Alla domanda qual è per antonomasia “l’ora del tè”, “tea time” come dicono gli inglesi, sicuramente la risposta è le “cinque del pomeriggio” e nell’immaginario collettivo si presenteranno tazze di porcellana dipinte a mano, teiera fumante al centro della tavola apparecchiata con precisione e imbandita con imperdibili delizie.
E sì, perché “l’ora del tè”, il “tè del pomeriggio” o il “tè delle cinque”, è una tradizione consolidata in Inghilterra e altri Paesi del Commonwealth e non è solo una tazza di tè, ma un vero e proprio rito che segna il ritmo della giornata, consolidando legami, sedando gli animi e ravvivando le conversazioni. Ma vi siete mai chiesti esattamente cos’è l’afternoon tea, e perché le 17:00 è l’ora magica del tè per gli inglesi? Se sì, venite con noi e immergiamoci in questa deliziosa tradizione inglese!
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Il tè appare in Inghilterra nel 1658, o almeno questa è la sua prima apparizione documentata, e il suo consumo non era ancora popolare per il fatto che il tè era un prodotto importato e molto costoso. Bisogna ringraziare la sposa del re Carlo II d’Inghilterra, la portoghese Caterina di Breganza, se questa calda bevanda è arrivata oltre la Manica: nella sua dote del 1662 appare proprio una preziosissima cassa con l’etichetta “Transporte de ervas aromatica ”, (trasporto di erbe aromatiche), che altro non erano che le preziose foglie di tè cinese. E per alcuni la parola inglese “tea” sarebbe nata proprio come acronimo del portoghese “transporte de ervas aromatica”. Questa etimologia è sicuramente falsa, ma rappresenta comunque un aneddoto interessante sulla lingua e sulle tradizioni britanniche.
Comunque, bisogna aspettare il 1840 perché il rito del tè occidentale diventi una tradizione inglese. E lo si deve ad Anne Mary Stanhope, la Duchessa di Bedford nonché dama della Regina Vittoria che iniziò ad accompagnare il tè a del cibo, in genere dolci e tramezzini, per sopire i morsi della fame di metà pomeriggio durante la lunga attesa tra la colazione e la cena, i due pasti principali nella prima metà dell’800 in Inghilterra. In seguito, le amiche furono invitate a unirsi a lei, diventando presto un evento sociale alla moda.
E così in una calda e afosa giornata di luglio del 1841 nasce una delle tradizioni britanniche più note, il tè del pomeriggio. Si rende però merito alla regina Vittoria, grandissima amante di questa bevanda, di aver diffuso il rito del tè alle cinque del pomeriggio come occasione di incontri formali tra le 16 e le 18 ai quali partecipavano moltissimi invitati del mondo aristocratico, trasformando questa specie di merenda d’alto bordo in un eventi galanti. Anche altre classi sociali imitarono questo rituale come momento di ritrovo e svago e ben presto diviene una consuetudine che raggruppava le lady davanti allo stesso tavolo, tra tè fumante, dolci e sandwich salati: un rito consacrato anche dal costume con il relativo cambio d’abito, tanto che nel 1855 viene disegnata la prima linea di capi femminili per il tè.
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Dopo il 1870, questa consuetudine sociale circoscritta ad ambienti privilegiati e poi diventata di uso comune in tutta Inghilterra anche tra le classi meno privilegiate, viene battezzata come Afternoon tea. Un momento non solo socialmente riconosciuto, ma che per la prima volta regalò una nuova libertà alle donne, che potevano permettersi di uscire non accompagnate per recarsi nelle “Tea Room” senza dare scandalo. Cosa che non potevano fare nelle caffetterie assiduamente frequentate da uomini se non con mariti, fidanzati, padri, fratelli …Al giorno d’oggi l’ Afternoon tea è caduta un po’ in disuso. Si possono trovare molte Tea Room dove si servono il tè con stuzzichini salati o dolci ma si tratta di luoghi per lo più turistici, in quanto gli inglesi riservano questa tradizione ai momenti speciali o alle festività.
Curiosità: ancora oggi è possibile vivere questa esperienza nel luogo dove è nato, cioè a Woburn Abbey, nella contea del Bedfordshire, a due ore di treno da Londra.