Trama
Un frammento del più importante e misterioso libro di oracoli dell’antichità è ricomparso dopo duemila anni: questa è la notizia che Oscar Bianchi porta al professor Lazzari, esperto internazionale di antichità romane, conosciuto nell’ambiente archeologico per la sua abilità nello smascherare i falsi storici. Bianchi riesce a convincere Lazzari a seguirlo, per stabilire l’attendibilità dell’incredibile reperto e per ritrovare la parte mancante. Ma il monaco che aveva promesso di condurli al nascondiglio dei libri scompare improvvisamente nel nulla, lasciando soltanto un criptico taccuino pieno di strani versi, immagini e simboli da interpretare. Affascinato dalla decifrazione di quegli indizi e mosso da un’irresistibile sete di conoscenza, Lazzari comincerà a farsi guidare da quelle pagine, che lo condurranno prima a Cuma e poi in una serie di luoghi carichi di mistero. Ma la ricerca si rivelerà più complicata del previsto, e l’incontro con ambigui personaggi la renderà anche molto pericolosa…
Davide Mosca Laureato in Storia Antica ha discusso una tesi dedicata alla fondazione di Roma. Il suo esordio è con Il Profanatore di Biblioteche Proibite. Nasce a Savona nel 1979.
Recensione a cura di Michela Maino
Se ti porti a casa due saggi, almeno un romanzo te lo devi concedere altrimenti diventi troppo seria e il mese lo senti pesante… Ed ecco che ho deciso di prendere questo romanzo. Non che morissi dalla voglia, ma volevo leggere qualcosa di diverso… La trama è ben sviluppata senza essere pesante e dispersiva. L’autore ha la capacità di portare in viaggio il lettore e di non lasciarlo pago finché non si arriva alla fine. Sicuramente da questo romanzo si può ben capire quanta passione ci sia per la storia antica e le sue leggende. Sebbene non sia un’appassionata di storia, men che meno di storia antica devo dire che il romanzo sa attrarre il lettore al punto che tutte le riflessioni e analisi su fatti storici più o meno verificabili non appesantiscono la lettura e non distraggono in alcun modo, al più riescono a solleticare la curiosità.
Questo libro ha la bellissima idea di iniziare ai giorni nostri, ed è quindi più facile immedesimarsi nella trama, lasciarsi guidare dalle valutazioni ed elaborazioni del protagonista, l’esperto storico incaricato di ritrovare i Libri Sibillini, per cui un ricco personaggio è disposto a pagare una fortuna.
Dalla tranquilla cittadina di Ventimiglia, dove Lazzari dovrebbe essere in anonimato ma viene raggiunto da inquietanti avvertimenti, ecco che Davide Mosca ci porta dapprima in una antica abbazia cistercense, la badia di Tiglieto, da dove avrà inizio il tutto. Sarà infatti proprio tra quelle mura che Lazzari riceverà una sorta di mappa per il ritrovamento dei Libri Sibillini ripercorrendo la leggenda della Sibilla Cumana.
In verità il mistero si infittisce dapprima con il priore che non si presenta all’incontro accordato con Oscar Bianchi e successivamente attraverso i colpi di scena che non mancheranno.
Sarà proprio questa mappa che ci guiderà attraverso le cripte di Roma, le meraviglie archeologiche della Turchia per ritornare in Italia nella bellissima Siena, il tutto per trovare i libri del destino…
Perché sebbene l’uomo di oggi sembrerebbe in grado di gestire tutto, in realtà ha bisogno di quella magia, di quel senso di mistero che nei tempi antichi faceva parte della quotidianità.
Credo sia un libro rilassante per tutti, nonostante i colpi di scena – comunque privi di violenza – e addirittura stimolante per coloro che si appassionano alla storia antica mista ad archeologia. Buona lettura!
Pagine: 307
Editore: Newton Compton Editori (I^ edizione aprile 2013)
Disponibile: nelle librerie e sugli store on-line
Lingua: Italiano
ISBN: 978-88-541-6199-3
Link diretto: https://www.newtoncompton.com/libro/la-cripta-dei-libri-profetici