Case Editrici

TSD consiglia le novità in uscita a Gennaio 2021

Bentrovati, cari amici di Thriller Storici e Dintorni. Eccoci giunti all’appuntamento tanto atteso (e temuto dai voi e dalle vostre wish list), l’ultimo di questo 2020 che ci traghetta nel 2021. Cosa troveremo nella sezione “Storici” delle librerie? Siete curiosi di scoprirlo?
E allora, andiamo a scoprire insieme qualche succosa novità!

Il mistero della pittrice ribelle
Chiara Montani
Garzanti
In libreria il 7 gennaio

Firenze 1458. Lavinia, ferma davanti alla tela, immagina come mescolare i vari pigmenti: il rosso cinabro, l’azzurro, l’arancio. Ma sa che le è proibito. Perché una donna non può dipingere, può solo coltivare di nascosto il sogno dell’arte. Fino al giorno in cui nella bottega dello zio arriva Piero della Francesca, uno dei più talentuosi pittori dell’epoca. Lavinia si incanta mentre osserva la sua abile mano lavorare all’ultimo dipinto, La flagellazione di Cristo. L’artista che ha di fronte è tutto quello che lei vorrebbe diventare. E anche l’uomo sembra accorgersene nonostante il contegno taciturno e schivo. Giorno dopo giorno, Lavinia capisce che la visita di Piero nasconde qualcosa. Del resto sulle sponde dell’Arno sono anni incerti: il papa è malato e sono già cominciate le oscure trame per eleggere il suo successore. E Piero sa più di quello che vuole ammettere. Il sospetto di Lavinia acquista concretezza quando lo zio viene ingiustamente accusato dell’uccisione di un uomo e Piero decide di indagare. Ma Lavinia questa volta non vuole restare in disparte. Grazie alla vicinanza dell’artista, che fa di tutto per proteggerla, per la prima volta comincia a guardare il mondo con i propri occhi. Perché lei e Piero sono entrati in un quadro in cui ogni pennellata è tinta di rosso sangue e ogni dettaglio è un mistero che arriva da molto lontano. Perché la pittura è un’arte magnifica, ma può celare segreti pericolosi. Chiara Montani trascina il lettore per le vie della Firenze rinascimentale e tra le opere di Piero della Francesca, un artista che ha fatto la storia della pittura. Lo immerge nella vita di una giovane donna che vede le sue ambizioni soffocate dalle leggi non scritte del tempo. Lo cattura in un vorticoso susseguirsi di eventi in cui le ragioni dell’arte si intrecciano con quelle della politica e della religione. Un esordio che rimbomba come un tuono.

I lupi di Roma. La saga degli Orsini
Andrea Frediani
Newton Compton
In libreria il 7 gennaio


Una feroce lotta per il potere tra le più potenti famiglie di Roma Nel 1277, una feroce lotta per il potere si scatena in occasione del conclave. Dopo sei mesi di sede vacante, la famiglia Orsini riesce a far eleggere un proprio esponente. Il nuovo pontefice, Niccolò III, si propone di arginare lo strapotere di Carlo D’Angiò, re francese di Napoli e senatore di Roma, ma mira anche a consolidare le fortune della famiglia. In breve gli Orsini assumono il controllo di Roma, di Viterbo e del collegio cardinalizio. Tuttavia le ambizioni del papa e di suo cugino, il cardinale Matteo Rubeo, obbligano alcuni membri della famiglia, come Orso, podestà di Viterbo, e Perna, spinta da un amore proibito, a sacrificare i loro stessi sentimenti. Ma l’ascesa della dinastia viene interrotta da un evento imprevedibile, che esporrà gli Orsini alla vendetta dei loro tanti nemici. In cerca di riscatto, gli Orsini scopriranno che farsi campioni degli ideali di libertà può essere un obiettivo più gratificante del dominio. Da Bologna a Palermo, passando per Firenze, Viterbo e Roma, si faranno quindi protagonisti delle lotte tra guelfi e ghibellini, per le autonomie comunali e dei Vespri siciliani, imprimendo la loro mano sul ricco affresco dell’Italia tardomedievale. Questa è una storia di potere, di fede, di amore e di sangue. Questa è la storia della famiglia Orsini, i Lupi di Roma.

Quando le montagne cantano
Phan Que Mai Nguyen
Nord
In libreria il 7 gennaio

Dal loro rifugio sulle montagne, la piccola Hương e sua nonna Diệu Lan sentono il rombo dei bombardieri americani e scorgono il bagliore degli incendi che stanno devastando Hanoi. Fino a quel momento, per Hương la guerra è stata l’ombra che ha risucchiato i suoi genitori, e adesso quell’ombra sta avvolgendo anche lei e la nonna. Tornate in città, scoprono che la loro casa è completamente distrutta, eppure non si scoraggiano e decidono di ricostruirla, mattone dopo mattone. E, per infondere fiducia nella nipote, Diệu Lan inizia a raccontarle la storia della sua vita: degli anni nella tenuta di famiglia sotto l’occupazione francese e durante le invasioni giapponesi; di come tutto fosse cambiato con l’avvento dei comunisti, per i quali possedere terre era un crimine da pagare col sangue; della sua fuga disperata verso Hanoi senza cibo né denaro e della scelta di abbandonare i suoi cinque figli lungo il cammino, nella speranza che, prima o poi, si sarebbero ritrovati. E così era accaduto, perché lei non si era mai persa d’animo. Quando la nuova casa è pronta, la guerra è ormai conclusa. I reduci tornano dal fronte e anche Hương finalmente può riabbracciare la madre, Ngọc. Ma è una donna molto diversa da quella che lei ricordava. La guerra le ha rubato le parole e toccherà a Hương darle una voce, per aiutarla a liberarsi del fardello di troppi segreti… La saga di una famiglia che si dipana lungo tutto il Novecento, in un Paese diviso e segnato da carestie e guerre, dittature e rivoluzioni. Tre generazioni di donne forti, che affrontano la vita con coraggio e determinazione. Una storia potente e lirica insieme, che ci ricorda il valore dei legami familiari e gli ostacoli che siamo disposti a superare per rimanere accanto alle persone che amiamo.

Le sorelle Chanel
Judithe Little
Tre60
in libreria l’8 gennaio

Francia, 1897. Albert Chanel, rimasto vedovo e con un lavoro precario, affida le sue tre figlie, Julia-Berthe, Gabrielle e Antoinette, alle suore dell’orfanotrofio di Aubazine. Educate per diventare perfette donne di casa, Gabrielle e Antoinette mostrano da subito una particolare attitudine per il cucito. In convento sono costrette a indossare divise dal taglio severo, ma di sera, sfogliando di nascosto romanzi e riviste di moda, sognano una vita diversa, fatta di abiti eleganti e affascinanti gentilhommes della haute societé … Così, a diciotto anni Coco e Ninette lasciano il convento e lottano, unite e determinate, per dimostrarsi degne di quella società in cui non si sono mai sentite accettate. Per la prima volta, fanno ingresso nei Café chantant di Moulins, nelle sale da concerto di Vichy, sino ad approdare a Parigi dove, tra speranze e delusioni, l’apertura di un piccolo negozio di cappelli, in rue Cambon, segna per loro la grande svolta. È l’inizio di un’attività commerciale di successo che si espanderà nelle località più esclusive di Francia. Ma lo scoppio della Prima guerra mondiale cambierà per sempre le loro vite: sarà allora che le due sorelle dovranno fare ricorso a tutto il loro coraggio e conquistarsi il loro posto nel mondo, anche a costo di separarsi l’una dall’altra. Con Le sorelle Chanel Judithe Little ci racconta la storia di due donne straordinarie che, tra mille difficoltà, sono riuscite a realizzare i propri sogni e a creare una delle più grandi case di moda del mondo.

La confraternita degli assassini
Marcello Ciccarelli, Bruno Di Marco
Newton Compton Editori
In libreria l’11 gennaio

Roma, 1408. Il matematico Isidoro e la sua enigmatica figlia, Nour, arrivano nella Città Eterna dopo aver lasciato Damasco. La speranza di Isidoro è quella di prendere servizio in una delle facoltose corti italiane, mettendo a frutto la propria sapienza e, soprattutto, quella di Nour: la bambina è infatti dotata di un’intelligenza fuori dal comune e di una memoria straordinaria. Ma in una Roma preda delle tensioni politiche e religiose, conoscenze come le loro attirano molte attenzioni. E così, una notte, Nour viene rapita. Isidoro si mette allora al servizio del papa nella speranza di ritrovare la figlia e, dopo anni di ricerche, i due possono finalmente ricongiungersi a Firenze, grazie anche all’aiuto di Filippo Brunelleschi che, notando le capacità della ragazza, decide di coinvolgerla nella costruzione della grande cupola di Santa Maria del Fiore. Le tensioni che percorrono l’Italia non accennano a placarsi, e lentamente, attorno a Isidoro e ai suoi compagni cominciano a delinearsi i contorni di una sinistra congiura, volta a ostacolare la riunificazione delle Chiese d’Oriente e d’Occidente e a impedire che il segreto “dei quattro punti armonici”, custodito da Nour, possa essere rivelato.

La libraia di Auschwitz
Dita Kraus
Newton Compton
In libreria l’11 gennaio

A soli tredici anni Dita viene deportata ad Auschwitz insieme alla madre e rinchiusa nel settore denominato Campo per famiglie (tenuto in piedi dalle SS per dimostrare al resto del mondo che quello non fosse un campo di sterminio): quello che conteneva il Blocco 31, supervisionato dal famigerato “Angelo della morte”, il dottor Mengele. Qui Dita accetta di prendersi cura di alcuni libri contrabbandati dai prigionieri. Si tratta di un incarico pericoloso, perché gli aguzzini delle SS non esiterebbero a punirla duramente, una volta scoperta. Dita descrive con parole di una straordinaria forza e senza mezzi termini le condizioni dei campi di concentramento, i soprusi, la paura e le prevaricazioni a cui erano sottoposti tutti i giorni gli internati. Racconta di come decise di diventare la custode di pochi preziosissimi libri: uno straordinario simbolo di speranza, nel momento più buio dell’umanità. Bellissime e commoventi, infine, le pagine sulla liberazione dei campi e del suo incontro casuale con Otto B Kraus, divenuto suo marito dopo la guerra. Parte della storia di Dita è stata raccontata in forma romanzata nel bestseller internazionale “La biblioteca più piccola del mondo”, di Antonio Iturbe, ma finalmente possiamo conoscerla per intero, dalla sua vera voce. La vera storia di Dita Kraus, la giovanissima bibliotecaria di Auschwitz, diventata un simbolo della ribellione, finalmente raccontata da lei stessa.

Il ritratto notturno
Laura Morelli
Piemme
In libreria il 12 gennaio


Cecilia Gallerani è solo una sedicenne alla corte di Ludovico il Moro quando l’amore di quest’ultimo e il genio del suo pittore di corte, Leonardo da Vinci, congiurano per farla passare alla Storia. Immortalata per sempre, cinquecento anni dopo sarà ancora lì, a stringere il suo ermellino candido, in uno dei ritratti più famosi dell’arte. Ma lei questo non può immaginarlo: quel che le interessa è l’amore di Ludovico, e la speranza di diventare, un giorno, la signora di Milano, nonostante la presenza della moglie Beatrice d’Este. Monaco, 1939. Ben altre passioni agitano Edith, curatrice museale nella Germania nazista. Inconsapevolmente, si ritrova coinvolta nell’espropriazione sistematica delle collezioni d’arte dei mercanti ebrei a opera dei nazisti. Finché, un giorno, si rende conto che obbedire agli ordini vuol dire macchiarsi dello stesso crimine dei suoi superiori. E così comincia, clandestinamente, a tracciare tutto ciò che viene rubato e trasferito nelle ville dei gerarchi nazisti. Fino a quando, proprio uno di loro, Hans Frank, il “Macellaio della Polonia”, la sceglie come sua collaboratrice personale. Hans espone nel suo ufficio il meraviglioso quadro che ritrae la giovane Cecilia Gallerani, la “Dama con l’ermellino”, di cui ben presto si perderanno le tracce. Intrecciando le storie di due donne legate, a cinquecento anni di distanza, dallo stesso quadro, Laura Morelli infonde la sua profonda conoscenza dell’arte rinascimentale in un romanzo storico palpitante e ricco come i dipinti che descrive. Dalla Milano di Leonardo da Vinci e Ludovico il Moro alla Germania nazista e alla Polonia invasa, l’incredibile destino di un capolavoro che ha resistito alle intemperie della Storia.

L’imperatore di Roma
Roberto Fabbri
Newton Compton
In libreria il 14 gennaio

Roma, 68 d.C. Vespasiano ha davanti a sé una scelta difficilissima: deve sedare la rivolta in Giudea, come ha ordinato l’imperatore Nerone, o sabotare la propria campagna militare? Le conseguenze delle sue azioni potrebbero in ogni caso essere fatali. Se la campagna avrà successo, rischia di affrontare la gelosia dell’imprevedibile imperatore pazzo. Se fallisce, la punizione sarà severa. Ma un colpo di scena sconvolge i suoi piani: Nerone si suicida, catapultando l’impero nel caos. Con il trono vacante e un esercito a disposizione, Vespasiano potrebbe finalmente farsi avanti e realizzare ciò che innumerevoli profezie hanno predetto: prendere il controllo di Roma. Sarà proprio lui, alla fine, a indossare il manto color porpora?

Pensate sempre che siete uomini. Una testimonianza della Shoah
Piero Terracina
Ponte alle Grazie
In libreria il 14 gennaio

Dalla razzia del Ghetto di Roma nell’ottobre 1943, al campo di prigionia di Fossoli, sino al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, Piero Terracina ha conosciuto in prima persona le tappe più crudeli e sconvolgenti della persecuzione nazista. Si è salvato dai campi di sterminio, è tornato a casa, ha trovato lavoro come dirigente d’azienda e ha ripreso a vivere: ma con marchiata nell’anima una ferita incancellabile quanto il numero impressogli sul braccio. Molti anni dopo, a seguito del suicidio di Primo Levi, per Terracina si risveglia l’imperativo a raccontare. Nonostante tutto il dolore che comporta, l’obbligo da quel momento è quello di condividere la propria testimonianza, portandola nelle scuole, nelle occasioni pubbliche, in un mondo ancora sordo a tutto l’orrore che è stato. La deportazione, gli strazianti commiati dai propri cari, la ferocia della vita concentrazionaria. La sua storia è quella di chi torna alla vita ma senza dimenticare, perché dimenticare è morire, e non rendere omaggio alla memoria è una sovversione del tempo. Chi è sopravvissuto lo sa.

Ognuno accanto alla sua notte
Lia Levi
E/O Edizioni
In libreria il 18 gennaio

Roma nel periodo delle leggi razziali. Uno scrittore di teatro costretto a nascondersi all’ombra di un “prestanome”; una coppia di giovanissimi, Colomba nella schiera delle vittime designate e Ferruccio figlio di un persecutore, che riesce a strappare dal buio una notte d’amore; un padre e un figlio a duro confronto sul ruolo di una classe dirigente non all’altezza di proteggere il proprio gregge… Tre vicende diverse se pur collegate, in cui Storia e Destino intrecciano il loro enigmatico gioco. Una cornice iniziale, ambientata in una villa toscana nell’epoca contemporanea, tenta di sfiorare il tasto della Memoria nelle sue risonanze fra le generazioni dell’oggi. Un libro emozionante e potente che riesce a coinvolgere e scuotere a fondo il lettore.

Il libro dei nomi perduti
Kristin Harmel
Sperling & Kupfer
In libreria il 19 gennaio

Florida, 2005. Eva Traube Abrams, bibliotecaria quasi in pensione, leggendo il giornale una mattina si imbatte nella fotografia di un libro per lei molto speciale. Il volume, risalente al Diciottesimo secolo, fa parte dei numerosi testi saccheggiati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale; recentemente ritrovato in Germania, sembra contenere una sorta di codice che i ricercatori non sanno decifrare. Parigi, 1942 . Eva è costretta ad abbandonare la città dopo l’arresto del padre, ebreo polacco. Rifugiatasi in una cittadina di confine, inizia a falsificare documenti per i bambini ebrei che fuggono nella Svizzera neutrale. Insieme al misterioso e affascinante Rémy, Eva decide di annotare in un libro in forma criptata i veri nomi dei ragazzini che, essendo troppo piccoli per ricordare, rischiano di dimenticare la propria identità. Così nasce il Libro dei nomi perduti, che diventa una testimonianza ancora più preziosa quando la cellula di resistenza viene tradita e Rémy scompare. Alla fine del conflitto, Eva, sola e tormentata dai sensi di colpa, decide di ricostruirsi un’altra vita, lontana e diversa. Ha imparato a voltarsi indietro tante volte e ogni volta un pezzo di sé è andato smarrito. Ma ora che il passato bussa prepotente alla porta, avrà il coraggio di rivivere i vecchi ricordi? Ispirato a una sorprendente storia vera, Il libro dei nomi perduti è molto più di una semplice vicenda di falsari. È un indimenticabile romanzo sull’identità e sul potere dei libri, una testimonianza della resilienza dello spirito umano e della forza dell’amore di fronte al male.

La guerra di Franci
Franci Epstein
Rizzoli
In libreria il 21 gennaio

Quando Hitler invade la Cecoslovacchia, nel marzo del 1939, Franci Rabinek ha diciannove anni. È una giovane donna passionale e inquieta, nata in una famiglia di ebrei non praticanti di Praga. Il padre è un ex ufficiale dell’esercito austriaco, la madre è proprietaria di un rinomato atelier di alta moda. Nell’estate del ’42 Franci viene deportata insieme al marito e ai genitori nel ghetto di Terezín, la cittadella fortificata dove sono segregati trentacinquemila ebrei. È la prima tappa di un viaggio di tre anni, che passerà per l’inferno di Auschwitz-Birkenau – qui Franci si salverà grazie al suo incredibile sangue freddo, affermando di essere un’elettricista -, poi per il campo di lavoro di Amburgo e per il campo di concentramento di Bergen-Belsen. Nel 1945, la liberazione e il ritorno a casa. Un viaggio a cui, nonostante la degradazione e le umiliazioni, la pervasività del dolore e della morte, Franci sopravvive, per poi raccontare, con voce prodigiosamente lieve, la sua storia. Rimasta chiusa in un cassetto per oltre cinquant’anni e pubblicata grazie alla figlia dell’autrice, la scrittrice e giornalista Helen Epstein, “La guerra di Franci” è una nuova testimonianza, pulsante e necessaria, del dramma di un’intera civiltà.

Versailles. Il mistero della Loggia
Margherita Cavalieri
Leggere Editore
In libreria il 21 gennaio


Versailles, 1786. Thomas di Joinville torna alla reggia dopo una lunga assenza causata dall’inimicizia della regina. Ora Luigi XVI lo richiama in servizio: Thomas dovrà riportare in vita gli Occhi del Re, il servizio segreto che già comandava, per proteggere la famiglia reale colpita dallo scandalo della collana e odiata come mai prima. Nel frattempo, un’altra spia si muove intorno alla Corona: Costanza di Lorena, principessa tormentata e spregiudicata, è costretta da Giuseppe II d’Austria a sorvegliare l’amata cugina Maria Antonietta, per curare gli interessi austriaci.

Storia segreta dei Mongoli
S. Kozin
Guanda Editore
In libreria il 21 gennaio


Temüjin, poi detto Cinggis, fu l’invincibile capo guerriero che noi oggi chiamiamo Gengis Khan; la sua nazione, delineatasi a poco a poco sullo sfondo tumultuoso delle migrazioni dei «Popoli della Luna» che scorsero per secoli le vuote distese dell’Asia Centrale, conquistò in pochi anni l’egemonia su un territorio immenso, assoggettando i pastori nomadi come i mandarini della Cina. La Storia segreta dei Mongoli è il racconto di questa formidabile ascesa, composto da un anonimo estensore nel XIII secolo: monumento di un’epoca in cui l’Asia Centrale, come scrive Fosco Maraini nella sua Introduzione, è un «oceano di terre in cui navigano, quasi misteriosi sargassi, ricordi, ombre, miraggi delle civiltà che ne costituiscono le rive: Roma, Cina, Bisanzio, Persia». La narrazione, scandita e come ipnotica, porta l’eco della poesia orale che ne è l’origine, e può sostare incantata a dire di una culla d’argento, dei finimenti di un destriero, come a svolgere il rito sacrale di una lunga genealogia. La Storia segreta dei Mongoli è il primo dei monumenti storici e letterari mongoli noti. L’originale non è giunto fino a noi, ma nella seconda metà del XIV secolo essa fu trascritta in ideogrammi e tradotta in lingua cinese. La presente pubblicazione si richiama alla traduzione del 1941 in lingua russa dell’insigne mongolista e sinologo Sergej Kozin (1879-1956), che dedicò all’opera vent’anni di studi.

Il canto di Calliope
Natalie Haynes
Sonzogno
In libreria il 21 gennaio

Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l’affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.

Quando Mussolini non era il duce
Emilio Gentile
Garzanti
In libreria il 21 gennaio

Emilio Gentile racconta la storia di un Mussolini per molti aspetti sconosciuto: non rivoluzionario, non anticapitalista, e neppure «duce»: un politico isolato, che si autodefinisce «avventuriero di tutte le strade». E che tre anni dopo, con spregiudicatezza, è pronto a rinnegarsi pur di conquistare il potere.
A marzo del 1912, il ventinovenne Benito Mussolini è solo un marxista di provincia. Appena quattro mesi dopo irrompe sulla scena nazionale, a capo della corrente rivoluzionaria che conquista la guida del partito socialista. Nei mesi successivi, come direttore dell’«Avanti!», è idolatrato dalle masse. Ma nell’autunno del 1914 sostiene l’intervento nella Grande Guerra: allora, in pochi giorni, perde ogni sostegno e viene bollato col marchio del traditore. Quando fonda i Fasci di combattimento, nel marzo del 1919, raduna poche centinaia di affiliati: quel fascismo è un movimento rumoroso ma marginale. Nelle elezioni politiche di novembre, infatti, Mussolini prende meno di cinquemila voti, e ha la tentazione di abbandonare la politica. Emilio Gentile racconta la storia di un Mussolini per molti aspetti sconosciuto: non rivoluzionario, non anticapitalista, e neppure «duce»: un politico isolato, che si autodefinisce «avventuriero di tutte le strade». E che tre anni dopo, con spregiudicatezza, è pronto a rinnegarsi pur di conquistare il potere.

Il solo modo per dirsi addio
Simon Stranger
Einaudi
In libreria il 26 gennaio

Che cosa spinge il timido figlio di un calzolaio a diventare un carnefice nazista? Perché i discendenti di una delle sue vittime si trasferiscono proprio nella casa dove lui torturava? Simon Stranger ripercorre i destini incrociati di cinque generazioni di una famiglia ebrea e di uno dei piú spietati criminali della storia norvegese.
In una strada di Trondheim, Simon Stranger si inginocchia per raccontare al figlio che secondo la tradizione ebraica una persona muore due volte: prima quando il suo cuore smette di battere, poi quando il suo nome viene letto, pensato o detto per l’ultima volta. Davanti a loro c’è la pietra d’inciampo di Hirsch Komissar, il trisnonno del ragazzo che nel 1942 fu deportato e assassinato dai nazisti. Il colpevole della morte di Komissar fu uno dei piú vili traditori della Norvegia: Henry Oliver Rinnan, un collaboratore della Gestapo che stabilí il suo quartier generale in una casa di periferia di Trondheim e trasformò la cantina in una camera di tortura per i dissidenti. La stessa casa in cui i nipoti di Hirsch tornano a vivere dopo la caduta del Terzo Reich. A partire da questo insolito scherzo del destino, Stranger costruisce un romanzo toccante sulla volontà di esorcizzare il dolore e sul tentativo di mantenere in vita i nomi di coloro che si sono persi.

L’astemio
Ian McGuire
Einaudi
In libreria il 26 gennaio


Manchester, 1867. Stephen Doyle ha combattuto nella guerra civile americana, ma è sempre rimasto fedele alla sua Irlanda. Doyle sostiene i suoi fratelli feniani nella lotta contro il dominio britannico: è appena arrivato da New York e la sua sete di vendetta è inestinguibile. L’agente capo James O’Connor si è trasferito a Manchester da Dublino per fuggire dall’alcol e da se stesso. Ora che i feniani terrorizzano la città, è compito suo sventarne i piani sanguinari. Ma quando il giovane Sullivan, suo nipote, decide di fare da informatore, per O’Connor comincia una vorticosa discesa agli inferi della vendetta.
Oltre al suo lavoro di poliziotto, l’agente capo James O’Connor non ha molto altro da perdere: sua moglie è morta e lui ha dovuto lasciare Dublino per fuggire dal dolore e dalla dipendenza dall’alcol. Ora è un irlandese al servizio degli inglesi, e questo significa convivere con il disprezzo dei colleghi e la tirannia dei superiori. E significa anche indagare tra i suoi connazionali. O’Connor può infatti contare su una rete di informatori fidati all’interno della Fratellanza feniana, la società segreta determinata a rovesciare il dominio britannico. Dopo l’impiccagione di tre feniani accusati di aver ucciso un poliziotto, in città la tensione tra inglesi e irlandesi sale ogni giorno di piú. E la situazione precipita con l’arrivo di Stephen Doyle, uno spietato ex soldato appena sbarcato da New York. Doyle è partito dall’Irlanda tanti anni prima, ma le è sempre rimasto fedele ed è disposto a tutto per difendere la causa feniana. Anche a uccidere. A fare per primo le spese della sua sete di violenza è Thomas Flanagan, un giovane informatore. Il ragazzo viene brutalmente giustiziato e la caccia a Doyle diventa una questione privata per il detective. Quando poi Michael Sullivan, il suo nipote ventenne appena arrivato dagli Stati Uniti, viene reclutato dalla polizia per infiltrarsi nella Fratellanza, il destino di O’Connor si stringe a quello di Doyle in un inestricabile nodo di vendetta e morte…

Venezia enigma (I Lupi di Venezia Series Vol. 3)
Alex Connor
Newton Compton Editore
In libreria il 28 gennaio

Chi riuscirà a smascherare i Lupi di Venezia?
Venezia, XVI secolo.

Dopo un disperato tentativo falli­to di assassinare il suo aguzzino, Marco Gianetti fugge con la sua amante, Tita Boldini. Angosciato dai crimini che pesano sulla sua coscienza, in cerca di redenzione si è rivolto all’enigmatico olan­dese Nathaniel der Witt. Ma der Witt brama vendetta: è giunto a Venezia per indagare su una se­rie di brutali omicidi che hanno sconvolto la città; omicidi legati ai famigerati Lupi di Venezia, ai quali non perdona l’assassinio di sua figlia. Con il suo nuovo allea­to, sotto la minaccia dello spietato Pietro Aretino, der Witt inizia la sua ricerca. Mentre a uno a uno i Lupi cominciano a essere scoperti, Marco Gianetti crede di aver tro­vato finalmente la pace. Ma la vita di qualcuno che gli è molto vicino potrebbe essere in grave pericolo e una spia un tempo fedele ad Are­tino, Adamo Baptista, minaccia di svelare i segreti di Marco: la Sere­nissima è sempre più un luogo si­nistro e la sete di sangue dei Lupi di Venezia non è ancora placata…

Maria
Amalia Frontali
Nua Edizioni
In libreria il 28 gennaio

Aprile 1944: appesa ai cornicioni delle finestre, una donna fugge dalle finestre dell’ospedale Niguarda, a Milano. È Maria Peron, un’infermiera trentenne, nubile, che abita in un convitto di suore e non ha alcun interesse per la politica, né tantomeno per la lotta armata. Però è coraggiosa, affamata di libertà e la sua bussola morale è infallibile. Ricercata dai fascisti, prende una decisione che le cambierà la vita: salire sui monti della Valgrande e diventare una ribelle.

Maria trascorre un anno insieme ai partigiani e si spende senza riserve per prestare aiuto, senza mai imbracciare un’arma. Organizza un’infermeria e un presidio sanitario, si guadagna un grado da ufficiale e i galloni di chirurgo sul campo. Attraversa l’inferno della guerra, trovandosi testimone e protagonista di eventi drammatici e atti di ordinario eroismo e facendo i conti, giorno dopo giorno, con la propria coscienza. Infine incontra persino l’amore, a cui credeva di avere già rinunciato.

Nel pieno di una tragedia collettiva, Maria si scopre piena di risorse, pragmatica e coraggiosa, capace di ridisegnarsi sulle proprie esperienze restando coerente a se stessa.

Questa è la sua storia ed è una storia vera.

Nel nome del figlio. Hamnet
Maggie O’Farrell
Guanda
In libreria dal 28 gennaio

Questo romanzo, ispirato alla storia del figlio di William Shakespeare, parla di amore e di abbandono, di perdita e di riconciliazione; ma è anche la rocambolesca storia di una pulce che si imbarca su una nave ad Alessandria d’Egitto per diffondere la peste da Venezia in tutta l’Europa; e ancora, è il racconto della tenera vicenda di un bambino la cui vita è stata pressoché dimenticata, ma il cui nome è divenuto immortale grazie a una delle opere teatrali più celebrate di tutti i tempi.

Estate 1596, Stratford-upon-Avon. Una bambina giace a letto in preda a una forte febbre, mentre il fratello gemello corre in tutte le stanze in cerca d’aiuto. Spalanca le porte una dopo l’altra, ma la grande casa in cui vivono, che di solito brulica di gente e di attività, è avvolta nel silenzio. Il padre, questo Hamnet lo sa bene, è sempre a Londra per lavoro, ma dov’è finita la mamma? Agnes non c’è perché si trova in un campo a coltivare le erbe mediche, di cui conosce tutti i segreti. Non se lo perdonerà mai. Donna forte e fuori dagli schemi, rimasta orfana e cresciuta da una matrigna malevola, adesso più che mai Agnes avrebbe bisogno di William, l’uomo che ha sposato nonostante l’opposizione della famiglia, l’umile e tenace guantaio che a un certo punto, in fuga da un padre oppressivo, ha deciso di trascorrere la maggior parte del tempo in città, assorbito da una passione divorante, quella per il teatro. Ma anche il matrimonio con Agnes avrebbe richiesto le stesse attenzioni, specialmente ora che si trova di fronte alla prova più dura. Questo romanzo, ispirato alla storia del figlio di William Shakespeare, parla di amore e di abbandono, di perdita e di riconciliazione; ma è anche la rocambolesca storia di una pulce che si imbarca su una nave ad Alessandria d’Egitto per diffondere la peste da Venezia in tutta l’Europa; e ancora, è il racconto della tenera vicenda di un bambino la cui vita è stata pressoché dimenticata, ma il cui nome è divenuto immortale grazie a una delle opere teatrali più celebrate di tutti i tempi.

La ragazza con le trecce
Wilma Geldof
Nord
In libreria il 28 gennaio

La vera storia di Freddie Oversteegen, la più giovane partigiana d’Olanda. Una storia eccezionale di coraggio, eroismo e amore.
Tutto comincia nel 1941, quando un signore distinto bussa alla porta di casa Oversteegen. L’uomo ha una proposta per la giovane Freddie, che con quelle trecce e il fisico minuto dimostra anche meno dei suoi sedici anni. Nessuno sospetterebbe di lei, quindi è la candidata ideale per entrare nella resistenza contro gli occupanti tedeschi. Freddie accetta, a una condizione: non uccidere. Non vuole diventare come i mostri che combattono. All’inizio le vengono affidati compiti innocui, come trasmettere messaggi o sabotare linee elettriche. Poi, però, le regole del gioco cambiano e le viene chiesto di andare nei locali frequentati dai nazisti, farsi notare dall’obiettivo e convincerlo a seguirla in un luogo appartato, nel bosco, dove lo attenderanno i sicari dell’organizzazione clandestina. Freddie non ha dimenticato la sua promessa, eppure fa ciò che è necessario. A poco a poco, il limite che si era imposta scivola sempre più in là e lei inizia a pianificare attentati e anche a liquidare personalmente i bersagli. Sono in guerra, e in guerra tutto è permesso, perché il male deve essere estirpato a ogni costo. Ma, in un clima di sospetto e delazioni, Freddie è davvero pronta a sacrificare la sua giovinezza, la sua identità, le amicizie e, forse, anche l’amore? Ispirato dalla vera storia di Freddie Oversteegen, rimasta sconosciuta per più di settant’anni, questo romanzo incalzante e ricco di colpi di scena rende omaggio a una donna eccezionale che ha vissuto in tempi eccezionali, e che tuttavia ha saputo preservare la sua umanità, la sua voglia di vivere, il suo desiderio di amare e di essere amata.nuove uscite, novità in libreria, TSD

L’ ultimo treno per la libertà
Meg Waite Clayton
Harper Collins
In libreria il 28 gennaio

Anche nell’oscurità, la luce del coraggio splenderà sempre. Il treno fischia all’avvicinarsi della stazione, il confine tra la Germania e l’Olanda è vicino. Truus Wijsmuller sa che non può permettersi nemmeno un errore. Manda i tre bambini che viaggiano con lei a lavarsi le mani e affronta, armata solo di un passaporto olandese e di un piccolo anello di bigiotteria, i controlli della guardia nazista. Questo non è il primo viaggio di Truus, eppure ogni volta è come la prima, il cuore in gola e il coraggio che la sostiene sapendo che la sua missione è più importante di tutto: salvare quanti più bambini ebrei possibile, farli salire sul treno che li porterà lontano dalle atrocità naziste. È il 1936 e l’Austria sta per essere annessa alla Germania. Gli altri paesi stanno chiudendo le loro frontiere, mentre una massa di persone disperate si accalca ai confini per fuggire. Eppure, anche nell’oscurità, c’è una luce che continua a splendere, perché Truus Wijsmuller è determinata a salvare tutte le vite che può. E per farlo arriva a sfidare Adolf Eichmann: in una corsa contro il tempo dovrà condurre centinaia di bambini e ragazzi in un pericoloso viaggio in treno da Vienna fino in Inghilterra. Un treno verso la salvezza, un treno verso la libertà.

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One Reply to “TSD consiglia le novità in uscita a Gennaio 2021

  1. Grazie per questa fantastica presentazione di libri: ho già individuato tanti titoli molto interessanti che non vedo l’ora di leggere!

     

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