per emergerne poi con un sorriso beato. Maestro di corruzione politica, si impegna alacremente a realizzare il suo scopo: la fondazione di uno Stato Borgia in Italia. Roma ha già avuto papi senza scrupoli, uomini che hanno favorito, in tutta discrezione, i propri «nipoti». Alessandro vi, tuttavia, si spinge molto più in là: riconosce apertamente i propri figli illegittimi, preziose armi nella creazione di un potere dinastico. Cesare, il figlio maggiore, un tempo cardinale, marcia in testa a un esercito di mercenari per conquistare città-stato storicamente appartenute alla Chiesa, suscitando l’ammirazione di Niccolò Machiavelli. Lucrezia, la figlia, contrae matrimoni al solo scopo di accrescere le fortune politiche della famiglia, passando dal talamo di Giovanni Sforza a quello di Alfonso d’Aragona, per approdare infine alla corte di Alfonso d’Este, duca di Ferrara, dove da perfetta mecenate rinascimentale accoglie poeti e umanisti, da Ercole Strozzi a Pietro Bembo, che resta soggiogato dal suo fascino e dalla sua incomparabile bellezza.
Ascesa e tramonto dei Borgia
La casata dei Borgia è senza dubbio la più nota di tutta la storia. Leggende di avvelenamenti e incesti, corruzione e crudeltà crebbero rapidamente attorno a quel nome. I membri di questa famiglia dominarono la scena italiana tra il XV e il XVI secolo, grazie anche allo sfrenato nepotismo prima di papa Callisto III e poi di suo nipote, papa Alessandro VI, che cercò di favorire con ogni mezzo figli e parenti. Numerosi episodi caratterizzarono il pontificato di Alessandro, fornendo materiale per una sterminata letteratura nei secoli a venire: dal libertinaggio nel palazzo Apostolico ai presunti amori incestuosi, dai delitti verso gli oppositori e i più ricchi cardinali della Curia romana fino al supposto fratricidio di Giovanni da parte di Cesare. Ombre che si addensarono anche nelle campagne militari del Valentino, temuto per la sua ferocia, o nella turbolenta vita matrimoniale di Lucrezia. Cosa c’è di vero dietro a tutto questo? Chamberlin ci presenta il profilo di personaggi straordinari: dalla violenta ambizione di Alessandro alla turbolenta vita dei suoi figli, Cesare e Lucrezia, attraverso le alleanze e le guerre di cui si servirono per consolidare il proprio potere, inseguendo il loro destino che li vide innalzarsi a tal punto da tenere il mondo nel terrore per poi finire, invece, nella totale rovina. Importante quanto i personaggi è l’Italia dell’epoca: un paese fatto di città in lotta e di macchinazioni dinastiche dove alta cultura e grande crudeltà marciavano di pari passo.
Alla corte dei Borgia
1492, Sancia d’Aragona, figlia del re Alfonso II di Napoli, viene data in sposa a Goffredo Borgia, l’ultimogenito del pontefice Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia, uomo potente e corrotto che sogna di dominare l’Italia. Un matrimonio combinato che ha come scopo proteggere Napoli dalle ambizioni di Luigi di Francia, ottenere l’alleanza con la Spagna e ampliare il potere del Papa. A Roma Sancia si trova circondata dalla grandezza della Città Eterna, ma anche avviluppata in una stretta trama di intrighi. La temibile Lucrezia sarà sua alleata o nemica? E Cesare Borgia diventerà un amante appassionato o il suo peggior nemico? Sulle orme della storia, Sancia s’addentra in un difficile cammino scoprendo doti che non sospettava di avere. E per sopravvivere, dovrà diventare più spietata dei suoi avversari.
Lucrezia Borgia
Maria Bellonci ha il dono di cogliere nelle storie del passato la vita stessa al momento del suo farsi, captando le sue cadenze, il suo colore, il suo peso di destino. Nessuno é paziente e astuto come lei nella ricerca d’archivio; e nessuno come lei sa far diventare il documento conoscenza interiore. Proprio adoperando il documento come elemento narrativo, questa “originalissima scrittrice”, come la definisce Luigi Baldacci, inserisce nella nostra realtà vivente la presenza di Lucrezia Borgia, luminosa e capziosa di malinconie indecifrabili e di un potente magnetismo vitale; creatura che rimase sempre, fra le più cupe tragedie del suo ambiente, isolata da esse, in una solitudine ancora al centro della propria esistenza. Lucrezia Borgia di Maria Bellonci ha fatto trionfalmente il giro del mondo, con le sue numerosissime edizioni in diverse lingue, ed é considerata dai critici in Italia e all’estero un’opera classica.
Lucrezia Borgia. La storia vera
Vittima innocente delle spietate brame di potere del padre, il cardinale Rodrigo Borgia, divenuto poi papa Alessandro VI, e del fratello, il terribile Valentino, o leggendaria amante incestuosa e spietata avvelenatrice? La figura di Lucrezia Borgia è fra le più controverse e falsificate del nostro Rinascimento. In questa biografia Sarah Bradford ci propone un’inedita rilettura di Lucrezia nell’intento dichiarato di sottrarla alla leggenda e alla condanna morale. La sua ricostruzione, quanto mai documentata e avvincente, si basa sulle storie e le cronache dell’epoca, sui documenti originali conservati negli archivi, fra cui alcune lettere personali a tutt’oggi ignote e le fitte informazioni dei corrispondenti e degli ambasciatori delle corti italiane. Lucrezia appare così una donna determinata, partecipe a pieno titolo delle vicende politiche del suo tempo e in particolare di quelle, spregiudicate e delittuose, della famiglia Borgia, sempre capace di destreggiarsi con abilità fra le circostanze di un destino che altri avevano scelto per lei.
Isabella e Lucrezia, le due cognate
Questa doppia biografia tratteggia le vite di due delle più famose protagoniste del Rinascimento italiano, Isabella d’Este marchesa di Mantova e Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara, che divengono cognate in virtù del terzo matrimonio di Lucrezia con Alfonso d’Este. Erede di una grande dinastia, sottile stratega capace di vincere le più difficili partite dello scacchiere italiano, mecenate e collezionista, Isabella incarna il prototipo della donna politica cerebrale e ragionatrice, che antepone l’interesse dello Stato agli affetti. Lucrezia, figlia di un papa controverso e “carnale” come Alessandro VI, è invece capace di intense passioni e forti sentimenti, ma all’occorrenza si dimostra un’accorta governante e arriva a contendere a Isabella il primato di mecenate più celebrata della penisola. Le due cognate incrociano le loro esistenze con quelle dei maggiori personaggi del tempo, incarnando due diversi e significativi prototipi di “dame di potere e di corte”.
Le nemiche
Mantova, corte dei Gonzaga, giugno 1501. Quando Isabella d’Este scopre che suo padre, il duca di Ferrara Ercole I, ha scelto come moglie per l’erede al trono la donna più discussa della penisola, Lucrezia Borgia, figlia bastarda del papa, già sposa di due mariti, il primo ripudiato, il secondo ucciso in circostanze ambigue, il suo animo ne resta completamente sconvolto. La figlia di una tenutaria di bordello, come amava definirla, non può mischiare il suo sangue con quello purissimo e regale degli Este. Accolta con freddezza e disprezzo da tutti, Lucrezia, donna di fascino e di straordinaria bellezza, amante del lusso e del divertimento, riesce tuttavia a guadagnarsi i favori di almeno una parte della corte ferrarese, in particolare dei giovani e affascinanti fratelli di Isabella, attratti dalle feste memorabili e dalla folta schiera di damigelle di cui si circonda, fra le quali brilla l’astro della irresistibile Angela Borgia. Questo successo genera fra le due donne una ostilità ancora più marcata e nuovi e più accaniti contrasti, che culminano con il tentativo da parte di Lucrezia di umiliare la rivale nella sua femminilità, portandole via un affetto a lei molto caro. Ma la marchesa di Mantova, donna di impareggiabile classe, cultura e acume, abile e scaltra più delle sue stesse spie, non è persona da lasciare impuniti gli oltraggi subiti e la sua vendetta sarà feroce e implacabile. Intorno a queste due donne indimenticabili, gli intrighi, i tradimenti, le congiure che dilaniano due fra le più potenti corti del Rinascimento, ma anche gli amori travolgenti e impossibili, forieri di stragi e tragedie familiari. Il prezzo della sopravvivenza coincideva con la rinuncia definitiva al sogno di amare ed essere riamata. Questa, la vendetta di Isabella d’Este. Questo, l’amaro destino cui Lucrezia Borgia non sarebbe mai sfuggita.
La saga dei Borgia: Delitti e santità
Una insolita storia della famiglia Borgia scritta a ritroso, a partire dalla figura pressoché sconosciuta del santo gesuita Francesco de Borja, bisnipote di Alessandro VI, fino ai potenti predecessori: dal terribile duca Valentino alla enigmatica Lucrezia. In una serie di ritratti tragici e potenti il noto biografo fa rivivere i protagonisti di una parte significativa della storia italiana.
Le due vite di Lucrezia Borgia. La cattiva ragazza che andò in paradiso
Il 19 giugno 1503 il giovane letterato e futuro padre nobile della lingua italiana Pietro Bembo manda all’amata segreta, moglie di Alfonso d’Este, una sfera di cristallo, perché lei possa sognare il suo viso e placare la nostalgia. Tre secoli dopo, George Gordon Byron scartabellando nell’epistolario del Bembo trova, tra questa e altre lettere appassionate, la sacra reliquia di una ciocca bionda di quella donna; ne trafuga emozionato un solo capello per l’amico poeta Leigh Hunt, che dirà «Invidiateci, perché noi abbiamo potuto toccare la chioma della divina Lucrezia». Ma chi era davvero Lucrezia Borgia, che suscitava nei poeti un’ammirazione secolare? Oggi è difficile riconoscerla in questi tratti angelicati, com’è difficile dar retta alle cronache coeve, dove era moglie e madre provetta, protettrice dei poveri e luminosa ispiratrice di letterati e artisti. A che altezza della Storia questo ritratto di virtù si è corrotto nella mantide venefica e lussuriosa che conosciamo, degna compare del fratello Cesare, il famigerato Valentino? Una cosa è certa: per diventare un mito immortale, per fornire spunti ad Ariosto e Dumas, a Hugo e Dario Fo, per inchiodare il pubblico alla poltrona tanto in un melodramma di Donizetti quanto in una teoria infinita di film e serie tv, non basta avere i capelli più celebrati del Rinascimento, ci vogliono il carisma di una diva e la tempra di un condottiero. Lia Celi e Andrea Santangelo sperimentano sulla dark lady dei Borgia l’acume storico e la verve con cui hanno raccontato Caterina de’ Medici e Giacomo Casanova. Fra citazioni pop e impeccabili fonti storiografiche, fra gossip d’epoca e ricostruzioni alla csi. “Le due vite di Lucrezia Borgia” traccia la straordinaria parabola di una donna irregolare fin dalla nascita, bella e contesa come l’Italia del suo tempo, opportunista e ingegnosa, santa e femme fatale. E i veleni? Ci sono, ci sono. D’altra parte già all’epoca si diceva: «Sai qual è l’unica frase che non sentirai mai dire a Roma? “Ieri sera sono stato a cena dai Borgia”».
Lucrezia Borgia. Duchessa di Ferrara
La vicenda narra la storia romanzata di Lucrezia Borgia dal giorno della sua partenza da Piazza San Pietro a Roma per andare a Ferrara, ove andrà in sposa all’erede al ducato di Ferrara Alfonso I d’Este.
La storia viene raccontata attraverso le vicende personali della vita quotidiana di Lucrezia alla corte estense. Le gioie e le delusioni della protagonista si intrecciano in modo avvincente con continui richiami al passato che riflettono uno spaccato della società rinascimentale dell’Italia alla fine del XV secolo e dell’inizio del XVI secolo.
Accostandosi al personaggio tanto chiacchierato della protagonista, l’autore tende a delineare una storia molto diversa da quella tramandata dalla tradizione storica più acclarata.
Lucrezia Borgia. La perfida innocente
Nella storia del Rinascimento italiano campeggia un’immagine femminile circondata da un alone sulfureo: quella di Lucrezia Borgia. Amata, in vita, da artisti e poeti per la sua bellezza e per il suo spirito, rispettata dai sudditi per le sue doti di amministratrice e diplomatica, è stata poi fatta oggetto di accuse infamanti e descritta come avvelenatrice e libertina, sospettata di incesto con il padre e con il fratello. Sullo sfondo del Rinascimento e della Roma dei Borgia, con i suoi splendori e i suoi intrighi, l’autrice delinea la personalità di Lucrezia: una giovane donna piena di vita che dovette a proprie spese imparare come il suo destino fosse nelle mani degli altri, vivendo spesso al centro di un mondo di cui fu più vittima che protagonista.
Lucrezia Borgia, Giulia Farnese. Le donne più desiderate del Rinascimento
“Mia amatissima Lucrezia, il destino ci ha separate, ma il mio cuore sarà per sempre con te”. Quella tra Lucrezia Borgia e Giulia Farnese è la storia di un’amicizia travolgente e coinvolgente, testimonianza di un sentimento forte che, dal pieno Rinascimento, ha attraversato i secoli per giungere fino a noi. Una torbida amicizia femminile incastrata in un contesto in cui l’incesto era considerato norma, la lussuria all’ordine del giorno, il potere e le ricchezze gli unici motivi per cui vivere. Tra storia e romanzo, in un’epoca definita il baccanale della Chiesa, Midleton ritrae con maestria di particolari, le donne più volute, ammirate e dissolute del Rinascimento, angeliche e diaboliche, schiave della propria bellezza, entrambe vittime del carnefice Papa Alessandro VI. La leggenda di Lucrezia Borgia e Giulia Farnese, perseguitate nel bene e nel male dal proprio mito, è così consegnata alla storia.
I Borgia. Il delitto. La vendetta. L’inganno
Assetati di potere, spietati e superbi. Affascinanti, geniali e magnifici anche se schiavi delle passioni umane. Sono i Borgia. Le loro armi sono il delitto, la vendetta e l’inganno. Le vicende narrate in questo libro si snodano nel lustro 1497-1502, quando la famiglia catalana dominava il centro della Penisola e ambiva alla creazione di un regno, a discapito delle famiglie nobili italiane da secoli feudatarie della Chiesa. I protagonisti vivono esistenze tanto estreme da apparire invenzioni letterarie. Rodrigo, papa Alessandro VI, passionale e scaltro; Cesare, detto il Valentino, il Principe preso a modello da Machiavelli, e Lucrezia, che dopo secoli di infamie, ora la storia giudica una vittima e non più solo una peccatrice. Fra oscure trame di palazzo, splendori e miserie della Roma papalina, tra amori impossibili e colpi di scena, realtà e fantasia, Elena e Michela Martignoni raccontano il nero del Rinascimento.
Borgia. Scandali in Vaticano
Fra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, attorno alla figura di papa Alessandro VI, si snodano le vicende di questo romanzo che attinge alla Storia per riempirne i personaggi di linfa vitale. Rodrigo Borgia, dal soglio pontificio, sembra tenere le fila di gran parte degli equilibri della penisola e oltre, soprattutto grazie alla rete di legami creata dalle vicende dei numerosi figli illegittimi. Proprio il duca di Gandia, Lucrezia e il Valentino, con le loro turbolenti alleanze sentimentali, le gelosie e gli affetti reciproci, costituiscono il cuore pulsante di questo lungo racconto che ne indaga delicatamente le motivazioni interiori spiccando dallo sfondo della Storia.