Trama
Dall’autrice de
Il condottiero. Biografia romanzata su Cesare Borgia.
Manfredi di Svevia, l’unico figlio illegittimo di Federico II che questi ha legittimato prima di morire, rendendolo il solo Hohenstaufen in grado di poter tenere uniti impero e reame. Il ritratto di un principe che ha dovuto barcamenarsi tra papato e impero, tra potere e tradimenti, tra amore e guerra. Un principe che amava più la penna della spada.
Recensione a cura di Maria Rita Truglio
Chissà oggi quante cose sarebbero diverse se la Chiesa fosse rimasta lontana dai vari intrighi politici che l’hanno vista protagonista soprattutto con gli Staufen. Perché per questi ultimi era normale amministrazione avere disguidi con il papato: volevano incorporare il Regno di Sicilia all’impero, il papato no in quanto loro feudo. E così a cominciare da Federico il Barbarossa, le varie generazioni di Hohenstaufen hanno passato la vita a combattere contro il potere papale:
Enrico VI, Federico II e anche il protagonista del libro di MGL Valentini, Manfredi.
Figlio illegittimo di Federico II , assume il ruolo di reggente del regno alla morte del padre in attesa della discesa in Italia di Corrado IV (erede effettivo).
Tutto segue la giusta cronologia senza salto temporale alcuno, cosa che mette meglio in evidenza le caratteristiche di Manfredi; di conseguenza, anche i vari eventi susseguitisi nella sua vita che l’autrice ci dà modo di vivere attraverso dialoghi dalla prosa pulita e curata.
[…] teneva una corte illuminata, dove il sacro si fondeva al profano, dove chiunque lo desiderasse era accolto come un figliol prodigo
Furono molte le difficoltà a cui andò incontro.
La Chiesa si era prefissa di eliminare la stirpe Sveva ma nonostante le scomuniche e le varie ingiurie ne Innocenzo IV, ne Alessandro IV riuscirono a scalfire il suo operato, ottenuto non senza fatica. Era riuscito a rimettere in sesto le terre del padre e fermare i rivoltosi aizzati dalla Chiesa.
Vari documenti lo descrivono come il figlio più simile all’imperatore Federico II, non solo fisicamente, ma a differenza del padre era forse più un sognatore con molta fiducia nel genere umano. Questo, misto anche ad un po’ di ingenuità, lo portò a sottovalutare la decisione di papa
Urbano IV di far venire a Roma
Carlo I d’ Angiò.
Ma Manfredi non seppe approfittare dell’occasione propizia e rimase inerme, prigioniero della sua natura di uomo intellettuale più che di principe guerriero.
È attraverso una narrazione corale che la Valentini ci inoltra nel circuito della storia. La lettura scorre in maniera fluida lasciandoci maggiore spazio per meglio assaporare l’atmosfera coinvolgente che avvolge il romanzo. E in questo contesto assistiamo all’ultima parte della vita di Manfredi che fino alla fine non troverà la tanto agognata pace. Urbano IV , infatti, gioca la carta di Carlo d’Angiò:
l’eliminazione dello Svevo per la Corona di Sicilia.
Urbano IV morì prima di vedere il risultato del suo piano ma il successore Clemente IV gli tenne fede. Per mortificare maggiormente Manfredi, incoronò Carlo re di Sicilia nel 1266. Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Manfredi decise di agire per quella che si rivelerà essere la sua ultima battaglia. Morirà infatti quell’anno nella
battaglia di Benevento.
I presenti si guardarono, ma nessuno aprì bocca. Lo Staufen posò lentamente i suoi occhi su ognuno, quindi, con un sorriso, li congedò dicendo: E adesso riposiamoci in attesa dell’ora
E come a inizio libro Federico racconta storie fantastiche ai propri figli, anche la Valentini ce ne racconta una ricca non solo di Storia ma anche di particolari aneddoti: la città di Manfredonia per esempio fu fondata proprio da Manfredi sulle vecchie rovine del porto di Siponto distrutto da un terremoto qualche anno prima.
Nonostante sia un libro breve, dentro racchiude l’intero mondo Manfrediano e per una piccola parte anche quello di Federico II.
Il tutto in una cornice che custodisce una densa descrizione dei fatti e una fotografia del medioevo del XIII secolo.
Non si ha molto a disposizione su questa figura che molto spesso passa in secondo piano, occultata dalla “celebrità” del padre. Quindi, volendo conoscere ogni singolo componente degli Svevi Hohenstaufen questo libro è stato una manna dal cielo per quanto mi riguarda. Biografia romanzata si, ma basi storiche solide.
Lettura che scivola via e piena consapevolezza del grande personaggio che è stato e che merita sicuramente di essere conosciuto. E la Valentini ci ha messo a disposizione uno strumento per farlo.
Copertina flessibile: 217 pagine
Editore: Independently published (20 marzo 2019)
Collana: Le biografie romanzate
Lingua: Italiano
ISBN-10: 1091028710
ISBN-13: 978-1091028715
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