Narrativa recensioni

Il gran Moghul – Alex Decorner

Trama
La storia del grande amore tra lo Shah Jahan, il “Re del mondo” a cui si deve la costruzione del Taj Mahal (il Mausoleo di Agra, nell’India settentrionale) e la sua adorata sposa, la bellissima Mumtaz Mahal. In un mirabile affresco, che spazia tra il ‘600 e la seconda metà del secolo scorso, si inserisce il mistero del più grande diamante mai rinvenuto tra le viscere della terra: il Gran Moghul. Della sua esistenza troviamo traccia nei diari dei viaggiatori che ebbero il privilegio di essere ospiti alla corte dell’Imperatore Moghul, ma la successiva scomparsa resta un mistero per tutti. È il primo di una serie di romanzi di Alex Decorner, nuova e promettente penna della narrativa d’avventura e di viaggio. Con grande abilità e fantasia l’autore ricostruisce il destino del diamante attraverso i secoli, intrecciandolo con le storie di coraggio, fedeltà e amicizia che coinvolgono i personaggi del libro.

Recensione a cura di Roberto Orsi
Alex Decorner ci regala una storia dal sapore orientale. Tutto ha inizio nel 1602 con il giovane Khurram nel suo periodo di istruzione e formazione sulle montagne dell’Afghanistan con il nonno Akbar.

Tempravano i loro figli e i loro nipoti con un sistema di vita severo e semplice allo stesso tempo e quei bambini cresciuti in mezzo a una natura ostile diventavano, poi, uomini, guerrieri o condottieri coraggiosi

Ed è proprio questo il destino del giovane Khurram. Appartenenti alla dinastia Moghul sono rispettivamente il figlio e il padre dell’attuale Gran Moghul, il capo della stirpe che anni addietro ha unificato il territorio dell’India e mantiene l’ordine tra le province.
Khurram è destinato a seguire le orme dei suoi predecessori e dalla sua ha una grande intelligenza, capacità tecniche e doti strategiche militari che con il tempo lo portano a diventare il numero uno tra la sua gente. Sarà quindi un sovrano illuminato, capace di tenere fede alle sue promesse, a mantenere in pace e prosperità quel territorio così particolare e costellato di tante dinastie e famiglie che governano le regioni del paese.
Il Gran Moghul oltre a identificare il sovrano della dinastia, è il nome dato a uno dei più grandi e famosi diamanti della storia. Un diamante scoperto intorno al 1550 nelle miniere di Gani in India, stiamo a 780 carati. Ci arriva notizia di questo splendido gioiello, attraverso i resoconti di viaggiatori europei quale il francese Tavernier, uno dei primi europei a poterlo vedere dal vivo, insieme al tesoro imperiale del Moghul. Khurram ne viene in possesso, dopo una spedizione in cui mette in salvo il figlio del sultano di Golconda, che si sdebita regalando al giovane condottiero, il Gran Moghul. Khurram, anni dopo, consigliato dalla sua compagna più fidata Mumtaz Mahal, decide di far tagliare la pietra per portarla da una forma grezza a quella arrotondata tipica dei diamanti. Ortensio Borgis chiamato alla corte del Moghul da Venezia, forse il migliore tagliatore di diamanti del suo tempo, di cui Decorner riporta le memorie in forma romanzata, commette un errore e rovina la pietra preziosa, riducendola sotto i 300 carati, condannandosi alla rovina, come previsto dal contratto con Khurram.
Nel romanzo di Alex Decorner, si ripercorre la storia di questo diamante, fino a sfiorarne la leggenda.
Perché intorno alla metà del 1700 se ne perdono le tracce. In questa piega della storia si incunea la fantasia dell’autore, portandoci su un secondo piano temporale, nel secondo dopo guerra, a Venezia, dove il gioielliere Nicolò Mannucci ritrova alcuni scritti dei suoi predecessori, proprio di Ortensio Borgis e del di lui figlio, l’omonimo Nicolò Mannucci il quale gioca un ruolo fondamentale nella vicenda.
Le due storie si intrecciano a questo punto, con i diari dei suoi antenati che raccontano una storia incredibile. Che fine ha fatto la pietra preziosa del Moghul? Possibile che sia proprio quella che Nicolò ritrova nella soffitta di casa sua, in un pomeriggio di riposo dal lavoro, insieme ai manoscritti che divora avidamente?
Un segno del destino che lo mette di fronte ad un bivio che gli può cambiare la vita?
Oltre 300 anni sono passati da quegli avvenimenti, eppure Nicolò li sente così vicini a sé. Riporta alla luce una storia antica, quasi mitica, e si trova coinvolto in quella che ha tutta l’aria di una caccia al tesoro. Perché qualcuno è disposto a tutto per riportare il diamante al suo luogo di origine, che sia lecito o no.
Il gran Moghul è l’emblema di tutta la storia. Il fulcro attorno a cui ruotano gli avvenimenti, come i raggi di luce che vengono riflessi dalla pietra stessa.
Il meraviglioso diamante racchiude al suo interno, simbolicamente, il grande amore tra Khurram e Mamtaz, un simbolo di riconoscenza e splendore eterni, al di là dei confini dello spazio e del tempo. Un amore rappresentato ancora oggi da quel monumento straordinario che è il Taj Mahal, eretto ad eterno ricordo della moglie prediletta, scomparsa troppo presto. Bellissimo il passaggio in cui attraverso le parole dei protagonisti, l’autore ci racconta di questo splendido palazzo situato ad Agra nell’India settentrionale.
Un libro d’avventura e azione che forse ha qualche momento di flessione, con descrizioni tecniche che se da una parte denotano la grande passione ed esperienza dell’autore in questo mondo, dall’altra ne rallentano, anche se non in modo troppo vistoso, il ritmo. Molto bella l’ambientazione storica, insolita se vogliamo, almeno per me. Con una descrizione accurata di usi e costumi della dinastia Moghul, con una incursione nel campo dell’estrazione e lavorazione dei diamanti, che alcuni documenti vogliono far risalire per la prima volta proprio alla regione di Golconda in India nel 2000 A.C.

Questa avventura e la vicinanza del nostro accompagnatore e dei suoi aiutanti, ci hanno fatto scoprire mondi nuovi e idee diverse sulla vita e sull’amore degli uomini per il pensiero di Dio, qualsiasi sia la tua Religione.

Sono le parole di Ortensio Borgis sul suo diario del viaggio in India. Parole quanto mai veritiere, attuali, forti e di grande significato e insegnamento.
L’autore è bravo a ricamare una storia avventurosa, che non tralascia gli aspetti sentimentali, i forti legami dettati dall’amore ma non solo. Affetto, riconoscenza, stima e lealtà sono i valori che traspaiono in questo romanzo, con una lucentezza degna di quel diamante ormai leggendario.

Copertina flessibile: 385 pagine
Editore: Albeggi (15 novembre 2015)
Collana: Infiniti modi di viaggiare
Lingua: Italiano
ISBN-10: 889879522X
ISBN-13: 978-8898795222
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