Narrativa recensioni

La spada dell’imperatore – Giovanna Pasin

Trama
Austerlitz, 2 dicembre 1805. Oltre la nebbia fitta, brilla il sole ad Austerlitz e Napoleone vince la terza coalizione diventando padrone assoluto dell’Europa continentale. La fortuna sembra arridergli senza sosta, ma un oscuro presagio aleggia nella fredda aria mattutina. Vienna, 10 settembre 1898. Francesco Giuseppe è pronto per celebrare i suoi cinquant’anni di regno, ma la notizia dell’assassinio di sua moglie, l’Imperatrice Elisabetta d’Austria-Ungheria, lo sconvolge, rendendo i suoi ultimi anni sul trono solo una lenta ed inesorabile agonia.San Pietroburgo, 12 luglio 2018. La Russia è scossa da un violento attentato che si sospetta essere stato ordito da estremisti ucraini contrari all’annessione della Crimea. Parigi. Arabella è una brillante ricercatrice incaricata di seguire le tracce della leggendaria spada che Napoleone portava ad Austerlitz, ma qualcuno è disposto a tutto, anche ad uccidere, pur di intralciarle la strada. Cosa collega questi eventi? Un viaggio attraverso l’Austria degli Asburgo e il Messico imperiale, fino alle valli del Trentino e ai fasti della Russia degli Zar, condurrà Arabella ad una scoperta sconcertante.

Recensione a cura di Roberto Orsi

Nella mente di ognuno di loro prese vita un pensiero: che fine fece la spada di Austerlitz?

“La spada dell’imperatore” entra di diritto tra il novero dei thriller Storici ad alta caratterizzazione adrenalinica. Il ritmo nell’evolversi della vicenda, il continuo susseguirsi e alternarsi delle scene ad alta tensione ricordano quel genere di narrativa spy-story all’americana.

L’imperatore, come ben riconoscibile dalla copertina del libro, è Napoleone Bonaparte e la spada è l’arma leggendaria che il generale utilizzò durante la battaglia di Austerlitz, uno dei suoi tanti capolavori di strategia militare.

La battaglia, che si svolse il 2 dicembre 1805, vide affrontarsi la Grande Armeé francese con circa 73.000 uomini e la coalizione austro-russa forte di 85.000 unità. Si trattò dello scontro che condusse Napoleone sul tetto d’Europa. Pochi mesi dopo, infatti, il Sacro Romano Impero cessò di esistere con l’abdicazione di Francesco II.

Il suo genio militare sapeva adattarsi con grande maestria e naturalezza ai movimenti imprevisti delle pedine avversarie, come nel gioco degli scacchi. Sentiva che avrebbe vinto e che dopo Austerlitz l’intera Europa sarebbe stata ai suoi piedi.

Ma come in ogni salita che si rispetti, giunti al vertice, si può solamente scendere. E Austerlitz segna anche l’inizio del declino del generale francese. La bramosia di potere, insita nell’uomo, accresciuta grazie alle continue conquiste e vittorie sul campo, spinse Bonaparte verso campagne sempre più complicate con territori sempre più grandi da controllare. Gli ultimi anni del suo operato sono storia nota: la Campagna di Russia terminata con la sconfitta ad opera del “Generale Inverno”, l’esilio all’Isola d’Elba e il ritorno in Francia sul trono per il governo dei Cento Giorni, fino alla debacle finale di Waterloo e la fine dei suoi giorni a Sant’Elena in pieno Oceano Atlantico.

Napoleone Bonaparte sprigiona fascino e attrazione da sempre. È uno dei personaggi forse più studiati della storia degli ultimi secoli. La sua ascesa al potere, le sue traversie e le grandi battaglie lo hanno reso immortale permeando la sua figura con aloni di mistero e leggenda.

E proprio su una di queste leggende, Giovanna Pasin gioca e costruisce il suo romanzo: la spada della battaglia di Austerlitz. Una donna lo ammonisce sul potere della spada in suo possesso. Una profezia che sembra possa portare l’imperatore nel baratro.

La spada lo avrebbe portato al culmine della fama e della gloria terrena sì, ma una volta raggiunto l’apice, avrebbe pagato uno scotto, la rovina sarebbe diventata inevitabile se non avesse frenato la sete di gloria che il potere gli avrebbe suscitato sempre con maggior forza e veemenza.

Dopo un inizio in ambito storico con le vicende legate al periodo Napoleonico e della restaurazione, l’intera vicenda si svolge ai giorni nostri assumendo i connotati di un thriller avventuroso che porta il lettore in diverse città del mondo.

Ci si tuffa in una situazione politica intricata come quella che vede coinvolte Russia e Ucraina, in continua lotta per la supremazia sul territorio della Crimea. Un mondo fatto di spionaggio e controspionaggio, dove non si guarda in faccia a nessuno, con uomini senza scrupoli capaci di manovrare la scena politico-economica anche di più paesi con una sola mossa.

Arabella, giovane ricercatrice storica, italiana impiantata a Parigi, viene messa sulle tracce della spada di Austerlitz in previsione del bicentenario dalla morte di Napoleone Bonaparte, nel 2021. Donna coraggiosa e determinata, sprezzante del pericolo, si trova catapultata in un’avventura che la porterà più volte a tu per tu con la morte. Seguire le tracce della spada dalle ultime notizie certe in possesso degli studiosi, si rivela compito arduo.

Arabella ha un mondo interiore a luci e ombre. La sua bellezza e intelligenza la rendono affascinante agli occhi dei tanti uomini che incrociano il suo cammino, ma lei è sfuggente, con una corazza ruvida a proteggere quell’animo gentile che troppo spesso ha sofferto nel suo recente passato.

Inseguimenti, sparatorie, immersioni, antichi manoscritti da decifrare, lungo il percorso del tempo che non lascia un attimo di respiro prima della prossima mossa. L’obiettivo è cercare di rimanere sempre un passo avanti rispetto a chi vuole intralciare le ricerche, stando molto attenti alle persone in cui riporre la propria fiducia. Nulla è davvero come sembra in questi casi.

I collegamenti tra le vicende dei tanti personaggi storici menzionati, da Napoleone all’Imperatore Massimiliano d’Asburgo, dalla principessa Sissi al generale messicano Lopez, corrono sul filo della Storia, nascosti in documenti spesso dimenticati in archivi polverosi o negli angoli più nascosti delle memorie dinastiche.

L’autrice costruisce un intreccio narrativo molto ben riuscito, attingendo dalla propria fantasia creativa e portando il lettore su un piano di lettura dove realtà e immaginazione si fondono in una perfetta alchimia. Molto apprezzato, almeno da parte mia, nelle note finali la precisazione su quanto storicamente appurato e quanto invece immaginato dall’autrice per rendere più verosimile la vicenda. Con la giusta dose di nozioni storiche, azione e dialoghi la lettura scorre in modo fluido e appassionante.

La storia l’aveva salvata una volta ed era diventata il suo unico amore negli ultimi anni.

Se ti interessa l’argomento, leggi anche: “A tavola con Napoleone”

Copertina flessibile: 510 pagine
ISBN-13: 979-1280126344
Editore: Pav Edizioni (30 settembre 2020)
Lingua: Italiano
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